Una nuova vita

Mi sento a terra.


In questo momento sono troppo fragile, tutto riesce ad abbattermi anche le più piccole sciocchezze. La verità è che vorrei non dover più andare al lavoro, ho un po' di ansia e cerco conforto da chi forse è più incasinato di me. Mi sa che la gravidanza ti lascia senza difese emotive, se prima ti dominavi adesso fatichi ad andare avanti con i tuoi sentimenti.Chiamiamoli ormoni, ma la realtà è che portare in grembo una creatura che sai che dipenderà da te per un bel po' di tempo, diventare più attenta ai pericoli, fosse anche attraversare la strada o bere una birra, sono cambiamenti fisici e psicologici che non devono essere sottovalutati.Fin quando è lì e non lo senti muoversi tutto è quasi come prima (siamo tanti San Tommaso, se non vediamo e sentiamo con mano non crediamo), ma quando si decide a farsi sentire niente è più come prima. E allora l'intimità con il tuo compagno cambia. Sono coccole alla pancia, parole dolci rivolte alla bimba ma non c'è più sesso perchè ti sembra strano sentire i suoi calci mentre cerchi di abbandonarti tra le braccia di un uomo.Siamo complicate noi donne ma non cambierei mai per nulla al mondo questa condizione di donna, l'invidia del padre che non può stare così in intimità con il proprio figlio per 9 mesi come invece può fare la madre significa pure qualcosa. Siamo portatrici di vita, che privilegio!Sono sempre stata pro aborto ma quando ho visto quelle poche cellule pulsare di vita ho sentito che difficilmente posso concordare sul fatto che un feto abbia dignità come individuo solo dopo i 3 mesi.Quella è già vita, anche se sono solo poche cellule, è già voglia di crescere e vivere. Ok, basta con i contorcimenti di testa. Si torna alla realtà! Lavoro, lavoro, lavoro...