DUE DONNE

Post N° 141


Incompresa solitudineSono solo.Posizione fetale in attesa.T'invoco dolce sposa, candida incomprensione, prova immacolata d'esistenza materiale; muta compagna vienia smarrire l'ego mio più fragile L'amniotico presente affogaTutto ciò che sono mentre vivo d'echi e attesadi un risveglio lusinghiero Giungerà me stesso e la vita. Al di là di ciò che sonogli altri,cannibali di me,attendono carne e vagiti.Ma non mi fermerò,non più in questa vita. Mai più mani tese, pensieri al miele per chi tradisce:soltanto il vuoto a chi mi lascia Sorella incomprensione Dolcemente culla i miei silenzi.Muta compagna triste, dimmi:anche se mi sforzochi se ne accorge?Mentre dormosognodi nascere. Dimmi BolognaDimmi BolognaQuanto costa un sogno?Asfalto e pioggiaLavano speranzeScoloranoTrepidanti atteseSolo calcoliPuriCosì freddiNel rammentare al cuoreLe leggi vitaliDell'umana realtàSolo il denaroL'unica differenzaTra rimpiantiE sogni rimandati?In attesa Di tempi miglioriNuovamente scrivo. E non demordoI sogni prima o poi Divengono realtà.ScrivendoQuando scriviNon hai difesa da te stesso.ScrivendoRiveli molto.E' difficile comunicareMa il foglio bianco Semplicemente tace:sei solo con te stesso.Non ha senso barareO ingannarti.Scrivere è una forma di sincerità.Il foglio bianco è lo specchio:mentre scrivi sei nudo.Non ha senso ingannare i lettori:inevitabilmente il primo lettore sei tu.Scrivere è l'arteDi parlare in silenzio.Una forma sempre nuova di profonda sincerità.MeteoreNon tuttoFinisce in un istanteDiconoChe l'esser vistiDa una di quelle creature,Anche da una soltanto,SignifichiNon svanire inutilmente;incrociarne lo sguardoper non bruciare invano.La nostra presenzaDiverrà speranzaLa chiavePer una svolta tanto attesa.Solcheremo Il mare del destinoLasciando Una flebile sciaUna promessa annunciataNell'immensa telaDel tessitore di sogni.DiconoChe non tuttoFinirà in un istante.L'esser vistiRicercati e attesiNella vastità del cieloDarà un sensoAl nostro viaggio.Sfuggiremo lo spegnimentoL'estinzione anonimaNell'impattoCon l'umana atmosferaSgretolandociAl contatto del reale.La nostra vitaÈ un istante appenaNel cielo notturnoDi un eterno San LorenzoUn labileSolco luminosoDestinato a non svanire.Gli occhi di un bimboHo visto la guerraCon gli occhi del guerriero.Ho visto la distruzionee la mortedi molti attorno a me.L'odore del sangue.Il calore del fuoco.Il boato dell'esplosione.Quando mi hanno trovatoEro come un bimbo impauritoPrigioniero di un incuboChe non stavo sognando.Le mani alle orecchie,Gli occhi colmi di lacrime;rannicchiato a terra,nascondendomi dal mondo,ho cullato il mio cuorepensando alla vita.Mi hai chiamatoE ho urlato a squarcia gola"Mamma, portami via!"Non sono morto,e non posso dimenticarema la cicatrice sul cuore"per sempre"mi sussurra"hai veduto l'inferno."LEONARDO  COLOMBI