anch'io

FEGATO-giochino di ody


Fegato.Ghimiredde, per l'esattezza.È questa la versione del fegato qui da noi. E il profumo che producono rosolando sulla brace è inconfondibile!Sveglia anche i defunti ;)C'è chi, oltre al fegato, avvolge nella "rezz" anche polmoni e reni, ma personalmente, gradisco meno....In generale, però il fegato lo consumo poco, ma non perché non mi piaccia. Non so... non mi viene spesso l'idea di comprarlo...Di sicuro, preferisco acqistarlo d'inverno quando il camino acceso mi consente di farlo alla brace. Anche senza rezz. solo rigirato in un paio di gocce d'olio extravergine di oliva coratina.Anche questo, inevitabilmente, è un cibo che mi riporta alla mente i nonni.Mio nonno Gigino era quello che aveva i gusti alimentari più stravaganti e azzardati. Era lui che faceva la spesa e portava a casa le cose più strane che io abbia mangiato.E il fegato migliore che abbia mangiato, ovviamente era quello che lui comprava. Rigorosamente di cavallo.Si lo so, ora qualcuno dirà "oddio... mangi il cavallo! tu che sei (o dovresti essere) animalista!!!Vi dirò... è più di un anno che non lo compro più (e per lo più la compravo per mio figlio che gradisce solo quella e le cui condizioni di salute non gli permettono di privarsene), ma per me, è sempre stato un cibo alla pari della carne di maiale o di bovino o di pollo. La carne in genere in assoluto la mangio poche volte, ma non sono vegetariana. Ogni tanto ne sento il bisogno.Tornando a Nonno Gigino, lui lo consumava il cavallo (è sempre stata la care meno costosa e credo che quasto sia uno dei motivi per cui prima si consmava spesso) e quando andavi con lui in macelleria, era obbligatorio assaggiare la salsiccia di cavallo cruda!Buonissima! morbida e cremosa con quel profumo di finocchio!Una sorta di tartare estemporanea. Un rito che ricordo e che anche da grande, qualche volta ho reiterato chiedendo sfacciatamente al macellaio di darmene un capuzzo ;)Lo so, sono andata fuori tema... ma è facile che accada quando si apre lo scrigno dei ricordi.Ne approfitto per mandare un saluto a Nonno Gigino che da vivo diceva: "nan ann'cìt fiur, accattat salzizz" (non portatemi fiori, comprate salsiccia con quei soldi). Ciao nonnino