il ladro di sorrisi

L'occhio della Vergine


C’ era una volta uno sguardo,lo sguardo di una ragazza ormai donna,lo sguardo di chi ha visto e che sa vedere.Un giorno vagheggiando incontrò un altro sguardo,lo sguardo di un ragazzo ormai uomo,lo sguardo di chi poco ha visto se non il suo cuore, ma punta lontano.I due sguardi si piacquero al primo battito di ciglio,quello di Lei era ridente, sensuale,quello di Lui ironico, stupito.I due sguardi si osservavano,protetti dal silenzio che li circondava,sicuri del loro stato di quiete.Non passava istante che non si burlassero l’ uno dell’ altro,tu sei piccolo io sono grande si dicevano…Passavano i giorni e l’ attenzione aumentava,lo sguardo di Lei cambiava quasi fosse una stagione,lo sguardo di Lui diventava dolce e interessato.Lo sguardo di Lei penetrava Lui che sognava Lei,lo sguardo di Lui osservava Lei che scopriva Lui.I due sguardi si plasmavano quasi fossero un unico.Un giorno dopo un lungo osservarsi,si resero conto che c’ era qualcosa di più,non erano solo due sguardi,ma facevano parte a loro volta di un essere.Vennero poi labbra, desiderose di conoscersi,che trascinarono tutto ciò che era il viso.Lei aveva un viso come Lui,ora si sentivano osservare nella loro forma.Vennero poi capelli, desiderosi di prendere luce,che trascinarono capo e collo in un circolo vizioso.Vennero poi mani, desiderose di percepire,che trascinarono le braccia, aggrappandosi le une alle altre.Vennero poi fianchi, desiderosi di libertà,che trascinarono il busto, ormai ingessato dal tempo.Vennero poi cosce, desiderose di divincolarsi,che trascinarono le gambe, nell’ armonia dei propri movimenti.Vennero poi piedi, desiderosi di muovere ciò che sostenevano.Erano due corpi che si ascoltavano,nell’ immensità del loro essere.Due corpi che pur non avendo nome,avevano anima...