Creato da monastero.invisibile il 24/02/2008

Monastero Invisibile

Cronache del Monastero Invisibile di San Cesario di Lecce

 

 

No ai veleni!

Post n°394 pubblicato il 01 Novembre 2008 da monastero.invisibile

Per non avvelenare il territorio e l’ambiente che fine fanno i rifiuti dei pesticidi agricoli?
di Antonio Bruno
 
Un seminario di Alta Formazione ieri a Lecce per dare la risposta a una domanda di chiarezza da parte dei contadini per la tutela del territorio e dell’ambiente.
 
Ieri 31 ottobre 2008 a Lecce presso la Sala Conferenze della Regione Puglia in Viale Aldo Moro organizzato dall’Aprol grazie all’opera del Dott. Agr. Gianni GEMMA si è svolto il Seminario: “CONFORMITA' NELLA GESTIONE DEI RIFIUTI AGRICOLI DELL'AZIENDA NELLA CERTIFICAZIONE DI QUALITA' Seminario ha visto la presenza qualificante per il settore agricolo della Provincia di Lecce del Presidente dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali della Provincia di Lecce Dott. Agr. Ludovico MAGLIE.. Il di Alta formazione avente per tema
Ha aperto i lavori Antonio FERRIERO Dirigente dell’Ufficio Provinciale Agricoltura di Lecce della Regione Puglia che ha sottolineato il significato sociale, culturale e politico dell’incontro che si stava svolgendo, il tema dei rifiuti in agricoltura è importante perché, aggiunge il Dirigente Antonio FERRIERO, salvaguarda le colture di qualità e i relativi prodotti agricoli ed è indirizzato alla salvaguardia dell’ambiente e della nostra salute. Poi il Dirigente Antonio FERRIERO si chiede quante volte tutti i presenti e gli agricoltori in genere sono rimasti confusi nel non sapere dove andare a consegnare i contenitori dei fitofarmaci, il Dirigente Antonio FERRIERO sostiene che a questa esigenza poche volte si è trovata una risposta e in conseguenza poche volte si è assistito allo smaltimento corretto di questi rifiuti del mondo agricolo.
Il Dirigente Antonio FERRIERO sortine che l’incontro che si sta svolgendo servirà certamente a dettare delle regole, e queste regole serviranno per lo scopo che volevamo, vogliamo e dobbiamo raggiungere.
Il Dirigente Antonio FERRIERO ha ringraziato chi lavora dietro le quinte rinunziando alla Magia della notorietà e si riferiva al Dott. Agr. Gianni Gemma che pur essendo attivissimo non si mette mai dietro al tavolo della presidenza sotto i riflettori.
Ha poi preso la parola il Presidente dell’Aprol Francesco Guido che dice che questo argomento è stato inserito nell’ambito del regolamento CE n. 2080/05 dice che il problema dei rifiuti speciali in agricoltura è all’ordine del giorno da anni e riferendosi al Dirigente Antonio FERRIERO che ricordava che non si è mai stati in grado di dare le risposte ai contadini quando chiedevano dove dovevano andare a portare i contenitori dei fitofarmaci. E’ un problema che riguarda tutti ma in particolar modo riguarda i produttori che sono i diretti responsabili. Ricorda che l’Aprol, l’organizzazione che lui guida, da anni sta portando avanti il discorso per il miglioramento della qualità, della commercializzazione e della tracciabilità, però confessa che anche la sua organizzazione ha fatto poco per la raccolta e per lo smaltimento dei rifiuti speciali. Il Presidente dell’Aprol Francesco Guido annuncia i relatori che parleranno di questo problema e nello stesso tempo si augura che possano arrivare dei suggerimenti e dei consigli in maniera tale da poter iniziare finalmente anche noi della Provincia di Lecce questo discorso. Il Presidente Francesco Guido ringrazia soprattutto l’Assessore alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia Enzo Russo che è presente ai lavori e il Direttore per l'area politiche per lo sviluppo rurale Dott. Agr. Giuseppe Ferro http://www.regione.puglia.it/web/files/direttoriarea/cmgf.pdf perchè secondo il Presidente ognuno di noi deve fare la propria parte per agevolare il percorso per lo smaltimento.
Il Presidente Francesco Guido si rende conto che è complicato e dichiara la disponibilità della struttura dell’Aprol da lui presieduta per essere in prima linea e addirittura divenire gli artefici del provvedimento riguardante lo smaltimento. Riafferma che tale problema riguarda tutti e che ognuno se ne deve far carico certo affiancati dagli Enti e dalle istituzioni. Il Presidente Guido afferma che i costi dello smaltimento dei rifiuti speciali in agricoltura non può essere accollato per intero agli agricoltori poiché diverrebbe insostenibile la raccolta dei contenitori dei fitofarmaci. . Il Presidente Guido sostiene che dobbiamo incoraggiare soprattutto i piccoli e medi produttori di portare nelle isole ecologiche che certamente loro dell’Aprol andranno a creare tutti i rifiuti speciali dell’agricoltura. Ma per incoraggiare i produttori a fare questo bisogna contenere i costi. . Il Presidente Guido si augura che dal convegno possano venire delle indicazioni in maniera tale che ognuno possa prendere degli impegni affinché il problema dei rifiuti speciali in agricoltura possa essere risolto definitivamente nell’interesse dell’ambiente, del territorio e quindi nell’interesse della collettività.
Ha quindi preso la parola il Dott. Agr. Antonio Guario DIRIGENTE UFFICIO OSSERVATORIO FITOSANITARIO REGIONALE REGIONE PUGLIA ASSESSORATO RISORSE AGROALIMENTARI nella sua relazione precisa che proporrà le problematiche che sono collegate con i problemi fitosanitari poiché uno degli aspetti caratterizzanti il problema dello smaltimento dei rifiuti in agricoltura è collegato con i contenitori dei fitofarmaci.
Il Dott. Agr. Antonio Guario inizia a trattare il tema legato al certificato di qualità e in funzione di questo non si può fare a meno di parlare del disciplinare di produzione dove vi sono scritte le regole da rispettare per la produzione e tali regole prevedono che vi è la necessità di un preciso adeguamento per l’impiego degli agrofarmaci. Inoltre, sempre in detto disciplinare di produzione, c’è scritto che bisogna smaltire i rifiuti agricoli ma non vi sono delle indicazioni dettagliate sullo smaltimento degli stessi questo perché la Regione Puglia ha in corso una attività volta a definire le regole per questo importante aspetto. Il Dott. Agr. Antonio Guario continua la sua relazione significando che uno degli aspetti più importanti da prendere in considerazione affrontando il problema dei rifiuti in agricoltura è quello del riciclaggio del materiale indifferenziato. Tale metodologia che è nota come raccolta differenziata nell’ambito urbano il Dott. Agr. Antonio Guario è convinto vada estesa a maggior ragione nell’ambito agricolo.
