Creato da ilgrandevetro0 il 08/05/2008

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Il Blog del Grandevetro

 

 

FESTA DEL GRANDEVETRO!

Post n°24 pubblicato il 04 Settembre 2008 da ilgrandevetro0

Venerdì 19 settembre a Villa Pacchiani di Santa Croce sull'Arno - sì, è proprio "quella" Villa Pacchiani - la festa annuale del Grandevetro! Dedicata al grande Sergio Pannocchia!

Cena, presentazione del numero speciale - cia abbiamo lavorato tutta l'estate per potervelo presentare in tempo - e concerto di Ivan Della Mea.

Occorre naturalmente prenotarsi per la cena. Scriveteci una e-mail, al nuovo o al vecchio indirizzo - ilgrandevetro@libero.it, o ilgrandevetro@alice.it , telefonateci ai numeri 0571 21637 / 847022, o passate a trovarci alla nostra redazione fucecchiese, in via I settembre 43/B.

Vi aspettiamo fiduciosi (noi) e numerosi (voi)

La redazione del Grandevetro

 
 
 

Il termine ultimo del Premio di Poesia In/Civile prorogato al 18 agosto

Post n°23 pubblicato il 22 Luglio 2008 da ilgrandevetro0

San Giuliano Terme, 22 luglio - Il Comune di San Giuliano Terme ha prorogato al 18 agosto 2008 il termine ultimo per l’invio delle opere per concorrere alla terza edizione del Premio Nazionale di Poesia In/Civile. I vincitori - ai quali andranno 1500 euro (sezione A) e 350 euro (sezioni B e C) - saranno premiati alle Terme di San Giuliano il prossimo 27 settembre. La cerimonia di premiazione avrà un conduttore d’eccezione: il giornalista e autore teatrale Alberto Severi. Il bando del Premio è reperibile sul sito internet del Comune di San Giuliano Terme, www.comunesangiulianoterme.pisa.it, e su quello dell’associazione culturale Circolo Il Grandevetro, che collabora all’organizzazione, http://blog.libero.it/ilgrandeblog. Per ogni informazione, è possibile telefonare in orario 16-18 ai numeri 0571/21637, 0571/847022, 347/3880663, o mandare una e-mail a ilgrandevetro@libero.it.

Il Premio si rivolge ad opere attente al rapporto fra individuo e contesto sociale, storico e memoriale, e che usino linguaggi innovativi per descrivere la contemporaneità e metterne in crisi la comune percezione. Ideato da Renato Nisticò nel 2006 e giunto alla terza edizione, il Premio si è guadagnato un ruolo di rilievo nella poesia contemporanea. La giuria tecnica, presieduta da Renzia D’Incà, è composta da giovani critici tra i più rappresentativi a livello nazionale. Nella prima edizione il vincitore è stato Franco Buffoni con la raccolta di poesie Guerra, edita da Mondadori, mentre lo scorso anno ha vinto Luigi Di Ruscio, poeta della condizione operaia, con la raccolta Poesie Operaie.

Il Premio si articola quest’anno in tre sezioni. La prima (A) è dedicata alle opere di poesia, in italiano o in dialetto, edite dal primo gennaio 2007 al 30 aprile 2008.


La seconda (B) è dedicata a opere inedite, e si rivolge in particolare ai giovani under 30, che potranno presentare opere scritte e supporti multimediali (CD con parole e musica, o DVD con parole, musica e immagini, di due minuti al massimo per ogni opera). Anche quest’anno una giuria popolare di cittadini valuterà le opere. Ciò testimonia l’importanza che il Premio dà al rapporto tra individuo e contesto sociale. 


La terza sezione (C) è la vera novità di questo anno ed è dedicata alla multimedialità. A questa sezione partecipano opere multimediali in cui il testo poetico interagisce con altri linguaggi: video, musica, performances, teatro. “Abbiamo aperto alla multimedialità”, dichiara Renzia D’Incà “che è ormai una tendenza espressiva che chiama, a livello nazionale e internazionale, sempre più artisti al confronto con le nuove tecnologie (video, digital art), e con linguaggi di meticciato artistico (musica, teatro, danza). Ma partiremo sempre dalla parola poetica e dal motivo tematico che ci caratterizza”. I concorrenti di questa sezione invieranno un promo di 10 minuti al massimo.


