Frammenti di...

11 settembre 1973

"¡Viva Chile! ¡Viva el pueblo! ¡Vivan los trabajadores!" 
Salvador Allende
Ultime parole pronunciate alla radio, 11 settembre 1973


Dall'11 settembre 2001, la data dell'11 settembre viene ricordata spesso esclusivamente per l'attentato alle Torri Gemelle, con la morte di tremila civili americani e le conseguenti ritorsioni belliche statunitensi contro Afghanistan ed Iraq, basi, secondo Bush & Co., del terrorismo islamico che andò a colpire al cuore l'"inviolabile" territorio USA.

Ma molti anni prima (28) l'11 settembre 1973 accadde un fatto che sconvolse un paese, il Cile, e le geometrie politiche fra America del Nord e America Latina.

L'esercito del Generale Augusto Pinochet mise in atto un golpe contro li Presidente cileno Salvador Allende, socialista, inviso agli USA per le sue posizioni contrarie al capitalismo ma eletto democraticamente tre anni prima (5 settembre 1970).
Gli USA avevano fino al 1970 ecvitato l'elezione di Allende finanziando lecitamente e illecitamente i partiti avversari, ma nulla avevano potuto nel 1970, quando Allende vinse le elezioni, conquistando la presidenza del Cile.

Allende, per non cadere nelle mani di Pinochet, e capita l'impossibilità della difesa, si suicidò. Morì con lui il Cile, che per 17 anni fu governato con l'aiuto della CIA, dal dittatore Pinochet, amico degli USA e dei suoi interessi economici. L'Italia non riconobbe mai la legittimità di Pinochet.

Il regime del Generale uccise più di 3000 oppositori, ne torturò 30000, ha violato quotidianamente i diritti umani, facendo vivere la popolazione cilena in un clima di terrore permanente.

L'11 settembre bisogna ricordare Salvador Allende, il suo governo socialista, i suoi avversari sleali, gli USA che con la loro potenza decidevano le sorti dell'America Latina e non solo, spesse volte fomentando rivolte e l'uso della violenza per estirpare il "pericolo comunista" dal mondo...