L’altro aspetto affrontato dal Dott. Agr. Antonio Guario è la semplificazione delle procedure per il mondo agricolo. I contenitori degli agrofarmaci devono essere smaltiti in maniera ambientalmente corretta perché tali contenitori, come noto, contengono sostanze pericolose e quindi vanno trattati come materiale di rifiuto speciale. Oggi accade che l’agricoltore liberamente smaltisce questi rifiuti interrandoli o bruciandoli con conseguente devastanti per il territorio e l’ambiente. A questo punto il Dott. Agr. Antonio Guario sostiene che bisogna rendere OBBLIGATORIA la bonifica dei contenitori degli agrofarmaci poiché in questo modo si ha la possibilità di agevolare lo smaltimento dei rifiuti. Il Dott. Agr. Antonio Guario dice che si potrebbe fare un programma organizzato come ha già fatto la Provincia di Bari per la raccolta dei rifiuti agricoli. Il Dott. Agr. Antonio Guario è cero che anche le altre Province della Regione faranno questo documento in maniera tale da regolamentare lo smaltimento dei rifiuti speciali in agricoltura.
Il Dott. Agr. Antonio Guario ha annunciato nel seminario che si sta cercando di stimolare le aziende produttrici dei contenitori di agrofarmaci ad un contributo tecnologico in grado di mettere in commercio gli agrofarmaci in confezioni solubili in acqua, alcune aziende già lo fanno e sono in commercio, in maniera tale di raggiungere l’assenza del contenitore da smaltire. In pratica GROFARMACI E CONTENITORE VIENE BUTTATO NELLA POMPA IRRORATRICE E CONSEGUENTEMENTE NON ABBIAMO PIU’ ALCUN CONTENITORE DA SMALTIRE.
Il Dott. Agr. Antonio Guario ha trovato la soluzione del problema ovvero se non esiste nulla di pericoloso da smaltire non c’è necessità di tutto ciò di cui si parla in questo seminario almeno in riferimento agli AGROFARMACI.
Il Dott. Agr. Antonio Guario prosegue illustrando un grafico che significa a tutti noi che la produzione di rifiuti di materie plastiche avviene molto poco in agricoltura che ha una percentuale di materie plastiche molto bassa. Secondo il Dott. Agr. Antonio Guario tale circostanza non esula dall’organizzarsi per lo smaltimento anche se il Dott. Agr. Antonio Guario dovrebbe sapere che per la plastica già esiste un CONSORZIO NAZIONALE GRATUITO che deve provvedere allo smaltimento, lo scriviamo affinché gli agricoltori ne abbiano conoscenza e per i curiosi che vogliono approfondire lo smaltimento della plastica in agricoltura possono leggere il mio articolo http://monasteroinvisibilesance.splinder.com/post/17457419 .
E sempre tenendo conto che esiste già un consorzio che deve provvedere allo smaltimento delle plastiche in agricoltura dal punto di vista fitosanitario la plastica prodotta, dice il Dott. Agr. Antonio Guario, è quella delle trappole che sono utilizzate moltissimo e addirittura si danno i contributi a chi le utilizza. Poi tutti utilizzano le fibre sintetiche per impedire all’ ozziorrinco di salire di notte dalla terra per rosicchiare i germogli più teneri dell’olivo. Gli oziorrinchi sono Coleotteri Curculionidi del genere Otiorrhynchus. Sono lunghi circa 1 cm e di colore nerastro. In genere gli adulti compaiono a primavera e possono vivere anche 2 anni. Le uova, fino a qualche centinaia, sono deposte nel terreno. Le larve si nutrono di radici e dei tessuti del colletto di numerose piante, svernano e si impupano in primavera. I danni sono compiuti dalle larve, ma la loro presenza è rivelata dalla presenza degli adulti. I problemi più rilevanti sono a carico di appezzamenti e piante giovani, ricche di radichette in espansione. Tipicamente la loro presenza può essere rivelata dalla presenza di "morsi" a forma di mezza luna lungo il bordo delle foglie, soprattutto quelle giovani. Poiché le strategie di lotta sono mirate all'eliminazione degli adulti e vengono attuate con fosforganici (In questo caso è utile irrorare nel tardo pomeriggio quando gli adulti cominciano a fuoriuscire dal terreno che offre loro riparo durante il giorno) attraverso l’impiego delle fibre sintetiche si è evitato l’utilizzo di questo insetticida velenosissimo ma siccome tali fibre, ricorda il Dott. Agr. Antonio Guario, non si degradano nel tempo vi è la necessità di smaltirle. Se sono annoverabili nelle materie plastiche in quanto ottenute dal carbonio sotto forma fossile detto petrolio sicuramente possono essere smaltite gratuitamente dal consorzio di cui ho già scritto nel mio articolo del 13 giugno ultimo scorso ma questo lo lascio approfondire al Dott. Agr. Antonio Guario che potrebbe prendere contati direttamete con il Prof. Pietro Picuno http://www.unibas.it/utenti/picuno/ e mail pietro.picuno@unibas.it.
Il Dott. Agr. Antonio Guario continua la sua relazione illustrando la presenza nel territorio del materiale plastico per il controllo fitosanitario le cosiddette TRAPPOLE che non servono per la cattura ma bensì per uccidere l’insetto. Anche se plastiche come studiato dal Prof. Picuno non penso possano essere raccolte gratuitamente dal Consorzio perché impregnate di fitofarmaci tossici. Queste rappresentano un problema e che devono essere smaltite. La quantità è elevata parliamo di 500 – 700 trappole per ettaro e tale quantità deve essere smaltita.
Il Dott. Agr. Antonio Guario afferma che in Puglia soprattutto nelle province di Foggia, Bari e Taranto vi è la presenza del materiale plastico per la copertura che è un sistema di produzione che è sempre più utilizzato dai nostri agricoltori sia per l’anticipo che per il ritardo della produzione dell’uva da tavola che proprio in questo periodo adorna le nostre tavole.
Il Dott. Agr. Antonio Guario circa questo materiale propone lo smaltimento in maniera differenziata ma i produttori di plastica come già scritto hanno dovuto già pagare il consorzio per lo smaltimento gratuito di tale materiale anche se come dimostra la relazione del Dott. Agr. Antonio Guario tale circostanza appare assolutamente sconosciuta a tutti. Si suggerisce aglio agricoltori di mettersi in contatto con un Dottore Agronomo che potrà curare i contatti con il Consorzio della Plastica e quindi favorire lo smaltimento di tale materiale.
Poi c’è il problema dello smaltimento delle Palme attaccate dal Rhynchophorus ferrugineus ovvero il Punteruolo ROSSO!
Tale insetto determina l’abbattimento controllato (con smaltimento protetto e successiva idonea distruzione del materiale infetto) delle palme morte. E’ un problema non facile e l’osservatorio si sta cimentando notando che le discariche non sono attrezzate. L’osservatorio sta studiando la possibilità della triturazione molto fine della palma che in questo modo uccide tutte le larve dell’insetto e il materiale risultante non è più pericoloso. Per quanto riguarda la palma vi sono due scuole di pensiero alcuni lo ritengono materiale speciale altri invece ritengono possa essere smaltito. Con quest’ultima argomentazione si chiude la relazione del Dott. Agr. Antonio Guario.
 