Ci sarà un prologo d’eccezione: il 25 settembre Franco Buffoni, vincitore nel 2006, terrà un seminario per studenti medi e universitari sul tema Noi e loro: per una cultura capace di comprendere o desiderosa d’escludere?, sin dal titolo coerente con lo spirito del Premio.

 
 
 

Premio di Poesia In/Civile 2008 - Bando

Post n°20 pubblicato il 13 Giugno 2008 da ilgrandevetro0

Premio Nazionale di Poesia In/Civile - Comune di San Giuliano Terme

Bando della III edizione, anno 2008

Il premio è rivolto ad opere particolarmente attente al rapporto fra la realtà dell'individuo e quella del contesto sociale-storico-memoriale, secondo modi originali e linguaggi innovativi atti a descrivere la contemporaneità o a metterne in crisi le descrizioni correnti. Si articola in tre sezioni:

A) Poesia edita;
B) Poesia inedita (anche su supporto multimediale) per giovani under 30;
C) Multimedia.

Per la sezione A) il premio ammonta a Euro 1500,00; per la sezione B) a Euro 350,00; per la sezione C) il premio consiste in Euro 350,00.
La premiazione avverrà il 27 settembre 2008 all'interno della manifestazione "Settembre Sangiulianese" 2008 presso le Terme di San Giuliano. I vincitori dovranno ritirare il premio intervenendo personalmente alla serata di premiazione, pena la mancata assegnazione.

Copia del Regolamento con le modalità di invio di opere ed eleborati è disponibile alle url www.comune.sangiulianoterme.pisa.it, http://blog.libero.it/ilgrandeblog/, oppure potrà essere richiesta per posta al "Circolo Il Grandevetro", all'indirizzo: via I settembre 43/B, 50054 Fucecchio (FI), oppure all'indirizzo e-mail ilgrandevetro@libero.it, o anche ai numeri di telefono 0571/21637,  0571/847022 in orario 16.00-20.00.

Il Sindaco di San Giuliano Terme

 
 
 

Premio di Poesia In/Civile 2008 - Regolamento

Post n°19 pubblicato il 13 Giugno 2008 da ilgrandevetro0

III edizione del Premio nazionale di Poesia In/Civile - Comune di San Giuliano Terme - 2008

Regolamento:

Il premio è rivolto ad opere particolarmente attente al rapporto fra la realtà dell'individuo e quella del contesto sociale-storico-memoriale, secondo modi originali e linguaggi innovativi atti a descrivere la contemporaneità o a metterne in crisi le descrizioni correnti.

Il premio si articola in tre sezioni:

A) POESIA EDITA. Sono ammesse opere di poesia in lingua italiana o in dialetto edite dal 1° gennaio 2007 al 30 aprile 2008. Entro il 27 luglio 2008 ai membri della Giuria Tecnica dovranno pervenire le sette copie dei volumi editi, con la dicitura "Premio Poesia S. Giuliano", in busta chiusa e inviate per posta. Farà fede la data del timbro postale.

I recapiti dei giurati sono i seguenti:

Alberto Casadei, via Sighieri, 26 - 56127 Pisa;
Roberto Galaverni, via A. Costa, 98 - 50134 Bologna;
Giudi Mazzoni, via Toselli, 6 - 56125 Pisa;
Renato Nisticò (Presidente Onorario), via Marsala, 4 - 56121 Riglione (PI);
Renzia D'Incà (Presidente), via Torricelli, 78 - 56010 Campo San Giuliano Terme (PI);
Alessandro Simonetti (Segretario), c/o Comune di San Giuliano Terme - Servizio Cultura e Beni Culturali, via Niccolini, 25 - 56017 San Giuliano Terme (PI);
Caterina Verbaro, via Enriquez Agnoletti, 52 - 50012 Bagno a Ripoli (FI).

La Giuria si riserva la facoltà di proporre autori a propria discrezione.

