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Un mondo di cicale e formiche

Post n°36 pubblicato il 02 Settembre 2009 da guanacoxxx

Adesso che lo rivedo per la terza volta dopo parecchio tempo, "Tempi moderni" di Charlie Chaplin, non mi sembra più un film comico, ma un nuda e cruda realtà...

Quello che con ingegno e furbizia il maestro della comicità voleva descrivere era il pericolo rappresentato da tutti quei camini. Quei camini, che come tentacoli, le fabbriche del suo tempo, usavano per farsi strada ove una volta c'erano il verde e le foreste.  In quell'Arcadia l'uomo era ancora una creatura di Dio che poteva correre nuda, selvaggia per la campagna...

Oggi l'uomo è diventato schiavo del progresso, delle fabbriche, del capitalismo. Di quegli ideali politici che portano solo dove il denaro profuma di più. Si è arrivati all'annientamento della dignità dell'essere umano in quanto tale: come specie intelligente, come specie dominatrice, come specie capace di esprimersi, di ingegnarsi, di sperimentare, di esplorare nuove realtà.

Tutto è perduto, ogni forma di libertà è un sogno lontano. Un essere umano quando entra in una fabbrica è sucube di una macchina, diventa anche egli parte metallica. Egli è ora un componente ibrido sostituibile all'occorrenza o quando consumato dall'utilizzo non serve più al suo scopo.

E tutto questo, ha un senso? ha uno scopo?

Si!

Chi entra in fabbrica, come in una società di formiche, si aggiunge a quella parte della colonia chiamata operaie. Una formica operaia è femmina, è sterile e praticamente inutile all'atto di riproduzione, che è invece destinato alla regina, la quale è linfomane. La povera Z operaia è invece destinata per tutto l'arco della sua miserabile esistenza a lavorare sotto sforzo, per la soppravvivenza della sua specie.

L'essere umano non è una specie né in via né a riscghio d'estinzione. Quindi non vedo perchè la nostra societa debba essere costituita sul modello delle formiche. Io non mi sento una formica, mi sento capace di grandi opere o di diletto o di cultura, e questo solo perchè il Dio mi ha dato un cervello al pari dei miei simili.

E' colpa delle cicale se ancora nel 2009  esiste una società formata sul modello delle formiche. E' un modello vecchio di ormai due secoli, da quando nel lontano 1820 per la prima volta cominciarono a pensare alla produzione di massa e in seguito alla catena di montaggio.

Quelle cicale, che mentre noi sudiamo dentro alle fornaci, sperperano nella più sfrenata scikkerie i soldi che noi stessi abbiamo prodotto. Quel guadagno che non vedremo mai! Potremmo solo avere la speranza x tutta la nostra miserabile vita di sognarlo, forse con un fottuto superenalotto!!! 

Io non sono ne formica ne cicala, sono solo un uomo con il sogno di essere un giorno libero di sognare... 

 

 
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