******Continua nel prossimo articolo la relazione del Dott. Agr. Anselmo Montermini Direttore del Consorzio Fitosanitario Provinciale di Reggio Emilia, la relazione del Dott. Agr. Giuseppe Ferro Direttore per l'area politiche per lo sviluppo rurale della Regione Puglia e quello del Dott. Enzo Russo Assessore alle Risorse agroalimentari - Agricoltura, Alimentazione, Acquacoltura, Foreste, Caccia e pesca della Regione Puglia

 
 
 

ENEA

Post n°393 pubblicato il 31 Ottobre 2008 da monastero.invisibile

Enea, in fuga da Troia, sbarca di nuovo nella Terra di Lecce del Salento
di Antonio Bruno
 
 
La Provincia di Lecce con l’Università del Salento con la Prof.ssa Virginia Valzano e il Prof. Livio Ruggero per la conservazione, valorizzazione e promozione del territorio.
 
Ieri presso l’Auditorium del Museo Castromediano di Lecce c’è stata la presentazione del lavoro fatto dall’Università di Lecce con la Grecia per il progetto educativo INTERREG III Grecia – Italia “Sul cammino di Enea”.
C’è un portale multimediale e la possibilità di collegamento a palmare per ottenere informazioni su percorsi turistici e sui monumenti e le bellezze naturali delle terre che sono interessate dalla leggenda del cammino che si dice abbia fatto il mitico Enea raccontato da Vigilio e, per tutti noi, ricordo scolastico delle Medie Inferiori.
Un bel lavoro che andrebbe pubblicizzato. Le agenzie che propinano pacchetti turistici dovrebbero far giungere a tutti i turisti che verranno in terra d’Otranto questa opportunità di conoscere in maniera scientifica e puntuale la nostra terra, per amarla come l’amiamo noi, perché è solo attraverso l’emozione che genererà la visita nell’ospite che si il tam tam del passa parola il veiocolo straordinario e mirabile che pubblicizza una terra. Il progetto è stato finanziato con 1 MILIONE e 878 MILA Euro e come già scritto trae spunto dalla mitologia di Enea.
Attraverso il lavoro della Prof.ssa Virginia Valzano del SIBA dell’Università degli Studi del Salento si è giunti ad ottenere la conservazione, valorizzazione e promozione del patrimonio artistico – culturale della nostra terra.
Oltre a un portale dove sono illustrati tutti i percorsi e i luoghi della nostra magnifica terra, c’è la possibilità di collegarsi con il palmare che appunto consente di usufruire della opportunità di creare percorsi turistici su misura.
In pratica se siamo a Lecce e inseriamo un punto di partenza e un punto di arrivo attraverso il satellite si ha la possibilità di avere sul palmare il percorso con tutti i luoghi di interesse artistico che si incontrano lungo lo stesso e con la possibilità di avere tutte le informazioni.
C’è stata inoltre la creazione nel Museo “Sigismondo Castromediano” del TEATRO VIRTUALE dal quale è possibile visitare con una vista 3D tutti i Musei del Mondo. La tecnica prevede che si facciano delle riprese 3D delle opere d’arte e poi una volta ottenute le immagini la possibilità di farle visionare in tutto il mondo attraverso lo schermo di questo teatro virtuale.
Sono convinto che molto presto le sale cinematografiche e i film diverranno 3D dando una forte emozione agli spettatori.
Una dimostrazione di tutto questo è stata fatta nei locali del Museo a cura del personale dell’Università. Purtroppo non tutti hanno potuto avere gli occhiali necessari per visionare gli oggetti e le opere d’arte ripresi in 3D. Spero che quando la gestione passerà dalle brave ricercatrici ma maldestre ospiti dell’Università, al personale della Provincia, ci si organizzi meglio.
Oltre al Museo “Sigismondo Castromediano” ci sono altri punti da cui si può accedere al progetto, adesso va di moda scriverli in inglese e li hanno battezzati ENEA POINT, e stanno Lecce a Palazzo dei Celestini, a Otranto e a Gallipoli. A proposito anche il teatro virtuale in 3D l’hanno battezzato in inglese ENEA CENTER.
Il progetto prevede poi la possibilità di avere una carta che fa accedere a servizi di cui fruire lungo il cammino di Enea a anche questa carta è stata battezzata nel solito monotono inglese ENEA CARD.
Bisogna ammettere che la Prof.ssa Virginia Valzano ha fatto un buon lavoro anche nella consapevolezza dei risultati del turismo di quest’anno resi noti dal Senatore Giovanni Pellegrino Presidente della Provincia di Lecce.
Secondo i dati ufficiali nonostante le previsioni catastrofiche della vigilia che sono state immediatamente rese note dalla stampa che, secondo il Presidente, alla buona notizia preferisce la cattiva notizia poiché quest’ultima sarebbe più notizia, e nonostante il momento di contrazione dei consumi, e nella consapevolezza che i dati del 2007 rivelavano un ottimo risultato si è preso atto che i dati del turismo di quest’anno hanno registrato un notevole incremento. Si può e dico io, si deve, certamente fare di più ma la strada tracciata dal Senatore Pellegrino non si può negare che sia quella giusta.
C’è stato poi il Prof. Livio Ruggero che ha presentato un progetto che sempre nel solito inglese si chiama “eden garden” che è la produzione di materiale informativo per la conoscenza dell’ambiente naturale finanziato da PIC Interreg III A Grecia – Italia. Il progetto è stato realizzato con la collaborazione del Museo dell’Ambiente, l’Orto Botanico e la stazione di Biologia Marina dell’Università degli Studi del Salento.
Sono delle pubblicazioni in file pdf la prima delle quali riguarda il funzionamento del Microsistema Marino, il secondo riguarda il clima del mediterraneo, il terzo vuole suggerire come mettersi in rapporto con l’ambiente, poi un altro pdf riguarda il rapporto tra l’uomo e l’energia. Sempre fruibile in file pdf un viaggio nel passato nel Salento dai giorni nostri fino a 65 milioni di anni fa, ancora c’è l’illustrazione degli ambienti più significativi della provincia di Lecce e delle piante più significative che descrivono e caratterizzano il tipo di ambiente, c’è un file con gli itinerari botanici che è interattivo e si possono stabilire gli itinerari dove incontrare le piante. Poi ci sono le orchidee spontanee che sono oltre 35 nella sola provincia di Lecce. C’è un altro file pdf che riguarda il carsismo con la descrizione delle grotte anche marine. Poi c’è un file dedicato alla fauna del Salento con uccelli mammiferi ecc., un’altra che riguarda flora e fauna terrestre delle acque dolci, un’altra ancora descrive flora e fauna marina e poi ci sono degli itinerari subacquei sempre della Provincia di Lecce.
Ma non finisce qui un altro file disserta del rapporto tra uomini e piante in cui si parla di piante alimentari e piante medicinali, poi c’è un file con delle vignette sul modo in cui dovremmo avere rapporti con l’ambiente, tale pubblicazione può essere stampata ottenendo un poster che è possibile distribuire nelle scuole, infine giochi interattivi dove si possono indovinare le piante o quiz a risposte multiple. Tutto quanto è stato esposto dal Prof. Livio Ruggero sarebbe interessante inserirlo negli itinerari del progetto precedente curato dalla Prof.ssa Virginia Valzano.
Ho potuto gustare il Viaggio virtuale nel Salento anche nella storia della dott.ssa Tempesta con più itinerari. Il progetto è ancora in corso ma è stato comunque presentato.
Un viaggio suggestivo con un percorso preistorico, uno archeologico, uno con chiese e cripte, uno del rinascimento con cultura del barocco e ultimo le ville e giardini delle famiglie leccesi.
La dott.ssa Tempesta ha poi fatto una dimostrazione di cosa si possa ottenere attraverso questo lavoro. Il prodotto finale è un CD interattivo che sarà distribuito in Italia.
Infine c’è stata la presentazione del lavoro fatto sul sito della Provincia per rendere fruibile l’Atlante dei luoghi che è stato arricchito di mappe e contatti attivi.
Veramente un buon lavoro!