B) POESIA INEDITA PER GIOVANI UNDER 30. Sono ammesse poesie (fino a un massimo di tre) in lingua italiana o in dialetto. I testi possono essere accompagnati a musiche (in tal caso il supporto sarà un CD) o a immagini/musiche (DVD), fino a un massimo di due minuti di durata per ogni singolo testo.
Gli autori/autrici devono essere giovani che non abbiano compiuto il 30° anno di età alla data del 30 aprile 2008.
I testi, nel supporto prescelto, dovranno essere inviati entro il 27 luglio 2008 in 10 buste chiuse con la dicitura "Premio di Poesia S. Giuliano Terme", presso l'associazione culturale "Circolo Il Grandevetro", per essere quindi sottoposte al verdetto della Giuria Popolare costituita presso il Comune di San Giuliano Terme. Farà fede la data del timbro postale.

C) MULTIMEDIA. La sezione prevede la partecipazione di opere multimediali dove il testo poetico interagisce con altre forme d'arte: video, musica, performances, danza, teatro. I concorrenti dovranno inviare un "promo" con la propria opera su formato CD o DVD di non più di 10 minuti. Entro il 27 luglio 2008 ai membri della Giuria Tecnica dovranno pervenire sette copie delle opere multimediali, con la dicitura "Premio Poesia S. Giuliano", in busta chiusa e inviate per posta. Farà fede la data del timbro postale. I recapiti dei giurati sono indicati nella sezione A) di questo bando.

Per la sezione A) il primo premio ammonta ad Euro 1500,00; per la sezione B) ad Euro 350,00; infine, per la sezione C) il premio consiste in Euro 350,00. Sono previsti inoltre riconoscimenti e offerte di cortesia anche ai secondi e terzi classificati, cui andranno le dovute menzioni d'onore.
La premiazione avverrà il 27 settembre 2008 all'interno della manifestazione "Settembre Sangiulianese" 2008. I vincitori, che saranno tempestivamente avvertiti ai recapiti indicati, dovranno ritirare il premio intervenendo personalmente alla serata di premiazione, pena la mancata assegnazione.

Il Sindaco di San Giuliano Terme



 
 
 

Riunione annuale dei collaboratori del GV

Post n°14 pubblicato il 29 Maggio 2008 da ilgrandevetro0

Sabato 31 maggio dalla 5 del pomeriggio in poi al Circolo Gori, in piazza Ludovico Cardi a Cigoli, vicino a San Miniato (PI), ci sarà la consueta riunione annuale dei collaboratori del Grandevetro.

Molte sono le cose di cui dovremo parlare, vi preghiamo perciò di arrivare in orario e di rimanere anche a cene, prenotando via e-mail o prenotando: 0571-21637 (16.00-20.00), 339-4142903.

Ecco il programma:

17,00 - Saluti a Sergio: interventi di Ivan Della Mea, Alfonso Maurizio Iacono e di tutti coloro che lo vorranno

17,45 - Un numero monografico dedicato a Sergio Pannocchia, alcune idee per partire. Mauro Giani

18,30 - Il Grandevetro, lo stato dell'arte. Marco La Rosa

19,15 - Non siamo solo una rivista. Luca Rasori

20,00 - Cena, con il determinante aiuto del Circolo l'Alba di Pisa e dell'ARCI.

Antipasti- primi- secondi- dessert- vino (caffè escluso) Euro 20,00.

All'entrata troverete il numero 189 fresco di stampa e tutte le novità editoriali.

 
 
 

Il no al razzismo di Alex Zanotelli

Post n°13 pubblicato il 24 Maggio 2008 da ilgrandevetro0

Un paese che ha bisogno di stranieri ma che non li vuole integrare. Che dimentica il suo passato da migrante. Che si dice cattolico ma che non vuole seguire l'esempio di Cristo. L'appello di padre Alex Zanotelli.

È agghiacciante quello che sta avvenendo sotto i nostri occhi in questo nostro paese.

I campi Rom di Ponticelli (Na) in fiamme, il nuovo pacchetto di sicurezza del ministro Maroni, il montante razzismo e la pervasiva xenofobia, la caccia al diverso, la fobia della sicurezza, la nascita delle ronde notturne… offrono un’agghiacciante fotografia dell’Italia 2008.


