Il_Colore_oro

Il dilemma


("Ofelia" - Johnn Everett Millais, pittore preraffaellita) 
Quando qualcuno ci crea gravi problemi molti di noi arrivano a desiderare la sua morte, alcuni si fermano a questo(al desiderarla), altri invece la pensano fortemente fino ad architettarla nei particolari e a eseguirla credendo così di risolvere il proprio dolore e liberare tutti da una persona scomoda. La vendetta e la violenza portano un "sollievo" momentaneo, restano comunque sentimenti negativi, spregevoli che mai appagano totalmente e non sono in grado di gratificare. La visuale del concetto va spostata.Sicuramente ci si libera, più nel senso fisico/materiale che altro, della persona che ha arrecato danni gravissimi MA ci si dimentica che quella persona è un’ANIMA. Cosa vuol dire questo? Questo vuol dire che quando si muore di morte violenta (comprese le condanne inferte dai tribunali, gli omicidi, gli aborti, le eutanasie e  i suicidi) l’Anima in questione è costretta a reincarnarsi, è costretta a tornare nel Mondo materiale per imparare cosa è l’Amore, una volta imparato ciò la sua Coscienza si risveglierà e l’Anima sarà Luce. Il carnefice accumula azioni negative (karma) che saranno "punite" dalle risposte dell'Universo nei suoi confronti. Anche il carnefice è un'Anima con tutto ciò che ne consegue.
In questi ultimi tempi crescono sempre di più le testimonianze in merito a questi fatti. Le Anime che restano “intrappolate” nel Buio e non riescono a reincarnarsi hanno bisogno delle Preghiere di chi è incarnato perché, le Preghiere, sono vibrazioni alte capaci di raggiungere, guarire e, quindi, liberare.
*** la violenza porterà sempre altra violenza fino a quando s'imparerà a spostare la visione della Vita ***