 
 
 

Il Prof. Achille de Nitto

Post n°392 pubblicato il 30 Ottobre 2008 da monastero.invisibile

Il Prof. Achille de Nitto ovvero: GELMINI? TUTTO HA UN COSTO!
di Antonio Bruno
 
Che serata quella del 29 ottobre 2008! Alle 21.00 presso la sede dell’Azione Cattolica Diocesana di Lecce in Via Santa Venera 12 (Traversa di Chiesa di Santa Teresa, nei pressi di Porta Rudiae) un appuntamento a cui non potevo mancare. Il nostro Movimento Studenti di Azione Cattolica ha invitato il Prof. Achille de Nitto Docente di Istituzioni di Diritto Pubblico e Giustizia Costituzionale Università del Salento Lecce per un seminario sul tema: “Scuola: Partecipazione e formazione delle coscienze”. C’è stato tutto questo parlare del Movimento Studenti di Azione Cattolica di Lecce mentre, come previsto, ieri il Senato ha approvato definitivamente il contestato decreto Gelmini sulla scuola, e mentre le proteste degli studenti non si fermano, con medi e universitari che pensano ad organizzare una manifestazione al Quirinale per chiedere al Capo dello Stato di non firmare la legge, e il Partito Democratico e il partito di Di Pietro annunciano un referendum abrogativo e sempre mentre la ministro Maria Stella Gelmini ha invece commentato, con uno scarno comunicato, che "La scuola cambia. Si torna alla scuola della serietà".
In questo scenario turbolento il Presidente Diocesano dell’Azione Cattolica Massimo Vergari ha presentato il relatore affermando che la sala era piena di studenti che hanno discusso nel Movimento “AL DI LA DEL COLORE POLITICO”, che anche oggi le presenze erano assolutamente interessate al futuro della Scuola per discutere mettendo sul tavolo argomenti che mettano il futuro rappresentato dalla scuola al centro del dibattito nella società. Molto attivi gli studenti dei Licei Classici e Scientifici della Città di Lecce ma non è da meno il contributo degli studenti del Movimento di Azione cattolica delle altre scuole.
Premetto che il relatore Prof. Achille de Nitto ha esordito con una fortissima suggestione ovvero mi ha detto che la mia vita, la tua vita, dipende dalla scuola. Come? Che dico? Pensaci, il Prof. Achille de Nitto ha proseguito ricordando a tutti noi che tutto è dipeso dai MAESTRI CHE HO AVUTO, DAI COMPAGNI DI CLASSE CHE HO AVUTO, DALLE AULE E DAGLI EDIFICI SCOLASTICI CHE MI HANNO OSPITATO.
Tutto questo HA UN PESO DECISIVO che determina degli effetti in ognuno di noi che nel caso siano negativi oppure nel caso siano stati addirittura TRAUMATICI, ci impiegano per più di 30 anni per potercene liberare. Così come viceversa se sono positivi il loro riverbero è quella marcia in più, quel decisivo spunto, che permette di ottenere risultati nella vita.
Ma il Prof. Achille de Nitto aggiunge che durante quel periodo ognuno di noi non se ne è accorto di questa decisività, persi come eravamo (e in cui sono gli studenti di oggi) in una INTEMPESTIVITA’ che però è fisiologica. Un velo di rimpianto per quanto mi riguarda e una indicazione per gli studenti presenti che fanno ancora in tempo a contrastare questa intempestività poiché tale contrasto farà sicuramente guadagnare loro tempo.
Ma durante il periodo dell’adolescenza semplicemente “NON CI SI RENDE CONTO”.
Ancora suggestioni da parte del Prof. Achille de Nitto quando afferma in modo quasi poetico “MAESTRI E COMPAGNI INCIDONO NELLE PIEGHE DELL’ESPERIENZA DI OGNUNO DI NOI”
Poi il riferimento all’attualità al Decreto Gelmini divenuto Legge e alla attualità di questo seminario che ne aumenta il pregio.
Ci spiega il Docente di Istituzioni di Diritto Pubblico e Giustizia Costituzionale Università del Salento Lecce che la Legge in questione è uno strumento, come una forchetta, come un automobile. Ed ecco che, dopo questa affermazione, sembra sgattaiolare da questa stringente attualità perché il Prof. Achille de Nitto afferma che nella sua relazione non intende parlare di STRUMENTI e quindi, nonostante l’attualità, che non intende parlare del decreto Gelmini divenuto proprio ieri Legge.
Il Prof. Achille de Nitto vuole parlare delle cose partendo da questo argomento del Decreto Gelmini divenuto Legge che è STRUMENTALE AD ALTRE POSSIBILITA’.
Ma che cos’è la Scuola? Si chiede il Prof. Achille de Nitto, e la risposta sta in una parola: La Scuola è una RAPRESENTAZIONE.
Partendo da questa parola il Prof. Achille de Nitto passa a descrivere le diverse forme di questa RAPPRESENTAZIONE chiamata SCUOLA.
Una delle possibili rappresentazioni della Scuola è quella che è collegata al TEMPO. La Scuola un PARCHEGGIO che OCCUPA IL TEMPO. A Scuola si passa del TEMPO, e la funzione è LENITIVA DI ALCUNE SOFFERENZE.
Il Tempo Pieno, Il Tempo Vuoto e il Tempo Libero. La Scuola scandisce il TEMPO DELLE FAMIGLIA. Le vacanze della famiglia dipendono dalla scuola e sempre dalla scuola dipende l’organizzazione sociale infatti quando le scuole finiscono dove mandiamo i nostri figli? E dove vanno i Professori quando finiscono le scuole?
Il Prof. Achille de Nitto dice che la Scuola è un luogo dove stare la mattina e poi si chiede: “Se non andassimo a Scuola dove andremmo?”
E se non ci fosse la scuola dove metteremmo i Professori? Dove andrebbero a finire UN MILIONE E TRECENTOMILA occupati negli spazi chiamati scuole?
Poi si schernisce, precisa meglio dati gli sguardi disorientati dei presenti: il Prof. Achille de Nitto significa a tutti noi che PARCHEGGIO NON E’ UNA RAPPRESENTAZIONE SPREGIATIVA DELLA SCUOLA!
Certo PARCHEGGIO E’ UN PO’ POCO – MA NON E’ POCHISSIMO!
La scuola parcheggio è una rappresentazione che prevede la libertà di decidere di occupare il tempo in altri spazi e luoghi una volta finita la scuola dell’obbligo.
Il Prof. Achille de Nitto poi passa a un’altra RAPPRESENTAZIONE DELLA SCUOLA, QUELLA che definisce di SCUOLA CASERMA.
In questa rappresentazione il Prof. Achille de Nitto definisce la scuola come IL LUOGO IN CUI CI SI PREPARA A FARE QUALCOSA.
In sintesi c’è uno che ti dice: “Si fa così” e tu lo fai, un po’ come quel COMICO DI ZELIG CHE DICE:
TU MI DICI QUELLO CHE DEVO FARE……E IO LO FACCIO!
In questa rappresentazione della scuola il Prof. Achille de Nitto sostiene che il tempo è strutturato. E’ come nella STRUTTURA MILITARE, che è complessa e si occupa degli uomini che devono divenire adulti e da questa rappresentazione di scuola si ha una EDUCAZIONE COMPLESSIVA.
Il questa rappresentazione la Scuola si occupa di:
Felicità
Sport
Intelletto
Competenza
Nella rappresentazione della scuola caserma si imparano DISCIPLINE UNIFORMI con un MAESTRO UNIFORME. A imparare è l’allievo o, precisa il Prof. Achille de Nitto, meglio sarebbe dire l’alunno che è uno che si nutre perché la parola viene da nutrire.
La rappresentazione della scuola caserma prevede che ci si UNIFORMI A DISCIPLINE. Sostanzialmente, aggiunge il Prof. Achille de Nitto, bisogna ISTRUIRSI O ADDESTRARSI.
Le Discipline trasmettono le MATERIE e il SENSO DEL RIGORE E DEL PROTOCOLLO. Il termine è MILITARE ed è ORIENTATO A DEI RISULTATI.
Il Prof. Achille de Nitto FA L’ESEMPIO DELL’INTERROGAZIONE: ti interrogo e quindi mi devi dare il risultato della tua conoscenza!
Un po’ come in una bottega artigiana dove c’è necessità di produrre dei risultati. Risultato è IL SAPERE, ovvero LA SCIENZA.
Quindi in una interrogazione per tornare all’esempio tu mi devi dare nozioni, quantità, informazioni e dimostrare cosa hai conseguito tutto ciò che ti è stato dato.
Infine il Prof. Achille de Nitto descrive la terza rappresentazione della Scuola e per farlo si serve dell’etimologia della parola SCUOLA che viene dal latino scòla e dal greco scholè che significa OZIO, RIPOSO, AGIO QUINDI IL TRATTENERSI L’OCCUPARSI IN UN TEMPO LIBERO DA FACCENDE, naturalmente il Prof. Achille de Nitto precisa che i Vocabolari riducono la complessità ma non la risolvono con un unico significato poiché vi sono più significati. Comunque la rappresentazione della scuola che il Prof. Achille de Nitto sta dando coincide con RIPOSO, STUDIO E CONVERSAZIONE.
Scuola rappresentata come il LUOGO IN CUI CI SI SCAMBIA QUALITA’.
Un dialogo possibile è quello che prevede un “che hai capito?” seguito da “io ho capito questo!” oppure “quello che hai detto è inutile” ovvero la scuola come la rappresentazione di un luogo in CUI SI IMPARA E SI INSEGNA. Una rappresentazione della scuola disco ovvero: disco, discis, didici, discĕre che significa sapere (v.tr.); apprendere (v.tr.); imparare (v.tr.).
 
