Creato da: pa.oletta il 31/05/2010
ed è la vita che seduce...

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Lei ...

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Ode in onde d'orate
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Bogey

 

 

 

 
 

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a mio figlio - 12 marzo

Io li proteggo ancora
i ricordi che ho di te,
io ti proteggo ancora
e non importa dove sei tu,
io ti penso sempre.

 

 

 

Tu non sei i tuoi anni,
nè la taglia che indossi,
non sei il tuo peso
o il colore dei tuoi capelli.
Non sei il tuo nome,
o le fossette sulle tue guance,
sei tutti i libri che hai letto,
e tutte le parole che dici
sei la tua voce assonnata al mattino
e i sorrisi che provi a nascondere,
sei la dolcezza della tua risata
e ogni lacrima versata,
sei le canzoni urlate così forte,
quando sapevi di esser tutta sola,
sei anche i posti in cui sei stata
e il solo che davvero chiami casa,
sei tutto ciò in cui credi,
e le persone a cui vuoi bene,
sei le fotografie nella tua camera
e il futuro che dipingi.
Sei fatta di così tanta bellezza
ma forse tutto ciò ti sfugge
da quando hai deciso di esser
tutto quello che non sei.

         Ernest Hemingway

 
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Donne o Madonne?

Post n°365 pubblicato il 09 Giugno 2019 da pa.oletta
 

 

 

L’opera, tra le più conosciute e riprodotte di tutta la storia dell’arte, nota con il nome di Madonna della seggiola, raffigura la Madonna col Bambino e san Giovannino.

La composizione serratissima asseconda la circolarità della tavola, attraverso l’inclinarsi della testa della Vergine, l’andamento curvilineo del braccio e il sovrapporsi dei piedini del Bambino.

Quest’opera, altissima per qualità, affascina soprattutto per la semplicità e per il senso di intimità e quotidianità da cui è caratterizzata: la Vergine è raffigurata in vesti dimesse, con un asciugatoio che le avvolge il capo e uno scialle verde che le avvolge le spalle. Sembra che prese ispirazione per quest'opera mentre transitava per Velletri, la Madonna sembra fosse una contadina del luogo.

Stupendo contrasto tra colori spenti e colori accesi e quell'effetto ombra.

Suggestivo l’umanissimo riferimento alla maternità  e lo  sguardo dei due protagonisti, puntato direttamente verso lo spettatore.

 

 

 

 

 

Madonna della Seggiola - Raffaello

1514 - Galleria Palatina - Palazzo Pitti - Firenze

 

Per  Raffaello il problema non esisteva. Divino e umano erano per lui la stessa cosa.

 Credo avesse intuito molto della natura femminile.

 

 


 

Per restare in tema di sacro e profano...

 

C’è un cantante napoletano che dice "sono tutte un po' madonne con il nome Maria".

 

 

E questa l’ho sentita da mio padre… 

ogni uomo che ama una donna…  smadonna

(detta con il sorriso)... 

 

 

 

 

 

 

 
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Commenti al Post:
oltre.lo.specchio
oltre.lo.specchio il 09/06/19 alle 11:28 via WEB
E per restare tra sacro e profano....sant'uomo il tuo papà 😉😉 buona domenica bellezza.
(Rispondi)
 
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 27/06/19 alle 09:17 via WEB
A ciascuno la propria immagine della Vergine.
Tra le opere che preferisco è questa Madonna dei pellegrini del Caravaggio, che tanto scandalo fece quando offerta al pubblico, non tanto per i piedi sporchi in primo piano del viandante, ma per le fattezze della Madonna, che ha il volto di Maddalena Antognietti, celebre cortigiana dell’epoca. Ancora, la postura a gambe incrociate così vera e naturale nel sorreggere il bambino la rendono, non solo ai miei occhi, un capolavoro di catechismo: una donna del popolo che offre il suo amore ai più bisognosi del popolo.
Ave Maria :)
(Rispondi)
 
il_disobbediente1975
il_disobbediente1975 il 16/10/20 alle 13:12 via WEB
Due Settimane fa sono stato a Firenze per lavoro. Ne ho approfittato per andare a Palazzo Pitti, (mancava tra le mie visite ai musei di Firenze) e ho avuto modo di ammirare il capolavoro di Raffaello da vicino. Non mi sorprende affatto che in quest'opera (come in tante altre del periodo), le Madonne siano rappresentate come umanissime donne comuni, a volte con abiti dismessi quasi fossero appunto contadine. Non a caso nella Firenze dei Medici, Madonna era un appellativo con cui venivano chiamate le donne, quasi a volere unificare le due figure, un passaggio breve tra il sacro (che era veramente sacro) e il profano (che in quanto tale, era in ogni caso molto più sacro, del sacro moderno!)
(Rispondi)
 
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