In quell’estate Sandro si metteva spesso sulle scalette della chiesina di Bibbiano, che era stata anch’ essa ristrutturata, e ascoltava i dischi a ripetizione.Lida spesso si sedeva accanto a lui e se ne stava lì con il figlio ad ascoltare la musica mentre cuciva o rammendava qualche indumento.-Mamma ma se finisco le pile me le ricompri?-Certo- rispondeva lei- ma vedi di non finirle e magari invece di ascoltare il mangiadischi tutto il giorno vai a fare qualcosa.-Ma cosa, non c’è nessuno con cui giocare !!-rispondeva lui-Moreno il suo compagno di giochi durante l’estate alcune settimane le trascorreva al Mare a Cecina con i suoi zii e così Sandro rimaneva da solo.Lida vedeva che il ragazzino si annoiava e lo incoraggiava a fare i compiti per le vacanze e gli prometteva di portarlo con lei in fattoria.E Sandro spesso la seguiva mentre andava a servizio in fattoria. D’estate però anche la grande casa era deserta, con i proprietari al mare Lida doveva andare solo qualche giorno per fare pulizie o aiutare Dina la Fattoressa nel lavare e stirare tendaggi, lenzuoli e coperte. Sandro così restava solo nel grande giardino. Di fronte alla porta laterale c’era un grande leccio. L’albero si biforcava a nemmeno un metro e mezzo dall’inizio del tronco e i grandi rami si spandevano all’esterno a poca altezza dal suolo. Sandro amava salire su quel leccio, là sopra poteva immaginare di essere Tarzan o Devil o chissà quale altro eroe. Lida ogni tanto si affacciava alla porta e gli gridava di scendere.-Scendi giù che rischi di farti male.-Allora lui , malvolentieri, si lasciava penzolare dal ramo e con un piccolo salto raggiungeva terra. Non restava altro che leggere qualcosa, così prendeva il suo giornaletto e si sedeva ai piedi del leccio a leggere sotto la sua ombra al riparo dalla calura estiva.
noiose giornate estive
In quell’estate Sandro si metteva spesso sulle scalette della chiesina di Bibbiano, che era stata anch’ essa ristrutturata, e ascoltava i dischi a ripetizione.Lida spesso si sedeva accanto a lui e se ne stava lì con il figlio ad ascoltare la musica mentre cuciva o rammendava qualche indumento.-Mamma ma se finisco le pile me le ricompri?-Certo- rispondeva lei- ma vedi di non finirle e magari invece di ascoltare il mangiadischi tutto il giorno vai a fare qualcosa.-Ma cosa, non c’è nessuno con cui giocare !!-rispondeva lui-Moreno il suo compagno di giochi durante l’estate alcune settimane le trascorreva al Mare a Cecina con i suoi zii e così Sandro rimaneva da solo.Lida vedeva che il ragazzino si annoiava e lo incoraggiava a fare i compiti per le vacanze e gli prometteva di portarlo con lei in fattoria.E Sandro spesso la seguiva mentre andava a servizio in fattoria. D’estate però anche la grande casa era deserta, con i proprietari al mare Lida doveva andare solo qualche giorno per fare pulizie o aiutare Dina la Fattoressa nel lavare e stirare tendaggi, lenzuoli e coperte. Sandro così restava solo nel grande giardino. Di fronte alla porta laterale c’era un grande leccio. L’albero si biforcava a nemmeno un metro e mezzo dall’inizio del tronco e i grandi rami si spandevano all’esterno a poca altezza dal suolo. Sandro amava salire su quel leccio, là sopra poteva immaginare di essere Tarzan o Devil o chissà quale altro eroe. Lida ogni tanto si affacciava alla porta e gli gridava di scendere.-Scendi giù che rischi di farti male.-Allora lui , malvolentieri, si lasciava penzolare dal ramo e con un piccolo salto raggiungeva terra. Non restava altro che leggere qualcosa, così prendeva il suo giornaletto e si sedeva ai piedi del leccio a leggere sotto la sua ombra al riparo dalla calura estiva.