Il_Colore_oro

17 Dicembre 2011


Lo dico a te, che passi in silenzio, forse non ti fermerai, forse non leggerai.Qualcosa ti chiamerà, forse, a fermare lo sguardo su queste parole, forse, e, forse, crederai… o forse no.Nella notte appena trascorsa, 17 dicembre 2011, ho avuto il privilegio di “vedere”. E non è la prima volta.C’è un luogo oltre la sommità del nostro capo, oltre la nostra mente, sempre impegnata in formulazioni di pensiero, in cui esiste una pace sconosciuta all’essere umano. In quella pace è possibile volare, in quella pace è possibile stare a guardare. L’Essenza che noi siamo può essere spettatrice di qualcosa che accade nell’Invisibile Mondo ma che nulla ha a che fare con il Mondo dei Sogni.L’Invisibile Mondo è “oltre” qualunque immaginazione, oltre qualunque descrizione, oltre le dimensioni che ci pregiamo di catalogare ed enunciare.L’Invisibile Mondo è il luogo in cui si aggirano le Anime guidate da un Ordine di Luce Superiore, le Anime “buie” e le Anime che ancora rincorrono la Luce.Io, Essenza, sospesa nell’alto Vuoto osservo, non posso interferire, ospite speciale di quella notte, posso solo osservare; e sono vuota di ogni pensiero, vuota di ogni desiderio, vuota di ogni speranza, vuota di ogni sentimento, sono, semplicemente, vuota. Vedo.Una sorta di corridoio molto lungo, bianco, sul quale si addensano persone che confluiscono, sia da destra sia da sinistra, per sfociare, come un fiume, in un punto unico del quale non si scorge l’approdo.Un’infinita Luce Bianca inonda tutto, non c’è altro soffitto che il cielo.Innumerevoli le persone, tra cui alcuni bambini, che, vociando sommessamente, quasi pressate le une alle altre, popolano il “corridoio”. Le loro vesti paiono di colore acceso. Qualcuna è fortemente agitata ma la maggior parte di loro è costretta a camminare con passo docile, senza spingere, avanzano per andare. Non so, non vedo, dove. Vanno, incedono apparentemente tranquillizzati.Sopra di loro ecco apparire una luce ancor più vivida della precedente, sempre bianca ma più intensa, risplende inverosimilmente. Resta sospesa sopra le loro teste. All’istante sopraggiunge, e mi appare davanti allo sguardo, un bambino sospeso nell’aria, in quel Vuoto dov’ero anch’io, lui non era con gli altri nel corridoio, lui è d’altra natura. È grazioso, appena-appena paffutello, ha i capelli castano chiaro in boccoli brevissimi, mi sorride scoprendo piccoli e larghi denti arrotondati, bianchissimi, appena-appena distanti tra di essi, mi guarda con i suoi grandi occhi scuri, non parla, mi chiede col Pensiero se può andare verso quelle persone, verso quei bambini e tutto lui si accende di una luce brillante come l’argento. (continua)