dal baule del nulla

E giunge lui...


Un mattino convulso, quello di oggi:un andirivieni incessantedi barellieri, infermieri, professori...Degenti in attesa, degenti dimessi,smorfie di sorrisiaffioranti dal dormiveglia dell'anestesia.Domande trepide sulla qualità degli interventi,sull'intensità della sofferenza, sul perchè del dolore.Quanto allora ci si vorrebbe trovare altrove!Poi, nel pomeriggio uno squarcio di lucemette improvvisamente in fuga il grigiore...Un biondo fanciullo gioioso e sorridentesi presenta anch'esso come prossimo degente.Cerca il suo numero,quello di un lettino che dovrà ospitarloper defraudarlo un pò, per carpirgli l'immancabile tributo alla sofferenza.Ma lui, Ivano, esorcizza il male,perchè gli si oppone contro,con forza il suo inno alla vita.Il suo tripudio di gioia,trabocccante di amore,non può essere soffocatoperchè è la firma stessa di Dionel suo giovane, palpitante cuore.