anch'io

Si è spento il Maestro Gian Carlo Menotti, il duca di Spoleto


E' morto Giancarlo Menotti.Un altro grande musicista del 900 ha lasciato la scena.Il Maestro Giancarlo Menotti, fondatore del Festival dei Due Mondi, si è spento ieri pomeriggio a Montecarlo dove aveva seguito il figlio Francis impegnato nella messa in scena della Medium, una delle sue opere più conosciute. Il decesso è avvenuto intorno alle 14,30. Aveva 95 anni.Vissuto quasi sempre in America, malgrado la sua lunga permanenza negi usa, non aveva mai cambiato la sua cittadinanza e si considerava “compositore italiano”.L'opera che gli ha dato fama rivelando anche la sua vena drammatica è The Medium (La medium, 1945), opera in due atti a carattere drammatico, della quale nel 1951 fu realizzata anche una versione cinematografica.Personalmente ho parlato di lui anche nella mia tesi di laurea citandolo come autore dell'opera The Saint of Bleeker Street (La santa di Bleeker Street), opera in tre atti ambientata nel mondo degli emigrati della “Little Italy”, con la quale il compositore vinse il suo secondo Pulitzer, e rappresentata per la prima volta nel 1954 al Brodway Theatre di New York. E' un opera a sfondo religioso che unisce l’innocenza infantile alla consapevolezza delle cose ultraterrene."Il sentimento religioso la fa da padrone, è il vero protagonista.Tutta l’opera è già immersa in un clima di santità fin dalle prime battute. Ciò perché il personaggio di Annina è già in odore di santità molto prima che prenda i voti e il tema dell’opera diventa la lotta tra il miracolo della fede e la logica della ragione. In altre parole, tra i miracoli di Annina preda di visioni mistiche e il sentimento di protezione del fratello preda del suo scetticismo e del suo amore quasi incestuoso per la sorella."Nel 1991 è stato anche proclamato dal “Musical America” musicista dell’anno. Menotti è stato anche autore dei libretti d’opera di altri compositori.Gran parte del suo tempo e delle sue energie creative Menotti le ha dedicate alla creazione, avvenuta nel 1958, di Spoleto Festival, di cui è stato, fin dall’inizio, il conduttore indiscusso. Sorta a beneficio dei giovani artisti, fondata sul concetto di utilità dell’artista nei confronti della comunità, la manifestazione si è subito delineata come punto d’incontro e di scambio tra diverse culture dimostrandosi talmente impegnata e prestigiosa da guadagnarsi subito un posto a sé tra la pletora dei Festival, sia per le linee generali del programma, inteso ad abbracciare ogni arte dello spettacolo, sia per la libertà posta nel realizzarlo, spaziando dal passato alla produzione contemporanea, dalla riproposta di opere rare e dimenticate, alle reinterpretazioni dei lavori di repertorio, riproposti senza conformismi.Un mio amico che ha lavorato con lui scrive:CIAO MAESTRO MENOTTI: FORSE LASSU' AVEVANO BISOGNO DI TESicuramente non spetta a me, e può sembrare strano, che io, un giovane di 27 anni abbia voglia di salutare un amico di 95. Un Maestro, un Genio. La Sua musica l'avremo per sempre, ma, ancora di più per questo, mi mancherà Gian Carlo. Lavorare con Lui era un privilegio ed una festa, una lezione che la vita raramente concede ad un giovane. Ora come farò a dirGli "Grazie Gian Carlo"?; forse sarà più semplice guardare avanti e pensarLo come un Angelo Custode, che nella mia piccola vita di musicista mi condurrà per mano fino ad un nostro nuovo incontro. "Gian Carlo c'è la prova! Ti stanno aspettando" Forse lassù avevano bisogno di te... Un abbraccio, FMChe dire di più? sono contenta che almeno lui sia stato ricordato anche nei tg nazionali...