Avevo parlato in un post precedente del rischio che correva la scuola elementare Maria Pia di Savoia, ovvero la chiusura. Ebbene, ora non rischia più nulla...perchè il tutto è ufficializzato. Entro il 2011 la scuola perderà le prime classi, che saranno trasferite nel plesso di Campomarinello, mentre entro il 2014 le perderà tutte e finirà, quindi, chiusa. |
Post n°7 pubblicato il 09 Agosto 2010 da nicknonspecificato
Eccomi tornato dopo mesi (chiedo scusa) a scrivere su questo blog Nelle varie stampe e descrizioni erano spieati vari punti di vista, da chi li vedeva come eroi che combattevano per la patria a chi li vedeva semplicemente come nemici del progresso. Il titolo della mostra era appunto: Briganti, eroi o malfattori? Il pomeriggio è stato dedicato a ricordare questo fenomeno, che molto fu presente da queste parti, con foto, stampe d'eoca, descrizioni dei personaggi della vicenda. Altra cosa importante, sono stati inaugurati e "ristabiliti" i cippi di confine tra i due regni; c'è da ricordare in questa circostanza che Monte San Biagio, all'epoca Monticelli, si trovava al confine, era l'ultimo centro abitato da attraversare del Regno delle Due Sicilie per chi si dirigeva verso lo Stato Pontificio. I due confini, come spiegato in un post precedente, si trovavano a Portella e all'Epitaffio, ed è qui dunque che sono stati riaffissi i confini. |
Post n°6 pubblicato il 24 Maggio 2010 da nicknonspecificato
Si narra che 65 anni fa, durante la seconda guerra mondiale, il paese fu preservato dai bombardamenti per mezzo di San Biagio, il Santo Patrono del paese, dopo un assiduo periodo di preghiera. Quest'anno, però, la parata si è protratta un pò più in là, fin dove è stata benedetta una nuova piazza (già inaugurata il mese scorso), la piazza "Madonna della mercede". |
A cosa seve aprire il blog su un paese se non si parla dell'attualità? Un evento che sta sconvolgendo il paese riguarda infatti la scuola elementare, la Maria Pia di Savoia, che rischia di essere chiusa a causa della scarsità di iscritti. L'alternativa sarebbe quella di trasferire le classi, a poco a poco, nell'istituto di Campomarinello, a partire dalle prime. Questo non piace affatto ai cittadini del paese, per vari motivi: - la scuola è una delle poche cose che contribuiscono a tenere in vita il centro storico, di fatto morto; - la scuola ha un gran valore sociale e storico per il paese, perchè dal 1935 ha ospitato decine di generazioni (tra cui colui che sta scrivendo). Si possono notare cartelloni giusto fuori la scuola che citano: (foto scattata da me)
Lo stesso sindaco ha però designato come miglior luogo di trasferimento per gli alunni, in caso di chiusura della scuola, l'istituto scolastico di Campomarinello.
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Eccoci al punto cruciale dove mi basterebbe fare un copia e incolla da qualsivoglia sito... Vi farò un breve e spicciolissimo riassunto: Le origini del paese si hanno nel Medioevo, quando iniziarono a nascere piccoli insediamenti e fu costruito il castello sulla base di ruderi romani. Il riferimento più antico che si ha del "castellum Monticelli" è un antico testo scritto del 1099 in cui il nobile Crescenzo, che abitava nella rocca di Monticelli, vende un appezzamento di terreno. Monticelli fece parte del ducato di Fondi e, dunque, del Regno di Napoli. Passò poi sotto il dominio di varie famiglie: Caetani (1299), Colonna (1494), Gonzaga (1570), Carafa (1591), Mansfeld (1690) e Di Sangro (1721). Nel 1778 un attacco francese mandò in fumo tutti i registri comunali e parrocchiali, facendo perdere traccia delle origini del paese. Tra il 1860 e il 1870 Monticelli si trovava nella cosìddetta "terra di nessuno", e fù quindi un buon nascondiglio per i briganti che potevano così saccheggiare tranquillamente i passanti che andavano da un regno a un altro, essendo quella zona coperta da nessuna autorità. Dopo l'unità d'Italia, Monticelli dovette cambiare nome a causa di paesi dal nome simle, si chiamò dunque per un certo periodo Monte San Vito. ma nemmeno quel nome andava bene, essendoci ancora paesi chiamati in tal modo. Si pensò alfine di chiamarlo Monte San Biagio, in onore al Santo patrono. |