Il cuore muove tutto

Dicembre


  Ieri a Milano c’è stato poco sole, il cielo non era limpido e ha fatto tanto freddo. Quel freddo umido che ti entra nelle ossa e per  chi  non lo conosce e non è abituato te la fa quasi odiare questa città. Io non ci riesco.  E' la mia Milano. L’adoro per come riesce ad accogliere sia i turisti e chi decide di arrivare qui nella speranza e consapevolezza di voler cambiare in meglio la propria vita, specie lavorativa. Ieri a Milano c’è stata anche tanta nebbia. La tanto “temuta” nebbia della Val Padana. In città trovo che la nebbia sia anche "romantica". Ti avvolge, te la senti addosso. Ti accoglie da quando nasci e ti segue per tutta la vita se vivi qui.  Molti non riescono a percepire cosa nasconde. Per esempio l’odore della terra che sale e t’invade se l’inspiri.  Un odore acre, umido ma mai fastidioso. Dietro alla nebbia c’è sempre il sereno e svegliarsi con lei vuol dire sapere che arriverà il sole  dopo qualche ora. Quel sole invernale, tiepido, dove il bianco, il grigio e il blu colorano il cielo. Nel pomeriggio ho camminato  molto in mezzo al traffico e immersa nei miei pensieri ho alzato gli occhi al cielo. Vi ho trovato una scia, era quella di un aereo. Si perdeva fra le nuvole ed io guardandola mi sono persa a cercare la mia   pensando a certi momenti in cui nulla sembra impossibile. In questi giorni c’è una melodia strana che risuona per le strade. E' una musica allegra ma le sue note passano lentamente quasi volessero frenare l’euforia delle feste che verranno. Nell'aria le canzoni natalizie suonate dagli artisti di strada, le vetrine addobbate a festa, le vie illuminate e in me uno strano turbamento che mi sale in gola. Ho guardato le mie mani, non riuscivano a stare nella tasca del cappotto, si muovevano come se volessero danzare al passo di quella musica perdendosi in fantasie o desideri che solo la mia mente conosce. Ho riguardato la scia dell’aereo. Ci sto provando, a volare, a lasciarmi andare senza la paura di non avere un paracadute. Ci sto provando a vivere questa mia vita senza più paure. Ho dei sogni che  occupano la mia mente e mi chiedo se non siano troppi o forse sono solo io che trattengo le mie emozioni per paura di prendere il volo. Dicono che i sogni siano un’altra dimensione di noi e che sia giusto viverli. E così ho sorriso perché contrariamente ad ogni mia logica le mani non hanno smesso di danzare.