dal baule del nulla

Quel 5 giugno del 1975


Nessuno aveva il coraggio di chiedere chi fosse.Era lì, con una pancia notevole, i capelli corti corti che lasciavano spazio ad ampie zone calve, le sopracciglia rasate e lo sguardo perso nel vuoto.Pantaloni neri, camicia chiara, impermeabile e scarpe bianche.Dal taschino dell'impermeabile spuntava uno spazzolino con cui ogni tanto si puliva freneticamente i denti.In mano aveva un sacchetto di plastica che non abbandonava mai.Chissà come era finito lì...Era il 5 giugno 1975 ; i Pink Floyd erano alla vigilia del secondo tour americano e stavano completando il missaggio di "Shine On You Crazy Diamond", una delle canzoni dedicate a Syd Barrett (l'altra era "Wish You Were Here") verso cui tutti nutrivano un forte senso di colpa: con lui non era più possibile andare avanti, ma senza di lui tutto era più difficile.Inoltre erano consapevoli che quello che avevano ottenuto lo dovevano in gran parte a lui, che, però, era stato divorato dalla follia.A volte capita...entra qualcuno e nessuno sa chi sia, ma nessuno si prende la briga di sbatterlo fuori, e più passa il tempo e più nessuno ha voglia di farlo.E, anzi, tutti a darsi di gomito perchè quel tipo lì è davvero strano.Poi, chissà come, qualcuno capisce, forse un antico lampo negli occhi, chissà...Quando i Pink Floyd comprendono che quell'uomo che sembra un vecchio e, invece, ha 29 anni ed è Syd Barrett  scoppiano a piangere.Non è solo lui a essersi ammalato, è una parte della loro vita.A un certo punto Waters gli chiede cosa ne pensa di quel brano, che lui non sa essere dedicato a lui; Barrett risponde:" Sounds a bit old", suona un pò vecchio.Waters lo invita alla sua festa di matrimonio che si tiene quello stesso giorno; Barrett va, ma non dice praticamente nulla.Solo una volta, quando gli chiedono perchè continui a pulirsi i denti con lo spazzolino, risponde che a casa ha un frigo pieno di carne di maiale.