Ormai viaggio a rimorchio...Sto sempre in ritardo. Ma io ci provo lo stesso ;)I gatti.Se qualcuno mi avesse detto anche solo 10 anni fa che oggi avrei avuto 4 gatti in giro per casa, gli avrei risposto: ce ccos? tu sì scem e t n prisch ;)C'è da dire, però, a discolpa di chi mi avesse fatto una previsione del genere che, quando mio figlio era piccolo, viveva con noi un gatto. Come? un gatto? ma se hai appena detto che non avresti mai creduto che potesse accadere...E si. Era un gatto immaginario.Nei desideri nostri e di nostro figlio, c'era un gatto e quindi lo avevamo inventato e battezzato Eusebio.Quando mio marito tornava a casa raccontava a nostro figlio delle storie con protagonista il "gatto Eusebio". Di solito esordiva dicendo: Sai, ho incontrato il Gatto Eusebio.... e partiva la storiella. Per cui, forse, era destino.In seguito, però, quando mio figlio era trapiantato, vale a dire dai 12 ai 28 anni, ogni tanto saltava fuori, da parte sua, ma anche da parte mia, l'idea di avere un gatto. Idea sempre più presente dopo che mio figlio si è fidanzato.La sua ex (eh si, purtroppo, un po' di mesi fa si sono lasciati), vive in una villa in periferia e ha sempre avuto gatti in giro per casa. In verità, ha anche un cagnolone che, un po' ironcamente, si chiama Briciola. Ma questo è un altro discorso...Ogni volta che saltava fuori l'idea del gatto, però, mio marito contestava: "e il pelo, e i graffi, e le possibili infezioni"... Questo perché, mio figlio, in quanto portatore di trapianto renale, era sottoposto a terapia antirigetto immunosoppressiva e, pertanto, soggetto a prendersi ogni tipo di "accidente", dal raffreddore (non so quante volte in un anno) a qualunque altro tipo di infezione.Come ormai, sapete, nel novembre del 2009, mio figlio è entrato in dialisi e, lentamente ha eliminato i farmaci antirigetto. Fatto sta che, quando il 30 dicembre di quell'anno, una delle gatte della sua ragazza, ha partorito 4 cuccioli, lui ha deciso: "ora non sono più trapiantato, posso fregarmene delle infezioni. Inoltre, avendo subito il "trauma" dell'entrata in dialisi, credo che un po' di pet terapy possa farmi bene". E qui, il bbabbbbo, non ha avuto nulla da controbattere ;)E fu così che il 16 febbraio del 2010, se ne venne con questo "s'r'cicchj" avvolto in una copertina.La topolina... ehm... cioè, la gattna, perché di femminuccia trattavasi, cominciò a gironzolare per casa conquistando, in primis, proprio il cuore del suddetto bbabbbo che lei scelse come "umano di riferimento" eh eh Essendo femminuccia e non potendola chiamare Figaro, come il gatto del Pinocchio di Walt Disney, le fu dato nome Cleo come la pesciolina rossa del suddetto cartone.In realtà, la pet terapy non funzionò. Cioè, mio figlio, al ritorno dalla dialisi (erano i primi tempi e il suo organismo doveva ancora "abituarsi" a questo evento traumatico) tutto voleva, fuorché una gattina artigliosa che gli camminasse addosso ;). Inoltre, nel settembre del 2010 decise di andare a vivere da solo e la gatta dagli occhi verdi, rimase con noi.Ed è 1.
GATTI-GIOCHINO DI ODY
Ormai viaggio a rimorchio...Sto sempre in ritardo. Ma io ci provo lo stesso ;)I gatti.Se qualcuno mi avesse detto anche solo 10 anni fa che oggi avrei avuto 4 gatti in giro per casa, gli avrei risposto: ce ccos? tu sì scem e t n prisch ;)C'è da dire, però, a discolpa di chi mi avesse fatto una previsione del genere che, quando mio figlio era piccolo, viveva con noi un gatto. Come? un gatto? ma se hai appena detto che non avresti mai creduto che potesse accadere...E si. Era un gatto immaginario.Nei desideri nostri e di nostro figlio, c'era un gatto e quindi lo avevamo inventato e battezzato Eusebio.Quando mio marito tornava a casa raccontava a nostro figlio delle storie con protagonista il "gatto Eusebio". Di solito esordiva dicendo: Sai, ho incontrato il Gatto Eusebio.... e partiva la storiella. Per cui, forse, era destino.In seguito, però, quando mio figlio era trapiantato, vale a dire dai 12 ai 28 anni, ogni tanto saltava fuori, da parte sua, ma anche da parte mia, l'idea di avere un gatto. Idea sempre più presente dopo che mio figlio si è fidanzato.La sua ex (eh si, purtroppo, un po' di mesi fa si sono lasciati), vive in una villa in periferia e ha sempre avuto gatti in giro per casa. In verità, ha anche un cagnolone che, un po' ironcamente, si chiama Briciola. Ma questo è un altro discorso...Ogni volta che saltava fuori l'idea del gatto, però, mio marito contestava: "e il pelo, e i graffi, e le possibili infezioni"... Questo perché, mio figlio, in quanto portatore di trapianto renale, era sottoposto a terapia antirigetto immunosoppressiva e, pertanto, soggetto a prendersi ogni tipo di "accidente", dal raffreddore (non so quante volte in un anno) a qualunque altro tipo di infezione.Come ormai, sapete, nel novembre del 2009, mio figlio è entrato in dialisi e, lentamente ha eliminato i farmaci antirigetto. Fatto sta che, quando il 30 dicembre di quell'anno, una delle gatte della sua ragazza, ha partorito 4 cuccioli, lui ha deciso: "ora non sono più trapiantato, posso fregarmene delle infezioni. Inoltre, avendo subito il "trauma" dell'entrata in dialisi, credo che un po' di pet terapy possa farmi bene". E qui, il bbabbbbo, non ha avuto nulla da controbattere ;)E fu così che il 16 febbraio del 2010, se ne venne con questo "s'r'cicchj" avvolto in una copertina.La topolina... ehm... cioè, la gattna, perché di femminuccia trattavasi, cominciò a gironzolare per casa conquistando, in primis, proprio il cuore del suddetto bbabbbo che lei scelse come "umano di riferimento" eh eh Essendo femminuccia e non potendola chiamare Figaro, come il gatto del Pinocchio di Walt Disney, le fu dato nome Cleo come la pesciolina rossa del suddetto cartone.In realtà, la pet terapy non funzionò. Cioè, mio figlio, al ritorno dalla dialisi (erano i primi tempi e il suo organismo doveva ancora "abituarsi" a questo evento traumatico) tutto voleva, fuorché una gattina artigliosa che gli camminasse addosso ;). Inoltre, nel settembre del 2010 decise di andare a vivere da solo e la gatta dagli occhi verdi, rimase con noi.Ed è 1.