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Ubs e DB


MILANO - Banche europee ancora in crisi a causa dei mutui subprime. Ubs, la banca svizzera ed europea che ha risentito di più del dissesto dei mutui subprime, ha annunciato una perdita di circa 12 miliardi di franchi svizzeri (circa 7,64 miliardi di euro) nel primo trimestre 2008, con nuove svalutazioni per 19 miliardi di dollari (circa 12,1 miliardi di euro), aggiungendo che il presidente Marcel Ospel non si ripresenterà per la rielezione all'assemblea degli azionisti. Nella nota, la banca annuncia anche un'operazione per raccogliere capitali freschi con un'emissione di titoli, sottoscritta da quattro banche internazionali, per un importo di circa 15 miliardi di franchi. Al posto di Ospel verrà nominato Peter Kurer.CREDITO PROBLEMATICO - Nel primo trimestre 2008 Ubs ha ridotto in notevole misura le proprie posizioni connesse al comparto immobiliare, sia mediante adeguamenti delle valutazioni, sia mediante dismissioni. L'esposizione di Ubs sul mercato immobiliare subprime residenziale statunitense è diminuita da 27,6 miliardi di dollari a circa 15 miliardi di dollari.Ubs creerà una divisione destinata solo agli asset deteriorati che le permetterà di gestire separatamente il credito problematico e di concentrarsi per altro verso sulla profittabilità delle altre attività. DEUTSCHE BANK - Anche Deutsche Bank prevede svalutazioni per 2,5 miliardi di euro nel primo trimestre a causa del dissesto dei mutui subprime. Lo ha annunciato la più grande banca tedesca in un comunicato riportato da Bloomberg. Le svalutazioni riguardano «prestiti leverage e impegni di prestito, commercial real estate e attività garantite da mutui in particolare Alt-A». Le svalutazioni sono superiori a quelle che la banca ha annunciato per tutto il 2007.