UN ALTRO GIORNO...

IL GIOCO CRUDELE


Il suo bambino era capriccioso, egoista, bugiardo, come spesso sono i bambini, ma tenero, dolce, e certe sue emozioni, i suoi tremori, i suoi stupori...iiihhhhhh...la incantavano e la rapivano.....Aveva gli occhi come il mare, ma lo sguardo di un gatto, e poteva stare ore a fissarli, si perdeva in tutto ciò che trasmettevano,erano magici, si, la sua era la magia di un bambino adulto.Il suo bambino era esigente,chiedeva molto, spesso l'impossibile, ma come fare a dirgli no, impossibile negargli i suoi giocattoli, non accontentare i suoi capricci, perchè lui era furbo, sapeva come fare per renderla docile al suo volere....Era presente e se non si sentiva tale, si imponeva con scelte estreme, inondandola di rose,di amore, di fuochi d'artificio, aspettava ore seduto su una panchina dalla quale sbirciando dai vetri, lo vedeva....Ma lui palesava la sua presenza, la chiamava,nel buio della notte in strada echeggiavano le note delle loro canzoni, lui c'era anche se non lo vedeva..in ogni attimo della sua  vita, nella sua testa, nel suo cuore....Il suo bambino aveva mani grandi, calde, robuste, che la accarezzavano sempre, per ore, non si stancavano mai di scorrere il suo corpo che conosceva fino all'ultimo particolare...La sua bocca non taceva mai, la copriva  di parole, parole, parole, ma taceva quando si perdeva sulla sua ed i suoi baci erano caldi, appassionati, unici....Il suo bambino camminava piano, si voltava piano, le piaceva guardarlo muoversi silenzioso come un gatto, imprevedibile come un gatto...Il suo bambino era pazzo, per niente si trasformava in orco, il suo bambino le faceva stolking, ma uno stolking che lui definiva innocuo perchè lui non la colpiva mai,se non con il suo plagio, e la pressione psicologica.....Era il suo carnefice e lei la sua vittima, cosciente e innamorata, e mentre lui la braccava, continuava a dire "ti amo", "sei tutta la mia vita"..Quel bambino si è stancato, è andato via. L'ha rivisto ma non l'ha trovato piu'. Al suo posto un freddo individuo che la appellava con durezza, niente amore niente incanto, finito....Il suo bambino è morto, sepolto dai ricordi piu' importanti e duri della sua esistenza, le manca, chissà, forse perchè lui la VEDEVA, esisteva in lui, nella sua folle passione d'amore che le dava una indentità forte, che non poteva ingorare come faceva sempre...La sua bambina è diventata vecchia e non gioca piu' con i suoi giochi, ne' si guarda allo specchio, perchè ha paura di non vedere nessuna immagine riflessa, ma solo il nero.La sua bambina è morta, sepolta da macerie e rose, note e suoni di parole, da carezze e baci mancati, da sogni disullusi, sepolta dal suo stesso amore, malato e insano, che l'ha schiacciata.La sua bambina non trova un senso nella vita se lui non c'è e aspetta uno squillo nella notte, aspetta qualcosa che non verrà, e che non tornerà mai piu'.Aspetta e muore.