«Mi vergogno di essere italiano e cristiano», fu la mia reazione, da poco rientrato in Italia da Korogocho, all’approvazione della legge Bossi-Fini (2002). Questi sei anni hanno visto un notevole peggioramento del razzismo e della xenofobia nella società italiana, cavalcati dalla Lega (la vera vincitrice delle elezioni 2008 e incarnati oggi nel governo Berlusconi. (Posso dire questo perché sono stato altrettanto duro con il governo Prodi e con i sindaci di sinistra, da Cofferati a Dominici...) Oggi doppiamente mi vergogno di essere italiano e cristiano.

Mi vergogno di appartenere a una società sempre più razzista verso l’altro, il diverso, la gente di colore e soprattutto il mussulmano, che è diventato oggi il nemico per eccellenza.


Mi vergogno di appartenere a un paese il cui governo ha varato un pacchetto-sicurezza dove clandestino è uguale a criminale. Ritengo che non sia un crimine migrare, ma che invece criminale è un sistema economico-finanziario mondiale (l’11% della popolazione mondiale consuma l’88% delle risorse) che forza la gente a fuggire dalla propria terra per sopravvivere.

L’Onu prevede che entro il 2050 avremo per i cambiamenti climatici un miliardo di “rifugiati climatici”. I ricchi inquinano, i poveri pagano. Dove andranno? Stiamo criminalizzando i poveri?


Mi vergogno di appartenere a un paese che ha assoluto bisogno degli immigrati per funzionare, ma che poi li rifiuta, li emargina, li umilia con un linguaggio leghista da far inorridire.

Mi vergogno di appartenere a un paese che dà la caccia ai Rom, come fossero la feccia della società. Questa è la strada che ci porta dritti all’Olocausto (ricordiamoci che molti dei cremati nei lager nazisti erano Rom!). Abbiamo fatto dei Rom il nuovo capo espiatorio.


Mi vergogno di appartenere a un popolo che non si ricorda che è stato fino a ieri un popolo di migranti (“Quando gli albanesi eravamo noi”): si tratta di oltre sessanta milioni di italiani che vivono oggi all’estero. I nostri migranti sono stati trattati male un po’ ovunque e hanno dovuto lottare per i loro diritti. Perché ora trattiamo allo stesso modo gli immigrati in mezzo a noi? Cos’è che ci ha fatto perdere la memoria in tempi così brevi? Il benessere?

Come possiamo criminalizzare il clandestino in mezzo a noi? Come possiamo accettare che migliaia di persone muoiano nel tentativo di attraversare il Mediterraneo per arrivare nel nostro “Paradiso”? È la nuova tratta degli schiavi che lascia una lunga scia di cadaveri dal cuore dell’Africa all’Europa.


Mi vergogno di appartenere a un paese che si dice cristiano, ma che di cristiano ha ben poco. I cristiani sono i seguaci di Gesù di Nazareth, povero, crocifisso “fuori dalle mura”, che si è identificato con gli affamati, i carcerati, gli stranieri. «Quello che avrete fatto a uno di questi miei fratelli più piccoli lo avrete fatto a me».

Come possiamo dirci cristiani, mentre dalla nostra bocca escono parole di odio e disprezzo verso gli immigrati e i Rom? Come possiamo gloriarci di fare le adozioni a distanza, mentre ci rifiutiamo di fare le “adozioni da vicino”?

Come è possibile avere comunità cristiane che non si ribellano contro queste tendenze razziste e xenofobe? E quand’è che i pastori prenderanno posizione forte contro tutto questo, proprio perché tendenze necrofile?

Come missionario, da una vita impegnato a fianco degli impoveriti della terra, oggi che opero su Napoli, sento che devo schierarmi dalla parte degli emarginati, degli immigrati, dei Rom contro ogni tendenza razzista della società e del nostro governo.


Rimanere in silenzio oggi vuol dire essere responsabili dei disastri di domani.

