Frammenti di...

Cina&UsaComucapitalismo


Per aggirare l'immaginario collettivo degli occidentali che considerano i prodotti "Made in China" di scarsa qualità, le multinazionali occidentali ed asiatiche ormai scrivono sulle etichette di scarpe, vestiti, utensili e quant'altro "Made in PRC" dove PRC sta per Popular Republic of China. Un Cittadino del primo e secondo mondo che acquista un prodotto Made in PRC, potrebbe non sapere che quella sigla sta per CHINA. Un modo come un altro per illudere i consumatori che quel prodotto è fabbricato rispettando tutte le normative vigenti, soprattutto in materia di diritti umani.Tutti sanno che le Olimpiadi prossime venture si svolgeranno a Pechino, in quella China comunista che ha aperto le porte ormai da decenni al capitalismo più sfrenato, facendo entrare capitali esteri (europei e statunitensi) e stringendo accordi commerciali con le maggiori multinazionali del mondo. Da molto tempo definire la China un paese comunista è un affronto ai padri del comunismo che si staranno rivoltando nella tomba, vedendo come la corruzione ha determinato la proliferazione di un capitalismo selvaggio in China. Entrando nel merito dei rapporti fra comunismo cinese e capitalismo occidentale, essendo le Olimpiadi cinesi alle porte, e provenendo i maggiori finanziatori dal'occidente, non desta scalpore l'operazione vergognosa che ieri ha compiuto il Dipartimento di Stato americano. Infatti tale organo stila annualmente la lista nera dei Paesi responsabili del maggior numero di violazioni dei diritti umani. Magicamente per il primo anno la Cina, pur continuando a negare alla sua popolazione diritti umani e libertà di base - si legge nel documento - e continuando a interferire nella attività dei media e a torturare i prigionieri, è stata tolta dalla lista nera. un tempismo perfetto per gli investitori americani ed europei, che non avranno ora più vicnoli in quanto a pubblicità e commercializzazione di prodotti made in PRC legati anche e soprattutto alla competizione olimpica. Cosa altro si puù dire? I bambini cinesi sfruttati dal giogo del lavoro minorile ringraziano sentitamente...