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Il brevetto non parla italiano ?


Da "Il Corriere della Sera" di mercoledì 7 luglio 2010 Sfida  Frattini e Ronchi: inaccettabile esclusione Brevetti Ue solo in tre lingue Roma pronta a mettere il veto DAL NOSTRO INVIATO STRASBURGO - L`Italia minaccia il veto alla proposta della Commissione europea sul progetto di brevetto comunitario valido nei 27 Paesi membri dell`Ue, che attribuisce uso e valore legale a inglese, francese e tedesco escludendo italiano, spagnolo e le altre 18 lingue ufficiali. Parte così uno scontro frontale tra Roma e Bruxelles sul delicato terreno dei regimi linguistici, che non coinvolge solo il peso politico degli Stati in Europa. Da sempre soprattutto Germania e Francia tentano di imporre le loro lingue nelle attività comunitarie anche perché ne derivano vantaggi competitivi alle imprese nazionali e al «sistema Paese». Il brevetto Ue, bloccato da oltre trent`anni proprio per i contrasti linguistici, incide nei settori strategici della ricerca e dell`innovazione. Nella conferenza stampa nell`Europarlamento di Strasburgo sul bilancio finale del semestre di presidenza spagnola dell`Ue, il presidente della Commissione europea, il portoghese José Manuel Barroso, ha ribadito la scelta del trilinguismo anglo-franco-tedesco incurante dell`opposizione dei governi di Roma e Madrid. Barroso l`ha definita «una soluzione logica per ridurre i costi» delle traduzioni (http://www.ilsole24ore.com/art/commenti-e-idee/2010-07-02/brevetto-parla-italiano-094058.shtml?uuid=AYuyvB4B n.d.r). Il premier spagnolo José Luis Zapatero ha confermato il suo no e ha rinviato al Consiglio dei governi per «discutere questa proposta». I ministri degli Esteri e delle Politiche comunitarie, Franco Frattini e Andrea Ronchi, hanno reagito a distanza minacciando il veto dell`Italia. Sarebbe decisivo perché il brevetto Ue richiede l`unanimità dei 27 Paesi. «Se la situazione non cambierà - ha dichiarato Ronchi - l`Italia non potrà che esercitare il diritto di veto». Frattini ha annunciato opposizione con tutti i mezzi legali. Barroso ha ammesso che la presidenza spagnola aveva bocciato la proposta della sua istituzione sul regime linguistico. «Ma non è possibile pagare un prezzo molto alto per difendere le invenzioni degli europei», ha detto per spiegare l`esclusione di italiano e spagnolo. Barroso ha citato l`esempio del trilinguismo «dell`Ufficio europeo dei brevetti», che però non fa parte dell`Ue e non deve garantire parità alle 23 lingue ufficiali, E` emerso poi che la proposta più competitiva di una sola lingua (l`inglese) era stata bocciata da Germania e Francia. L`alternativa era il modello a cinque lingue (con italiano e spagnolo) attuato dall`agenzia Ue per i marchi di Alicante in Spagna. Ma il i ° luglio scorso, primo giorno dopo la fine del semestre di presidenza spagnola, il commissario per il Mercato interno, il francese Michel Barnier, ha annunciato a sorpresa il trilinguismo preferito dalla sua Francia e dalla Germania per il brevetto Ue. Il commissario italiano Antonio Tajani l`ha appoggiato «per allontanare il rischio dell`inglese lingua unica, che potrebbe generare in futuro il predominio del diritto britannico nelle decisioni della Corte europea di giustizia». Frattini e Ronchi hanno definito subito «inaccettabile» il trilinguismo. Barroso ha insistito contando sull`appoggio franco-tedesco. Si è finiti al muro contro muro. E da eurodeputati del PdI e del Pd è arrivato un appoggio bipartisan alla linea del governo in difesa dell`italiano e contro il trilinguismo nel brevetto Ue.