Vorrei ricordare le parole del pastore Martin Niemoeller della Chiesa confessante sotto Hitler:

«Quando le SS sono venute ad arrestare i sindacalisti, non ho protestato perché non ero un sindacalista. Quando sono venute ad arrestare i Rom, non ho protestato perché non ero un Rom. Quando sono venute ad arrestare gli Ebrei non ho protestato perché non ero un Ebreo. Quando, alla fine, sono venute ad arrestare me, non c’era più nessuno a protestare».


Non possiamo stare zitti: dobbiamo parlare, gridare, urlare. È in ballo il futuro del nostro paese. Soprattutto è in ballo il futuro dell’umanità. Anzi, della vita stessa.

Diamoci da fare perché vinca la vita!

 

 

Questa è la mia reazione davanti agli ultimi avvenimenti nel nostro paese.

Se la condividi, aggiungi la tua firma, inviando una e-mail a online@nigrizia.it

 
 
 

Appello ai media contro la caccia ai rom

Post n°12 pubblicato il 22 Maggio 2008 da ilgrandevetro0

Pubblichiamo di seguito un appello di alcuni giornalisti, al quale naturalmente aderiamo, affinché i media la smettano di rendersi strumento di una barbara caccia ai rom e ai clandestini.

La redazione del Grandevetro

Abbiamo scritto questo appello perché non possiamo permettere che i media italiani si rendano protagonisti della caccia ai rom e agli stranieri, come sta avvenendo in questi giorni. Su troppe testate, in troppi servizi abbiamo assistito a enormi violazioni delle regole deontologiche, con tratti fortemente xenofobi. Siamo un gruppo di giornalisti che chiede ai colleghi di fermarsi a riflettere e di aprire una seria discussione suo ruolo dei media rispetto all'intolleranza e al razzismo che montano nella società. Chiediamo anche agli organismi di categoria - in particolare gli Ordini regionali e a quello nazionale - di intervenire urgentemente affinché sia interrotta questa ondata di pessima e pericolosa informazione. Chiudiamo ai cittadini di segnalare senza indugio alle redazioni e all'Ordine dei giornalisti ogni caso di xenofobia, discriminazione, incitamento all'odio razziale riscontrato dai media.
Questo appello è a disposizione su Internet all'indirizzo http://www.giornalismi.info/mediarom/ per ulteriori adesioni, di giornalisti e utenti dei media. Sarà nostra cura indirizzare l'appello, corredato di tutte le firme, all'attenzione delle redazioni di tutta Italia, del sindacato e dell'Ordine dei giornalisti.

Lorenzo Guadagnucci, giornalista Qn Firenze - Beatrice Montini, giornalista City Firenze - Zenone Sovilla, giornalista L'Adige Trento

(info: appellomediarom@gmail.com )

il testo dell'appello

I MEDIA RISPETTINO IL POPOLO ROM

Negli ultimi giorni abbiamo assistito a una forte campagna politica e d'informazione riguardante il tema dell'immigrazione. Siamo rimasti molto impressionati per i toni e i contenuti di molti servizi giornalistici, riguardanti specialmente il popolo rom. Troppo spesso nei titoli, negli articoli, nei servizi i rom in quanto tali - come popolo - sono stati indicati come pericolosi, violenti, legati alla criminalità, fonte di problemi per la nostra società.

Purtroppo l'enfasi e le distorsioni di questo ultimo periodo sono solo l'epilogo di un processo che va avanti da anni, con il mondo dell'informazione e la politica inclini a offrire un caprio espiatorio al malessere italiano

Singoli episodi di cronaca nera sono stati enfatizzati e attribuiti a un intero popolo; vecchi e assurdi stereotipi sono stati riproposti senza alcuno spirito critico e senza un'analisi reale dei fatti. Il popolo rom è storicamente soggetto, in tutta Europa, a discriminazione ed emarginazione, e il nostro paese è stato più volte criticato dagli organismi internazionali per la sua incapacità di tutelare la minoranza rom e di garantire a tutti i diritti civili sanciti dalla Costituzione italiana, dalla Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali e dalla Dichiarazione universale dei diritti umani.

