Breve escursione in solitaria con gli sci verso il colle della Larissa ma giungendo poi solo fino a poco oltre l'arrivo dell'ecomostro di Piamprato (nuova seggiovia che probabilmente non verrà mai resa funzionante in considerazione del fatto che molto facilmente risulterebbe un "investimento" in perdita -il tipo di turista che sceglie la Valle Soana non e' certo rappresentato dallo sciatore pistaiolo!-, senza dimenticare l'assenza di strada per arrivare all'impianto con dunque impossibilità fisica a raggiungerlo e, cosa decisamente inquietante, l'infelice posizione della struttura che si sviluppa su un pendio a rischio di distacchi nevosi).Parte del gusto di essere veramente into the wild si perde dunque nell'amarezza per la deturpazione del paesaggio. Con molti meno soldi si sarebbero potuti realizzare progetti piu' utili al rilancio turistico della valle nonchè maggiormente attinenti alla tipologia di turismo tipica della stessa (manutenzione sentieri, costruzione di un rifugio, piccolo stabilimento termare con area wellness ...).A volere pensare male la costruzione della seggiovia che non verrà mai aperta e che per sempre deturperà un'area di paesaggio incontaminato del GranParadiso ha semplicemente "fatto comodo" a qualche amministratore dello stato che ha avuto lo scrupolo di anteporre l'interesse privato al bene pubblico.
in solitaria verso la Larissa
Breve escursione in solitaria con gli sci verso il colle della Larissa ma giungendo poi solo fino a poco oltre l'arrivo dell'ecomostro di Piamprato (nuova seggiovia che probabilmente non verrà mai resa funzionante in considerazione del fatto che molto facilmente risulterebbe un "investimento" in perdita -il tipo di turista che sceglie la Valle Soana non e' certo rappresentato dallo sciatore pistaiolo!-, senza dimenticare l'assenza di strada per arrivare all'impianto con dunque impossibilità fisica a raggiungerlo e, cosa decisamente inquietante, l'infelice posizione della struttura che si sviluppa su un pendio a rischio di distacchi nevosi).Parte del gusto di essere veramente into the wild si perde dunque nell'amarezza per la deturpazione del paesaggio. Con molti meno soldi si sarebbero potuti realizzare progetti piu' utili al rilancio turistico della valle nonchè maggiormente attinenti alla tipologia di turismo tipica della stessa (manutenzione sentieri, costruzione di un rifugio, piccolo stabilimento termare con area wellness ...).A volere pensare male la costruzione della seggiovia che non verrà mai aperta e che per sempre deturperà un'area di paesaggio incontaminato del GranParadiso ha semplicemente "fatto comodo" a qualche amministratore dello stato che ha avuto lo scrupolo di anteporre l'interesse privato al bene pubblico.