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"All'inizio era la Parola e la Parola era Dio" Giovanni I,1


"All'inizio era la Parola e la Parola era Dio" Giovanni I,1
Sia la Bibbia che i Veda sostengono che il suono o vibrazione primordiale è identico a quello che noi consideriamo come Dio, la vibrazione di vita, una realtà che è stata sperimentata ed espressa dai saggi di ogni epoca e luogo: Om fra gli Hindu, Logos nell'antica grecia Khalam Illa-Hi in Islam.La parola OM ha quindi un significato che va oltre il suo semplice suono. Il mantra OM viene identificato con il divino suono primordiale, dalla cui vibrazione scaturisce la creazione dell'intero universo. Ecco un passo tratto dall'Atharva Veda (IV-1-4) che chiarisce questo concettoCome viene sottolineato più volte nelle Upanishad, (raccolta di testi filosofici successivi ai Veda), il mantra OM è identificato con Brahman, l'Essere Assoluto e impersonale, creatore di tutto l'Universo. Pronunciare questo suono ha quindi, per gli induisti, il significato di avvicinarsi allo stato primordiale dell'esistenza, all'istante preciso in cui dal non-esistente si passa all'esistente, dall'indifferenziato al differenziato, in altre parole ad entrare in "risonanza" con l'istante esatto della creazione.E' il suono che crea le forme e mantiene "in forma" tutta la materia visibile dell'universo. Se il grado di intensità dei suoni che tengono unito l'universo dovesse cambiare, ogni cosa si disintegrerebbe nelle molecole che la compongono. Anche la maggior parte delle Antiche Scritture sostiene questa tesi, che sia cioè un suono basilare o vibrazione che genera tutto il creato, suono che fa si che ogni galassia continui a volteggiare girando come una trottola e che ogni particella atomica continui a vibrare.l'Om è un bija-mantra, esso è la matrice di tutto ciò che esiste nel cosmo: Bija ha i significato di seme, quel seme minuscolo che racchiude tutte le potenzialità dell'albero.l'Om è la combinazione di tre suoni A - U - M (l'Om ne è la pronuncia): se viene recitato correttamente inizia dalla tonica inferiore che risuona con la "A" nel Manipura Chakra (situata vicino all'ombelico), sale verso l'alto e risuona con la "U" a livello del Anahata Chakra ( zona del cuore), raggiunge la tonica superiore con al "M" che risuona dell'Ajna Chakra ( fra le sopracciglie). Quando si canta la A la coscienza è quindi all'ombelico, la mente si calma. Il canto della U al cuore, porta lucidità e gioia. La M con la consapevolezza del terzo occhio dona beatitudine alla mente.