Il cuore muove tutto

Je voudrais revenir à Rome.


Avrei voglia di tornare a Roma. Mi piacerebbe tornarci con un uomo che conosco poco, che conosco appena, magari appena un po’. Perché con te, uomo che non conosco, Roma sembrerebbe diversa, diversa da noi, da ciò che pensiamo d’essere, dall’immagine di noi stessi. Mi faresti salire su di uno scooter e potremmo girare così, senza meta precisa, senza nessun programma. Mi farei trasportare dall’istinto del tuo sguardo curioso di avventura che genera estri improvvisi, creativi. In sella allo scooter osserverei le sfumature del tuo portamento, il tuo modo di allargare le gambe per farmi mettere comoda. Il mio viso che spunta dal casco invece t’ispirerebbe tenerezza, simpatia e soprattutto noteresti che per me è cosa strana stare dietro perché abituata a guidare l’auto; mi troveresti così, un po’ disarmata nel farmi trascinare da te. Guarderei dove posi le mani, perché io dalle tue mani, dalle tue movenze potrei capire molte cose. Il tuo sguardo non può essere che profondo - da fare male -e questo lo so già anche se ancora non ti ho visto. Avrei voglia di passeggiare con te a Roma perché vorrei assaporare la dolcezza e la sensazione di stare bene col mondo che solo il lungotevere concede mischiato al tuo odore mentre mi cammini vicino. Girare per le vie del centro, morbide e indulgenti, pigre e spensierate. Guardarti entrare nei negozi e vedermi incuriosita come un bambina per le mille considerazioni da fare e domandarti cose assurde. E vorrei per noi cibo e vino buono e anche buona musica. Salutare il Caravaggio a San Luigi dei Francesi, visitare Villa Borghese e farmi condurre da te al Giardino degli Aranci. Mi piacerebbe che tu mi facessi arrossire  perché il modo che avresti nel provocarmi sarebbe il tuo modo strano ma sincero di comprendermi. Mi porteresti ai margini del Tevere, di notte, a contare i sogni che restano da sognare ed io li forse potrei farti l’amore.  E l’indomani farti innamorare di me ... e far diventare il tutto … poesia.