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Messaggi di Dicembre 2021

Novitą editoriale : Crisi dell'ordine e pandemia secolare

Post n°610 pubblicato il 29 Dicembre 2021 da zoppeangelo

Un'analisi che passa in rassegna crisi e battaglie politiche che hanno segnato la contesa globale. Le crisi in Ucraina e la guerra in Siria hanno mostrato l'erosione del vecchio ordine. L'Europa, di fronte alle colonne di profughi, ha toccato con mano i costi del suo deficit strategico: se non è in grado di badare al suo vicino estero, sono le contraddizioni di quella periferia ad attraversarla. Sommovimenti globali e pressione migratoria sono stati i due corni di una collisione esterna che ha innescato un nuovo ciclo politico.
Infine, il Covid-19 ha fatto irruzione sulla scena mondiale con effetti imprevedibili di portata storica, quelli di una pandemia secolare.
C'è una conclusione su cui riflettere: un fatto cruciale è che la crisi dell'ordine e i suoi combattimenti mondiali a un tempo scuotono e mobilitano l'ideologia dominante. Nelle vecchie potenze, il declino atlantico ha mostrato la «fragilità» dell'ideologia liberale di fronte alla sfida dell'Asia; a Pechino la battaglia per un nuovo ordine si veste dei miti nazionalisti di un imperialismo in ascesa.
Nuovi veleni della mobilitazione imperialista si diffondono, in un crescendo quotidiano. Vanno compresi per essere combattuti.

 
 
 

NOVITA' EDITORIALE : L’agile mangusta

Post n°609 pubblicato il 03 Dicembre 2021 da zoppeangelo

L'agile mangusta
Democrazia Proletaria e gli anni ottanta
di Alfio Nicotra
edizioni Alegre

Descrizione


Democrazia Proletaria fu la più eretica delle formazioni politiche della nuova sinistra nate negli anni Settanta. Mise insieme, con un'impostazione culturale spesso in rottura con la tradizione della sinistra comunista, migliaia di donne e uomini arrivati alla politica dalle lotte del Sessantotto e i giovani affacciatisi all'impegno militante con i nuovi movimenti degli anni Ottanta. La sua originalità si desume sin dal soprannome che ne diede il leader Mario Capanna: l'agile mangusta che doveva muoversi con sveltezza per colpire il cobra della Democrazia Cristiana e del padronato, uno strumento leggero e coerente più efficace del pesante e immobile pachiderma del Partito Comunista Italiano.
Scritto dalla visuale privilegiata di un membro della direzione del partito, questo libro ne ricostruisce la storia scavando soprattutto nelle proposte di legge e negli atti parlamentari del periodo di massima attività istituzionale (dal 1983 al 1987) in cui poté contare su sette deputati. Una legislatura carica di eventi importanti per la storia del paese: dal primo governo a guida socialista di Craxi alla morte di Enrico Berlinguer; dalla lotta contro il dispiegamento dei missili nucleari a Comiso all'accordo tra Reagan e Gorbačëv; dalla crisi di Sigonella alla sconfitta operaia sul referendum sulla scala mobile. Una fase di profonda trasformazione politica e sociale in cui si possono leggere i segni della frana che porterà negli anni Novanta alla scomparsa di tutti i partiti della Prima repubblica.
Democrazia Proletaria non sopravvisse a questo smottamento generale: subì una spaccatura al proprio interno verso il partito dei Verdi e poi confluì nel 1991 in Rifondazione Comunista dopo lo scioglimento del Pci. Ma la freschezza dell'eredità del «piccolo partito dalle grandi ragioni» sta nella sorprendente capacità di anticipare i grandi temi dei movimenti dei decenni successivi: l'ambientalismo, il femminismo, il pacifismo, i beni comuni, la centralità del diritto alla salute e il nuovo ruolo del mondo del lavoro.

 

 
 
 
 
 

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