Il cuore muove tutto

Imperfezioni


  Autostima. Cosa vuol dire per voi? Questa parola dovrebbe essere semplicemente una valutazione o se vogliamo la risposta alla domanda: cosa penso di me? E invece no! Noi donne, “l’altra metà del cielo” troppo spesso abbiamo l’abitudine a fare confronti. Ci sarà sempre qualcuna più elegante, più magra, più creativa o più giovane di noi. Siamo piene di limiti e difetti ma le nostre mancanze non sono sempre le stesse. Spesso sulle etichette degli abiti di cotone e seta pura si trova scritto: “Questo indumento è composto al cento per cento da fibre naturali. Qualsiasi irregolarità o variazione di colore non costituisce un difetto. Le imperfezioni aumentano la bellezza del tessuto”.   Le nostre imperfezioni aumentano la nostra bellezza, ci rendono uniche.   Questo non significa che non desideriamo cambiare, crescere o fare del nostro meglio, ma il fatto che siamo "composte al cento per cento di fibre naturali" genera in noi un clima nel quale forse diventa più facile accettarci. Troppo spesso ricorriamo alla chirurgia per compiacere altri e non noi stesse. Non credo che un seno morbido  sia meno bello di un seno perfetto, siliconato e perfettamente in asse. Uomini, imparate ad amare gli sguardi, i gesti, le insicurezze. Le donne non sono  botox, photoshop e tette finte; sono piene di imperfezioni. Hanno la ciccetta, le smagliature, la gobba sul naso o quello strabismo di Venere che è veramente unico e non lo si trova spesso. La loro non perfezione mette in luce la vera bellezza, quella che nasce da uno sguardo, da un sorriso, da una lacrima e anche quelle donne, le più bruttine hanno un accessorio, (ma per me non è un accessorio ma un dono di Dio) che è il sorriso e ciò le rende stupende.  E se invece la bellezza risiedesse proprio nell'imperfezione, nel difetto che genera unicità? Chiudete gli occhi e immaginate di essere un arazzo, esemplare unico di valore inestimabile, composto totalmente da materiali naturali e prendete nota delle sensazioni e dei pensieri che il vostro arazzo suscita in voi. Chiudo gli occhi, penso all’arazzo e così sorrido alla vita, ai miei momenti difficili e al mio modo disincantato di credere ancora nei sogni.     Liberamente tratto da "Donne che hanno coraggio" di Sue Patton Thoele libro che mi tiene compagnia da qualche giorno, alla sera, prima di cadere fra le braccia di Morfeo.