1 imparare, apprendere, studiare, istruirsi
2 sapere, venire a conoscenza, essere informato di qualcosa.
 
Etimologia: learn): falsa discentes, Amm. 14, 1.
E siccome non c’è il participio passato possiamo dire che tale participio passato è DOCTUS
abile (agg.)
esperto (agg.)
sapiente (agg.)
scienziato (agg.)
istruito (agg.)
erudito (agg.)
dotto (agg.)
colto (agg.)
homo doctus letterato (s.m.)
 
 
1 dotto, istruito, colto, perito, abile
2 scaltro, furbo, avveduto
3 (come sost. m. pl. docti, orum) dotti, esperti, filosofi, scienziati, uomini di cultura.
 
E poi il Prof. Achille de Nitto gioca con i significati dice che i proverbi del Salento sono importanti come quello che dice “NESSUNO NASCE IMPARATO” e siccome nessuno nasce sapendo le cose ecco che è discens: discens, discentis ovvero scolaro, allievo.
In pratica uno ti insegna e, quando hai imparato, sei DOCTUS.
In questa rappresentazione della scuola fatta dal Prof. Achille de Nitto c’è un circuito comunicativo. In questa rappresentazione della scuola ci sono anche MOLTE DISPERSIONI ma insieme a queste esistono TANTI TRANSFERT.
Poi IL DILEMMA. Se il Maestro è troppo avanti l’allievo non impara. Se non c’è equilibrio, se c’è sproporzione NON IMPARI.
Ma in questa rappresentazione della scuola fatta dal Prof. Achille de Nitto NON DEVI PRODURRE RISULTATI.
E allora qual è il risultato?
Sorride sornione il Prof. Achille de Nitto, e poi annuncia che IL RISULTATO E’ IL CIRCUITO COMUNICATIVO CHE TRASFORMA IL RIPOSO IN OCCUPAZIONE.
E il Prof. Achille de Nitto utilizza ancora un esclamazione dicendoci ”Io studio, mi ammazzo di fatica, MI RIPOSO MA MI STANCO!”
Eccolo il Prof. Achille de Nitto che si arrampica ancora sui significati su scholè che è uso, lentamente, adagio, pensatamente, con fatica, con attenzione.
TI DA PIACERE MA TI COSTA FATICA.
Siamo tutti seduti sulle spalle di un gigante, nessuno è talmente originale da non attingere da altri.
Poi una definizione squisita del Prof. Achille de Nitto: IL CIRCUITO COMUNICATIVO RIGUARDA IL SAPERE MA ANCHE IL SAPORE DELLE COSE CHE TI DANNO.
Ecco che scholè è produrre CULTURA E CULTURA è NON SAPERE MA SAPORE
Ancora significati dal Prof. Achille de Nitto Agricoltura OVVERO APRIRE DEI SOLCHI NEL TUO CUORE CHE POI APRONO POSSIBILITA’.
Ed ecco la spiegazione piena poiché nella dimensione spaziale della scholè si tratta di educarsi non di produrre risultati.
Ancora UNA FORTISSIMA SUGGESTIONE MI PERVIENE DALLA DOMANDA POSTA dal Prof. Achille de Nitto: “Tu che possibilità mi lasci intuire?” C’è reciprocità e questa cosa è FATICOSISSIMA!
E ancora sempre sulla suggestione quasi terapeutica delle parole e dei significati il dal Prof. Achille de Nitto dice: “Si tratta di acquisire non tanto SCIENZA ma COSCIENZA!”.
Sempre il binomio parola – significato produce questo pensiero del Prof. Achille de Nitto: “La scuola come LUOGO BUROCRATICO scansiona ed è una struttura organizzata che produce come risultato L’ISTRUZIONE!”.
Istruzione è una parola disastrosa perché le istruzioni si danno a un esecutore meccanico. Istruzione è diverso da Disciplina o Educazione perché una persona può essere istruita ma non so se allo stesso tempo è educata.
C’è stato chi ha più volte denunciato che questa rappresentazione della scuola può risultare oppressiva a tal punto da far giungere pensatori ad AUSPICARE LA DESCOLARIZZAZIONE DELLA SOCIETA’.
C’è INVECE una prospettiva anarchica, NON ORGANIZZATA. La scuola dovrebbe dirti: PUNTIAMO TUTTO SU QUELLO CHE SAI FARE TU. TU STAI CRESCENDO. INSOMMA UNA RAPPRENTAZIONE CHE NON FA UNA PREVISIONE MA CHE CERCA UNA PREVISIONE.
Tutto questo significa FATICA perché i rapporti, le relazioni sono pericolose, difficili e quindi è difficile stare insieme.
Ma tutto questo COSTA! Se qualcuno ci marcia, se il sistema è ELEFANTIACO c’è un costo! E chi paga? Adesso si fa il GIOCO DEL FIAMMIFERO l’ultimo si BRUCIA!
Un ultima fortissima suggestione il Prof. Achille de Nitto ce la da ancora con le parole e i significati. Lancia LA DOMANDA APPRENDERE E NON COMPRENDERE? E poi ancora: “Aspettative o Speranze?”
Le aspettative annullano le speranze! Come quando fai l’esame il Prof. ti dice che devi tornare e tu gli dici STUPITO: “Ma Prof. Io ho studiato!” ovvero avendo studiato ho l’aspettativa di superare l’esame.
Ma si chiede ancora il Prof. Achille de Nitto: Selezionare o Promuovere?
Dice di Don Milani e del dilemma se proseguire con quelli che capiscono subito e lasciarsi alle spalle quelli che non seguono oppure aspettare e lasciare a se stessi quelli che sono avanti?
