Il_chiurlottero

'Scusa l'anticipo ma ho trovato tutti verdi'


di Alfredo Bucciante Se è vero che metà del successo di un libro lo determina già il titolo, si profila un buon destino per 'Scusa l'anticipo, ma ho trovato tutti verdi, piccolo libercolo di Alfredo Bucciante che spinge al sorriso e incuriosisce sin dalla copertina. Pubblicato da Einaudi, nella collana Rebus curata da Stefano Bartezzaghi, il volumetto in meno di cento pagine promette ben 499 «luoghi comuni al contrario» (più il 500esimo in copertina), perchè, spiega Bartezzaghi nella prefazione è «nell'inversione del luogo comune che spesso, oltre a un senso di profonda comicità, emerge il significato vero e profondo» di certi modi di dire. «O, al contrario, la loro totale incompresa assurdità». E allora si va da classici al contrario come «La pianura è stata fatale ai due alpinisti» e «Appena svengo vedo il sangue»; a più articolati «Scusa la puntualità ma il navigatore aveva questo posto» o «Ha detto che spariva per sempre e invece andato a comprare le sigarette»; e persino a rovesciamenti rivelatori come «Il corpo pesa più di tutta la testa», «Se ci sono eterosessuali nel calcio, io non ne ho mai visti», «Il mondo non puo cambiare un libro» e «La politica è la continuazione della guerra, con altri mezzi». Frutto di una personale raccolta nel suo blog su internet (luoghicomunialcontrario.net), Bucciante, o AlFb come preferisce firmarsi, li ha ben catalogati in sette capitoletti dedicati a società, scienza, cultura, politica, persone e popoli, sport, nuove tecnologie. E, in alcuni casi, ne ha giustamente attribuito l'altrui paternità. Come per i salmi, i racconti brevi o le frasi dei saggi, è bene leggerli con cura, pochi al giorno e divertirsi a rifletterci su. «Come sarebbe il mondo se queste frasi avessero il valore che nel mondo è, invece, delle frasi opposte che le hanno generate», commenta Bartezzaghi, citando una sua amica che «arrivata alle colonne d'Ercole della corbelleria , un giorno quasi sbadatamente ha detto: 'quando una cosa è vera è vero anche il suo contrario. Se provate a rovesciare questo principio - avverte Bartezzaghi - non ci riuscirete. Se provate ad applicarlo, sarete pronti per la rivoluzione».