IL DIARIO DI ETTORE

Al dolore


Sei una canaglia - dico al dolore -è perfida la tua democraziaregina o puttanaladro o facchino per te uguali sono.Sei senza misura - mentre lo fisso nella mia carne -breve ed intrigante come un frustino nel gioco d'amorema anche lungo e funesto come il peggiore anno bisesto.Per te non esiste il - quanto basta -indicatore di misura dei saggi o degli indecisima nel tuo nome si proferisce il  - come Dio vuole  - dichiarazione di resa della saggezza popolare.Tu che ferisci il corpo ma che laceri e dilani l'anima- dolore - io ti rispetto!Hai una tua dignità un dovere da compiere  una delicata e fondamentale missione.Ricordati di meun attimo prima dell'ultimo minuto appena prima dell'ultimo baciomentre ti guardo fisso nel visoconcedimi almeno l'onore delle armifammi partire con il mio sorriso.EttorePS. Tranquilli, è stato intenso ma è tutto passato.