i_miranda_marcio

Il suicidio del re


Giunta la seraIl suono di un pianoNel lusso e nel fastoDel grande castelloLegato Dall’odio della genteIl principe pregaE delicatamente spiraPerisce nel ricordoUn cupo tramontoMano del suo amorePigiata sul cuoreDa lontanoLa folla urlava:“Il Re è mortoGhigliottinato”Il verde ed il giallo dei campiLe magiche notti stellateFormali danze realiEd i pensieri del piccolo principeLento è il sentieroChe scende all’infernomalinconicaseta sgualcitaIl sangue gocciolaSull’infeconda terraNessun Narciso sbocciaInseguendo il solePiange il principeInvestito dalle urlaSoffocato dalla calcaUna madre che non conosce“Oh mia Regina! Madre mia!Dove sonoLe sontuose vestie i tuoi piccoli passi?”Casca la lamae si spegne il chiaroreLa memoria si dissolveScende la notte sull’auroraSono il principeSono il primogenito figlio del ReHo imparato a sellare il cavalloE a fare sorrisiIl popolo mi amaCelebra la mia morteAssorbo gli sguardi acidiE intravedo in essi...La mia libertà