I Libri Sul Letto

Secondo capitolo: di chi è la furia?


14 – “La furia” - La trilogia di Magdeburg – Alan D. Altieri –Nel secondo capitolo della trilogia assistiamo alla rivelazione dei cinque elementi. Il quinto, il vento, si scopre essere proprio Alessandro Giovanni Principe Colonna: un uomo con una missione. Reinhardt ha un progetto grandioso, delirante. Portare le due aquile, il potere temporale e il potere spirituale, di nuovo in volo, sopra il cielo della Germania, il suo cielo. Non c’è vittoria per lui, né pace, anzi gli spettri si fanno sempre più voraci di fronte al fallimento. La sua solitudine è agghiacciante. A Kolstadt, l’ultima valle, si incontrano Wulfgar e Reinhardt ( io sono te) e non per scontrasi ma per affiancarsi uno all’altro, fino alla fine. A chi appartiene la furia? All’uno o all’altro? E’ Wulfgar a far strage della falange (a che punto è la notte?), a decapitare Jan van der Kaal (nessuna carne verrà risparmiata), a distruggere Schloss Auerbach con il Granduca dentro (è tempo), ma non c’è furia in lui. La scelta resta agli uomini, a Reinhardt, e lui sceglie Magdeburg, sceglie di sottomettersi a Wallenstein (ma non capisci Wulfgar? Io non ho scelta!).Mi ripeto, scrittura lenta, faticosa, soprattutto nella prima metà del romanzo: le vicende si svolgono in luoghi molto diversi, le trame partono da molto lontano per arrivare poco alla volta a tessersi assieme. Quando però si incontrano si può parlare di eccezionale bravura di Altieri. Il romanzo è gotico, cupo nella caratterizzazione dei personaggi, nei dialoghi e nei paesaggi, è quindi da sconsigliare a chi non piace il genere, ma  se invece lo si sostiene, si arrivano a raggiungere intensità e vividezza, ambiguità e confusione, speranza e disperazione, sacralità e depravazione. Insomma una gamma sufficientemente ampia di sentimenti credibili da far dimenticare buona parte della fatica fatta per arrivare fino a quel punto.Voto: 7/8 molto buono (se non fosse per la prima parte sarebbe stato un otto pieno)