KIMETZ THE BARBARIAN

Un punto che ipoteca il girone


25 novembre 2008
Dopo dieci partite, la Juventus torna ad assaporare il gusto del pareggio. Contro lo Zenit, nel freddo di San Pietroburgo, i bianconeri portano a casa un punto che ha lo stesso sapore della vittoria. Fermata la voglia di riscatto dei russi – forse all’ultima chance di qualificazione – la squadra di Ranieri esce con uno 0-0 che sta anche stretto.Se non arriva la vittoria da dedicare a Vito Scafidi, il 17enne scomparso nella tragedia del liceo di Rivoli è solo per colpa dei pali della porta di Malafeev che fermano Mellberg e Iaquinta. Nella ripresa, legno anche dei russi. Del Piero più volte vicino al 250° gol in bianconero.La vittoria del Gruppo H è praticamente in tasca. Per ottenerla basterà un pareggio nell’ultima gara in calendario: quella del 10 dicembre, all’Olimpico contro il Bate Borisov. I bielorussi non sono riusciti a fermare il Real Madrid, battuti 1-0 da un gol in apertura di Raul.La cronaca. Le assenze costringono Ranieri a schierare gran parte della solita formazione dell’ultimo periodo. Poche le novità: Mellberg al posto di Legrottaglie, Iaquinta vicino a Del Piero e Camoranesi in campo fin dall’inizio. Questi si dimostrano subito tra i più motivati ed entrano nelle prime azioni pericolose. Al 20’ è 0-0 ma la Juventus può già rimpiangere due pali colpiti: il primo da Mellberg di testa, il secondo da Iaquinta dopo un’incursione a sinistra di Molinaro. Lo Zenit tiene il possesso palla ma la squadra di Ranieri punge in maniera più pericolosa. I russi si affidano molto al portoghese Danny, ma la difesa bianconera ferma ogni iniziativa. E ogni volta che riparte la Juve sono pericoli. Come al 35, quando un tocco dentro di Nedved costringe Malafeev al corner, e un minuto dopo con un cross basso di Grygera che crea apprensioni. Così Manninger deve intervenire solo per deviare una punizione da fuori di Tymoshchuk. Il tempo si chiude sullo 0-0 e con le ammonizioni di Iaquinta e Camoranesi.Ripresa. Dagli spogliatoi esce una Juventus ancora più decisa e al primo affondo ci provano Del Piero, Sissoko, Marchisio e Nedved: lo Zenit si salva grazie a Malafeev e ad un pizzico di fortuna. Dall’altra parte, pronta risposta di Manninger sul solito Danny. E’ Del Piero l’uomo in più dopo l’intervallo. Il capitano ha voglia di segnare il gol 250 e impegna due volte Malafeev e, nella terza occasione, mette a lato contrastato da un avversario. Si invertono i ruoli rispetto alla prima frazione. Juve più incisiva e Zenit che colpisce i legni: è Pogrebnyak a colpire il montante alla destra di Manninger. Al 33’, dopo averci provato ancora su punizione, Del Piero lascia il campo a Giovinco. Nello Zenit è sempre Danny il più temibile e solo di un soffio va fuori un esterno destro da posizione decentrata. Entra anche Marchionni per Camoranesi e, subito dopo, Amauri per Iaquinta. I russi ci provano fino alla fine, i bianconeri resistono e provano a ripartire, ma lo 0-0 non si schioda. Neppure dopo i tre minuti di recupero. La Juventus porta a casa un altro punto, chiude imbattuta la serie di trasferte nel girone eliminatorio e ipoteca il primo posto nel Gruppo H. Con il Bate, all’Olimpico, la festa finale. Champions League 2008/09 - Fase a Gironi Girone H – 5ª giornataSan Pietroburgo, Stadio PetrovskyMartedì 25 novembreZENIT-JUVENTUS 0-0ZENIT SAN PIETROBURGO: Malafeev; Anyukov, Lombaerts, Krizanac, Sirl; Denisovm, Tymoshcuck, Zyryanov; Danny, Pogrebnyak, Arshavin (24’ st Fayzulin). A disposizione: Contofalsky, Dong Jin, Dominguez, Tekke, Hubocan, Shirakov. All. Advocaat. JUVENTUS: Manninger; Grygera, Mellberg, Chiellini, Molinaro; Camoranesi (38’ st Marchionni), Sissoko, Marchisio, Nedved; Del Piero (33’ st Giovinco), Iaquinta (42’ st Amauri). A disposizione: Chimenti, Legrottaglie, De Ceglie, Rossi. All. Ranieri.ARBITRO: Bo Larsen (Danimarca).AMMONIZIONI: 10’ pt Lombaerts, 43’ pt Iaquinta, 45’ pt Camoranesi, 32’ st Tymoshcuck, 48’ st Sissoko.