Il bigonzo

Amici a progetto


Se c'è una categoria di persone che proprio non sopporto, è quella delle amiche -bandiera. Quelle che sventolano rapporti in base a dove tira il vento. Un giorno sono li tutte ciccia-amore-tesò (mai fidarsi di chi ti chiama tesoro dopo 5 minuti di conoscenza) e il giorno dopo le trovi a cena con la vicina di posto conosciuta la mattina in metro. Per carità, anche io sono una persona socievole, però se c'è una cosa di cui vado fiera sono le mie amicizie, le stesse dai tempi in cui non mi depilavo nè sopracciglia nè inguine.Altra categoria sono quelle che le incontri e "oddioooo tesorooo dobbiamo assolutamente stare a cena insieme una di queste..è troooppo tempo che non ci vediamo!" ti tartassano per giorni e quando finalmente ti decidi a prenderci un aperitivo sono irragiungibili da li ai prossimi 3 mesi. Quelle che se le inviti per una serata, rimpatriata, compleanno o qualsiasi altra occasione, sono ovviamente entusiaste, tutte gridolini e saltelli, salvo poi sparire senza dare conferma neanche della partecipazione. O quelle che prima di rispondere devono aspettare se arriva una proposta più interessante.Ecco, io ringraziando Dio ho imparato a scegliermi le amicizie intorno ai 17-18 anni, quando ho capito che il mio tempo libero era poco e prezioso e valeva la pena passarlo con chi davvero lo meritava. Con chi magari non sento per giorni ma poi il tempo per una telefonata ci scappa sempre. Con chi si interessa davvero se sto bene o se sto male e non esiste la frase "scusa ma non ho avuto tempo". Con chi chiama anche solo un secondo mentre sta facendo la pipì solo per dire "ho letto il messaggio ti richiamo quando esco dall'ufficio" e poi richiama davvero. Io lo faccio perchè sono cosi, ho scelto pochi amici ma a loro ho dato e do tutto il bene e l'impegno che meritano. Perchè c'erano quando ne avevo bisogno e c'ero io per loro quando mi hanno cercato. E se non c'ero, ho sempre chiesto scusa e ho cercato di rimediare.Non sono di certo una che se la tira, ma preferisco cento volte stare sola in casa un sabato sera piuttosto che uscire con chi non ho nulla da condividere.I miei amici non si ritengono fortunati se passo una serata con loro ma possono essere sicuri che se ci sono, è perchè voglio essere esattamente li.