Ricordo quei giorni come si ricorda un amore persoil cuore che batte impietritole parole scandite tremanti di emozioneun boato lontano sembra un cratere lunaresulla superficie di un'isolain Terra chiamata SiciliaGli occhi sono fissi sullo scherno colorato ma dentroribolle il fondale di rabbia alle lacrime copiose di doloreper l'orrore di sangue,follia lucida di una stagionegelida di potere occultogli occhi della vita giustahanno guardato troppo in alto,la politica tradita dagli uomini distortia tavolinoaveva tramato la sentenza,nessuna pietà per chi osa indagare il reame del malaffarei giudici siciliani devono sparire per semprecondannati a morte dalla distorsione umanamaschere sul palco dell'ipocrisialegalizzata,attori di Stato dietro le quinte e in prima fila zombi che si credono esseri viventi,ciò che è distorto odia ciò che è vivoperché gli ricorda la vita libera che ha perso.Falcone e Borsellinodue vite autentiche che facevano pauraai potenti di ogni coloreche si credono i padroni d'Italiama non hanno fatto i conti che la loro maschera orrenda non può avere futuro la vita da sempre è più fortenel sorriso degli uomini onesti, c'è scritto la fine del male umanoche non può durare in eterno.Falcone e Borsellinonon sono morti invanola vita guarirà se stessadalla sua ombra malata di paurae per sempre vivrà in pace e armoniacome è giusto che sia.bruno franchi