Capisci? IL PROBLEMA DEI COSTI C’E’! E L’EGUALITARISMO E’ UNA TRUFFA!
Come si può dire: “IO TRATTO TUTTI ALLO STESSO MODO!” Oppure “Io non guardo in faccia a nessuno!”
Con queste domande e in questa fase interlocutoria si è svolto un acceso dibattito tra gli studenti presenti. In sintesi la preoccupazione di essere strumentalizzati dal Preside e dagli insegnanti che stanno utilizzando gli studenti e la mancanza di un dibattito sui valori e sui contenuti poiché lo sguardo è fisso sugli strumenti.
Il dibattito è stato concluso dall’affermazione del Prof. Achille de Nitto che sottolinea che stare a discutere ovvero a parlare con tesi opposte è un LUSSO, che ciò è possibile perché c’è chi paga un costo anche per il nostro stare insieme di ieri sera.
Ora c’è da chiedersi per quale rappresentazione di scuola si è disposti a pagare un costo. E soprattutto c’è da chiedersi in che modo si possa raggiungere una rappresentazione condivisa al di fuori del dibattito che non c’è perché ha un costo? Ma senza il dibattito non c’è rappresentazione condivisa e gli scontri di ieri e di oggi, la violenza e le tensioni ne sono la dimostrazione.

 
 
 

Miliardi di euro

Post n°391 pubblicato il 29 Ottobre 2008 da monastero.invisibile

Pioggia di miliardi di Euro all’Agricoltura Leccese grazie ai Dottori Agronomi

di Antonio Bruno
 
Ieri 28 ottobre 2008 alle ore 16.00 il Dott. Agr. Rosario Centonze Vice Presidente dell’Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali della Provincia di Lecce ha tenuto la relazione di presentazione del Seminario “Nuovi scenari finanziari per il settore agricolo – garanzie dirette agli agricoltori”.
Erano presenti l’Assessore Provinciale all’Agricoltura Cosimo Durante, il Dott. Gerardo Di Pietro per l’ISMEA e, in sostituzione dell’Assessore Regionale all’Agricoltura Enzo Russo, il Dott. Giuseppe Marti Dirigente Regionale delle Misure Agroalimentari.
Il Dott. Agr. Rosario Centonze ha immediatamente messo in luce che gli operatori del settore Agricolo hanno grosse difficoltà ad accedere al credito agrario.
Tale difficoltà di avere a disposizioni capitali in prestito dalle banche è determinata dalla dimensione delle aziende che nella Terra di Lecce (la Provincia di Lecce) sono di dimensioni piccole e medie.
Proprio la piccola dimensione delle imprese agricole determina un difficile dialogo con le Banche. Il Dott. Agr. Rosario Centonze ha poi analizzato la vivacità di alcuni nuclei agricoli produttivi della Provincia di Lecce che fanno qualità in funzione di una grande efficienza e professionalità ma ha anche ricordato l’esistenza di una larga fetta di agricoltori inadeguati.
Comunque la fase che vede l'agricoltore accedere al credito è il momento critico per una Impresa perché l’Azienda Agraria ha scarsità di Capitali.
Con l’entrata in vigore dei nuovi accordi sul credito in Europa (Basilea 2) inoltre si è affermata la impossibilità per le aziende di accedere al credito.
In pratica le caratteristiche richieste da questo accordo vedono le imprese agricole non idonee ad accedere al credito che tradotto significa che gli agricoltori quando vanno in banca per chiedere un mutuo che serva a coofinanziare un progetto i soldi in prestito non gli vengono concessi (coofinanziare che significa mettere i soldi che mancano per terminare la realizzazione del progetto che è stato finanziato dalla CEE).  Ad esempio l’agricoltore che si è visto approvare un progetto che ha un contributo del 50% a fondo perduto dalla Comunità Economica Europea quando va in banca a chiedere un prestito per coprire il restante 50% si sente dire che non ha i requisiti di Basilea 2.
A questo punto il Dott. Agr. Rosario Centonze annuncia la garanzia sussidiaria che permette di avere il prestito dalla Banca e l’agricoltore non può averla perché le linee di Credito Agrario penalizzano l’Agricoltore in quanto non sempre all’interno dell’istituto è presente la professionalità dei Dottori Agronomi l’unica in grado di valutare il periodo creditizio in funzione della potenzialità produttiva e della qualità del progetto che è stato presentato e approvato.
In conclusione il Dott. Agr. Rosario Centonze richiama la necessità che le Banche si mettano nelle condizione di avere un servizio adeguato al credito agricolo e nello stesso tempo annuncia che la criticità del momento dell’accesso al credito vede il modo per essere superata attraverso l’ISMEA.
 