Siamo molto preoccupati, perché i mezzi di informazione rischiano di svolgere un ruolo attivo nel fomentare diffidenza e xenofobia sia verso i rom sia verso gli stranieri residenti nel nostro paese. Alcuni lo stanno già facendo, a volte con modalità inquietanti che evocano le prime pagine dei quotidiani italiani degli anni Trenta, quando si costruiva il "nemico" - ebrei, zingari, dissidenti - preparando il terreno culturale che ha permesso le leggi razziali del 1938 e l'uccisione di centinaia di migliaia di rom nei campi di sterminio nazisti.

Invitiamo i colleghi giornalisti allo scrupoloso rispetto delle regole deontologiche e alla massima attenzione affinché non si ripetano episodi di discriminazione. Chiediamo all'Ordine dei giornalisti di rivolgere un analogo invito a tutta la categoria. Ai cittadini ricordiamo l'opportunità di segnalare alle redazioni e all'Ordine dei giornalisti ogni caso di xenofobia, discriminazione, incitamento all'odio razziale riscontrato nei media.

22 maggio 2008


Promotori:
Lorenzo Guadagnucci, giornalista Firenze (3803906573)
Beatrice Montini, giornalista Firenze (3391618039)
Zenone Sovilla, giornalista Trento (3479305530)

 
 
 

Difendi Rebeldìa!

Post n°11 pubblicato il 19 Maggio 2008 da ilgrandevetro0

SABATO 7 GIUGNO, “Difendi Rebeldia, l’altra citta' che r-esiste”. Manifestazione cittadina per la difesa del progetto Rebeldìa. Concentramento ore 17:30 piazza Sant’Antonio. Conclusione in piazza Carrara con concerto degli Assalti Frontali.

Pubblichiamo di seguito l’appello del Progetto Rebeldìa, al quale anche Il Circolo il Grandevetro aderisce, esprimendo la piena solidarietà.

Il 7 giugno il Progetto Rebeldìa riempie le strade per immaginare la città che non c'è.

Rebeldìa non è soltanto uno spazio. E' un'idea diversa di società, oggi messa in discussione da un piano edilizio che vorrebbe sostituire questo laboratorio di pratiche sociali con un parcheggio, ignorando di fatto il problema dalla sua sopravvivenza.

Difendere il Progetto Rebeldìa significa difendere il lavoro delle 25 associazioni che lo abitano: per dare piena cittadinanza ai migranti, per costruire un'economia senza sfruttamento dell'uomo e dell'ambiente, per opporsi alle politiche di guerra, per liberare le culture e riparare le biciclette, per i diritti individuali e collettivi, ...

Un'idea è vuota senza l'azione delle persone che la mettono in pratica.
Sporchiamoci le mani e scendiamo nelle strade.

Il Progetto Rebeldìa si merita uno spazio,
Pisa si merita il Progetto Rebeldìa.

Per firmare on line contro lo sgombero di Rebeldìa:

www.inventati.org/rebeldia/spazi-sociali/adesioni-7-giugno.html

 
 
 

Riunione annuale del GV al Circolo Gori di Cigoli

Post n°10 pubblicato il 19 Maggio 2008 da ilgrandevetro0

SABATO 31 MAGGIO alle 18, infine, la riunione annuale di tutti i collaboratori del Grandevetro al Circolo Gori di Cigoli, a seguire cena di autofinanziamento, come si diceva un tempo. A proposito, le prenotazione per la cena sono aperte.

 
 
 

Che mondo che fa, ultimo incontro

Post n°9 pubblicato il 19 Maggio 2008 da ilgrandevetro0

MARTEDì 27 MAGGIO alle 21.30 all’enoteca “al Cipresso” (via I settembre 43/B a Fucecchio, presso la Fondazione ("I Care"), l’ultimo incontro della rassegna “Che mondo che fa”, promossa dal Grandevetro in collaborazione con Fondazione "I Care" e Biblioteca comunale Indro Montanelli di Fucecchio. Luciano Luciani presenta Villaggio Mare Blu (Il Grandevetro 2007), romanzo di formazione ambientato sulla costa livernese dell'esordiente Sandro Bartolini.

 
 
 
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