Il bigonzo

IRREQUIETEZZA PRIMAVERILE


Ogni anno all'arrivo della primavera il desiderio di cambiamento diventa talmente insistente da levarmi il sonno...ho passato la notte a cercare di capire come poter dare una svolta, anche piccola, alla mia vita. Forse davvero dovrei mollare tutto e partire, andare in un posto dove non conosco e non mi conosce nessuno, ma alla fine la paura dell'ignoto e il fatto di lasciare il certo per l'incerto mi blocca sempre. Ma il certo poi cos'è? La certezza dell'infelicità o l'incertezza del futuro?Sembrerò matta a dire questo in un periodo in cui il nostro paese è in ginocchio e la crisi non si arresta ma io ho iniziato a soffrire da quando ho avuto il cosidetto "posto fisso". Le mia più grande paura è sempre stata la routine...svegliarmi a 40 anni e guardando indietro dire: ho fatto tutto quello che potevo, ho vissuto tutto quello che la vita mi ha offerto o potevo fare di più? Ho vissuto o sono sopravvissuta fino ad ora? Sicuramente ad ora il bilancio è positivo ma non come vorrei. Però mi chiedo quanto sia giusto cercare ancora di più quando c'è gente che non ha neanche questo. Dovrei accontentarmi? Insomma...forse sono solo deliri di un martedi mattina romano in cui sono chiusa in ufficio a riordinare scartoffie di cui non mi frega niente, mentre fuori la primavera mi fa pensare solo a quanti posti ci sarebbero da vedere nel mondo. Solo che io non posso vederli. Forse non li vedrò mai, perchè con il mio stipendio e l'afitto e le bollette da pagare non restano soldi per i viaggi. Forse..forse...forse è solo la sindrome premestruale. Devo ricominciare a prendere il magnesio.