Interviene l’Assessore all’Agricoltura della Provincia di Lecce Cosimo Durante che rafforza quanto sostenuto dalla precedente relazione ricordando che certe resistenze e criticità possono essere superate solamente dalle Banche di Credito Agricolo Cooperativo.
L’Assessore Durante ricorda la dinamicità del settore agricolo salentino anche se vi è un altro fattore di criticità rappresentato dalle dimensioni ridotte della maglia poderale che nel nostro Salento è inferiore ai 2 ettari.
L’ISMEA attraverso la Società di Gestione dei Fondi per l’Agroalimentare (S.G.F.A.) ha risolto il problema. L’Assessore Durante è orgoglioso di annunciare che proprio grazie a questo seminario di studio voluto dal Dott. Agr. Rosario Centonze la Provincia di Lecce avendo messo in bilancio 50.000 Euro ha la possibilità di consentire un accesso ai prestiti per 15 – 16 milioni di Euro.
Inoltre l’Assessore Durante ricorda l’azione della Provincia di Lecce che grazie al lavoro di studio e progettazione da parte del Dott. Agr. Vincenzo Castellano ha realizzato il Piano Agricolo Triennale che è un antenna e un punto di riferimento certo.
 
Il seminario di Alta Formazione ha avuto il suo momento più alto quando ha preso la parola il Dott. Gerardo Di Pietro svolgendo una relazione sul tema: “ISMEA strumenti per l'accesso delle imprese agricole al credito bancario”
Il Dott. Gerardo Di Pietro ha esordito affermando che i servizi finanziari ed assicurativi in Agricoltura costituiscono strumenti di vitale importanza per l’affermazione di modelli produttivi all’avanguardia ed in grado di competere nella fase dell’internazionalizzazione delle nostre produzioni.
Il Dott. Gerardo Di Pietro ha poi precisato che l’SGFA Società Gestione Fondi per l'agroalimentare società di scopo a responsabilità limitata al 100% di proprietà dell'ISMEA e che SGFA gestisce ad oggi gli interventi per il rilascio di garanzie dirette e di garanzie sussidiarie, che il legislatore ha attribuito ad Ismea, mutuandoli rispettivamente dalla Sezione Speciale del FIG e dal FIG stesso.
La Società risponde nei limiti delle proprie disponibilità finanziarie, gli impegni per garanzia della SGFA sono a loro volta garantiti dallo Stato.
Che tradotto significa:
Se tu sei un agricoltore e sei andato in Banca per un prestito per la tua attività agricola non riuscendo ad averlo perché ti mancano le garanzie allora ci pensa l’ISMEA.
Tu che mi leggi mi potresti chiedere: Come devo fare ad avere questa garanzia dall’ISMEA e quindi il prestito dalla Banca?
E anche qui la risposta è semplice: DEVI RIVOLGERTI A UN DOTTORE AGRONOMO O A UN DOTTORE FORESTALE.
C’è da fare una pratica che ha un costo che varia a seconda degli anni di mutuo:
Es. Capitale da restituire in 5 anni si va dallo 0,36% al 1,79% che significa per 1 milione di EURO avuto in prestito si ha un costo da dare all’ISMEA che va da € 3.600 (tremilaseicentoeuro/00) a € 18.500 che possono essere chiesti per acquistare immobili cioè per comprarsi la terra, per introdurre un innovazione o per estinguere un debito (ristrutturazione del debito).
E chi mi legge mi chiederà: posso chiedere soldi solo per l’attività strettamente agricola oppure anche per un’industria di trasformazione dei prodotti collegata all’azienda? Bene si può chiedere per la trasformazione ma c’è di più: SI POSSONO CHIEDERE ANCHE PER LA COMMERCIALIZZAZIONE E ANCHE PER IL FOTOVOLTAICO!
La norma prevede che l’ISMEA interviene se la Banca dice che le garanzie dell’agricoltore sono insufficienti. Il Dott. Gerardo Di Pietro ha dichiarato che ci si sta indirizzando ad allargare questa possibilità di ricorso alla garanzia a chiunque ne faccia richiesta ed abbia i requisiti.
E’ poi intervenuta un funzionario del Monte dei Paschi di Siena per mettere a disposizione dei Dottori Agronomi la sua Banca.
Infine è intervenuto in rappresentanza dell’Assessore all’Agricoltura Enzo Russo il Dott. Giuseppe Marti che ha portato il saluto dell’Assessore e per annunciare che presto ci saranno i Bandi del PSR.
Ma il Dott. Giuseppe Marti ha precisato che i problemi sono due ovvero c’ il problema di avere i fiondi ma c’è anche il problema di spendere questi fondi.
Ha ricordato le già citate problematiche delle banche che non concedono i prestiti e quindi ha salutato con gioia l’iniziativa di ISMEA.
Il Dott. Giuseppe Marti ha ricordato ai presenti che presto ci saranno il MILIARDO e 600 – 700 milioni di EURO di solo finanziamento a fondo perduto di cui ai GAL 278 MILIONI di Euro!
Ha ricordato che è l’ultima occasione poiché le nostre regioni non saranno più Obiettivo 1 e che in questa ultima tornata c’è bisogno di elaborare i PIF (Piani Integrati di Filiera) che prevedono l’insediamento di 3.000 giovani.
Infine il Dott. Giuseppe Marti ha fatto presenti gli sforzi di Ingegneria Finanziaria che stanno facendo all’Assessorato all’Agricoltura della Regione Puglia per il trascinamento delle risorse non ancora spese.
Ma le parole chiave che il Dott. Giuseppe Marti ha voluto lasciare quasi facendole divenire parole d’ordine per l’Agricoltura Pugliese e salentina in particolare sono:
CANTIERABILITA’
BANCARIETA’
PROGRAMMAZIONE FILIERA
FILIERA CORTA.
Un ultima annotazione: i lavori sono stati seguiti dal Segretario del Partito Democratico della Provincia di Lecce Salvatore Capone.

