Nel momento in cui il 10% della popolazione rischia di finire nel tritacarne della disoccupazione, e metà dei nuovi "occupati" ormai finisce in quello del "precariato permanente", sapere che il PresdelCons autorizza l'uso di voli di stato "per il relax del principe", cioè di se stesso, imbarcando ministre, veline, grandi sorelle, ragazze e ragazzine, letteronze e veline, grandi sorelle, troiette ed aspiranti tali, cubiste e hostesses, lascia la gente che non ha perso ancora totalmente il senso della dignità di un paese senza parole. Infatti neanche coloro che dovrebbero istituzionalmente occuparsi dei bisogni dei ceti deboli hanno finora trovato parole adeguate. Solo qualche flebile grugnito di circostanza. Bagnasco, Bertone, Fisichella, Natzinger, hanno niente da dire sui costi del "Trasporto Aereo Troiame e Chitarristi"? E i molti arcorizzati (alcuni dei quali, ahimé, a volte infestano persino questo blog), si sono fatti un'opinione? vorrebbero magari comunicarcela?