 
 
 

Post N° 390

Post n°390 pubblicato il 26 Ottobre 2008 da monastero.invisibile

Facciamolo per noi e anche per i nostri figli affinché vedendo noi che optiamo per la gioia e per la salvezza facciano altrettanto!
di Antonio Bruno
Attenzione! Nelle foto chi ha la maglietta blu fa l'educatore di Azione cattolica e chi ha la maglietta arancione è il giovane adolescente di Azione Cattolica!
Sono andato a messa alle 10.00 e la Chiesa era piena di divise di Scout e di magliette arancione. Il Fariseo che chiede a Gesù qual è il più grande dei comandamenti e Gesù che indica l’unico desiderio desiderabile Dio e lo stesso amore riversarlo verso quelli che ci sono intorno.
La chiesa piena di quasi 400 persone di cui almeno 200 ragazzi dell’età della prima adolescenza. Eccola qui l’Azione Cattolica di San Cesario di Lecce, persone che fanno del loro meglio per proporre un modello di vita alternativo alla VIOLENZA dell’alcol, della droga, della solitudine. Certo ci sono dei volontari che hanno appunto tanta buona volontà e che possono fare del loro meglio ma non possono sostituire noi genitori.
Qual è il modello che stiamo proponendo ai nostri figli? Questa è la domanda che mi sono fatta e che faccio a voi che mi state leggendo.
Gli diciamo con le nostre azioni quello che oggi Gesù ci dice nel Vangelo? Gli diciamo che noi, nella nostra vita mettiamo al primo posto Dio? Oppure al primo posto mettiamo la nostra soddisfazione attraverso il danaro, il prestigio, il potere e la ricchezza? Tutte cose buone se conquistate senza fare del male al nostro vicino di casa o collega d’ufficio prevaricando e usando ogni mezzo per prevalere oppure senza tenere conto delle persone umane che vivono nella miseria più assoluta.
Quanti di noi hanno la consapevolezza che ci sono interi popoli in Africa e in Asia o America Latina in cui mangiare è un problema? Quanti di noi sanno che adesso con i prezzi più alti del cibo molti popoli in Africa e in Asia o America Latina hanno il problema di sfamare i loro figli? Io mi sono messo nei panni di un papà dell’India a cui il figlio gli chiede il pane perché ha fame e a cui non può rispondere con un si perché non ha abbastanza pane per tutti. L’India che ha visto i cristiani di quella terra chiedere al governo più aiuti ai poveri e che per questo motivo hanno dovuto subire la persecuzione dei privilegiati che vogliono la ricchezza tutta per loro. Noi genitori, io genitore che cosa sto facendo per queste persone umane?
Ecco cosa manca, manca addirittura il guardare quella coppia di persone venute da lontano, che hanno la pelle nera che passeggia in Via Dante e che è li invisibile! Invisibile come le altre persone venute da lontano che la sera stazionano nei pressi della Chiesa di San Rocco. Sono persone venute da lontano a cercare un futuro per loro e per i loro figli, che facciamo per loro?
Un microscopico gruppo di uomini e di donne con una spruzzatina ancora più microscopica di giovani si sta dando un gran da fare per cercare di proporre un modello che avrà successo solo se confermerà un modo di vivere di ognuno di noi genitori.
Abbiamo bisogno di convertirci e credere nel Vangelo e abbiamo necessità di applicare quelle parole di oggi, quelle di Gesù al Fariseo di amare Dio e di amare ognuno di quelli che vediamo, tutti e soprattutto quelli che sono nostri nemici perché sono invidiosi di noi, perché sono stati offesi da noi o semplicemente perché le cose vanno come devono andare al di la delle nostre intenzioni e dei nostri progetti.
L’Azione Cattolica di San Cesario di Lecce, di cui io sono un iscritto, ha una sola vocazione che è quella della FORMAZIONE!
Noi iscritti dell’Azione cattolica di San Cesario di Lecce possiamo indicare un cammino che ci faccia convertire, un cammino che avvicini la nostra vita alle parole di San Paolo che oggi sono state lette in Chiesa “Fratelli, ben sapete come ci siamo comportati in mezzo a voi per il vostro bene. E voi avete seguito il nostro esempio e quello del Signore, avendo accolto la Parola in mezzo a grandi prove, con la gioia dello Spirito Santo, così da diventare modello per tutti i credenti della Macedònia e dell’Acàia.” Ecco a voi genitori vi dico: imitate noi genitori iscritti all’Azione Cattolica, imitate il nostro tentativo di convertirci e di vivere il Vangelo. Noi sbagliamo e cadiamo preda del demonio e degli idoli che ci propone, siamo peccatori perché cadiamo nella tentazione dell’idolo del danaro e dell’egoismo e i segnali che ce lo fanno capire sono i sintomi della malattia che si manifesta con la brama di avere tutto quello che ci capita a tiro, con la brama di apparire per avere la vana gloria che ci fa sentire come un Dio, la brama di POTERE che ci fa divenire oppressori degli altri che ci circondano e che sono come noi degni e meritevoli d’amore, solo amore ma che poi solo attraverso l’aiuto dello Spirito Santo aiutati dall’effetto formidabile della preghiera e soprattutto grazie alla Misericordia del Signore che ci perdona abbiamo accesso all’amore e alla Gioia che auguro venga a trovare te che mi stai leggendo donandoti la Pace che ho potuto gustare solo grazie al Signore nostro Dio creatore del cielo e della terra di tutte le cose visibili e invisibili.
Se osservate il faticoso cammino di genitori dell’Azione Cattolica di San Cesario di Lecce potrete imitare noi e sempre con la parola di oggi questa volta dell’Esodo “Non molesterai il forestiero né lo opprimerai, perché voi siete stati forestieri in terra d’Egitto. Non maltratterai la vedova o l’orfano. Se tu lo maltratti, quando invocherà da me l’aiuto, io darò ascolto al suo grido, la mia ira si accenderà e vi farò morire di spada: le vostre mogli saranno vedove e i vostri figli orfani.” E qui la considerazione per le persone venute da lontano è d’obbligo ma anche per gli altri che sono Sancesariani ma che sono stranieri perché tra di noi non c’è amore ma rivalità mimetica violenta che comporta invidia e violenze con vendette di ogni tipo e natura.
Ma c’è una buona notizia! Gesù Cristo il Figlio del Dio Vivo è Risorto! E io e te possiamo risorgere a vita nuova perché Gesù è la vita come ha detto oggi Don Gino (Aloisium) a messa quando ci ha raccontato di quella donna con il tumore alla gola che non gli permetteva di assumere alcun cibo e che si è nutrita per anni della sola Ostia consacrata che gli ha dato la vita!
Io e te che mi leggi abbiamo questa fortuna di avere la possibilità di custodire nel nostro corpo Gesù che ci salva e guarisce e che ci da la vita. Non sprechiamola, facciamolo per noi e anche per i nostri figli affinché vedendo noi che optiamo per la gioia e per la salvezza facciano altrettanto!

 
 
 

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