Un pezzo di vita

13 Febbraio 2008

Adesso le cose vanno decisamente meglio.. tu sei molto piu attaccato a me, mi chiami amore.. dici che ti stai innamorando eppure.. eppure sento quando mi dici le bugie, sento quando mi dici che stai andando in un posto e in realtà sei da un'altra parte. vorrei capire perchè allora ti ostini a voler avermi nella tua vita. qual è il sadico gioco di tenere legata a te una persona alla quale fai del male appena volta le spalle? paranoie? forse.. però il mio istinto raramente sbaglia e i tuoi precedenti con me non ti fanno di certo onore. ma come dirtelo? dirti delle cose che sono solo frutto delle mie ipotesi e della mia maledetta paura di perderti. e poi, mi diresti mai la verità? io dico proprio di no. quando ripenso a tutto quello che ho passato per te in questi mesi e penso alla contropartita che sto avendo adesso, ottenuta a fatica grazie alla mia tenacia, penso che tutto questo sforzo non sia valso poi a un gran che se qui continuiamo ad andare a passo di lumaca. la realtà è che non dovrei guardare indietro perchè cosi facendo non mi godo questo tuo momento di profondo attaccamento a me. è che a volte mi stanco pure.. di sentire sempre le stesse balle. mi stanco di non fidarmi. dove va un rapporto senza la fiducia? quali sono le sue basi? io non mi fido manco se mi dici che vai a fare la spesa con i tuoi.. e tutto questo perchè? a causa di quello che è successo prima. ma è mai possibile che io debba vivere nel terrore? che io debba tenerti al telefono fino a tardi la sera per accertarmi che tu non esca? io mi domando dove voglio arrivare prima di capire che è un rapporto che è stato sbagliato sin dal principio perchè mi ha dato piu angosce che gioie, piu insicurezze che felicità. non lo so, cambio umore ogni due minuti, mi sento franare il terreno sotto i piedi poi penso che tu sei dolce e affettuosissimo con me e poi ripenso che mi sto aggrappando a parole che potrebbero lasciare il tempo che trovano. io sono stata sempre molto più concreta di cosi, sempre più di determinata. non so dove si arrivirà. non lo so davvero, oggi meno che mai.

16 gennaio 2008

In questo momento ti odio piu che mai. è per colpa delle insicurezze che mi dai che mi capita di far male a chi mi sta intorno, a chi non mi riconosce piu, a chi si sente messo da parte da me che li ho sempre messi al centro del mio mondo. cosa sto combinando? cosa sto combinando per te? un disastro.. senza poi avere neanche quello che voglio.. quanti errori sto commettendo.. e tutto questo per inseguire affannosamente un'utopia, un qualcosa che forse non raggiungerò mai. mi trovano cambiata, mi trovano diversa.. mi amavano per quello che era e adesso sto privando tutti di me per te. per te che non ti priveresti mai di niente per me, per te che fino a ieri sera mi parlavi della tua ex lodandola davanti ai miei occhi.. facendomi sentire cosi poco in confronto a quello che lei rappresentava per te. in confronto alla sua bravura in ciò che fa, al vostro stare cosi bene insieme. ed io che dò la mia vita per te da un anno a questa parte non ho niente. oppure ho veramente poco. manco da dieci giorni, mi sembra di non vederti da secoli. mi sento cosi distante e la voglia di vederti è sempre piu forte, ma la tua no. e si vede. sei tranquillo, affettuoso limitatamente, giusto per non consentirmi di dire che non ti stai facendo sentire. romantico per niente, dolce neanche a parlarne. ogni cosa che scrivo su di te in questo blog è negativa. e poi mi ritrovo come oggi a dare una delusione a chi mi vuole bene veramente e tutto questo per potermi ritagliare del tempo con te. non rientra neanche nella mia morale un comportamento del genere. oggi ho sentito parlare una persona che mi vuole bene veramente, che con le sue parole mi ha fatto capire quanto affetto ha nei miei riguardi. un affetto che significa capirmi anche quando capirmi vuol dire restarci male. è un tipo di affetto e di amore cosi puro che tu neanche conosci e che non saresti mai in grado di provare per me.  

Post N° 16

Si torna a Milano, allo studio, al dovere, a ciò che volevo raggiungere e che una volta raggiunto sta diventando il mio più gorsso problema. è iniziato il 2008 eppure i cambiamenti sono talmente impercettibili da essere spiazzanti. si arriva alla fine di dicembre con la falsa speranza che il 2008 sarà meglio, ma cosa puo cambiare in un giorno? le cose vanno meglio, tu sembri piu presente.. a conti fatti lo sei ma le mie sensazioni mi dicono che è tutta apparenza. è cambiato il numero di chiamate, il numero di messaggi, il numero di uscite ma non sei cambiato tu. non posso sempre lamentarmi con te di cose che non ti viene spontaneo darmi. e cosi siamo ancora fermi in una situazione che sembra diventata la mia prigione e la mia agonia. tu non puoi capire il mio malessere perchè è troppo profondo e così insito i me che non è comprensibile. tu pensi che se mi chiami piu volte io sia felice, ma non si puo dare la felicità così. ciò di cui parlo io è sentire la tua anima legata alla mia, e non la sento. voglio uscire da questo oblio, vorrei liberarmi di queste sensazioni e di queste frustrazioni che mi porto avanti da mesi come una malattia. eppure se ipotizzo di chiudere con te penso al mondo che mi crolla addosso. è come se stessi aspettando di stancarmi. è come se stessi aspettando il momento, la curva giusta che mi permetta di svoltare per poi trovare un rettilineo dove accelerare di botto. e intanto il mio cervello sta fondendo.

10 dicembre 2007

Ho avute decine di rapporti, di storie, di situazioni.. ho sofferto, ho fatto soffrire, sono stata bene, sono stata male.. ma c''è stato un MODO in cui non mi sono mai sentita.. e che invece GRAZIE A TE avverto per la prima volta: INADEGUATA. sono sempre stata sicura di me, anche davanti alle sconfitte ho sempre reagito a testa alta, non mi sono mai sentita umiliata nel vero senso della parola, ho sempre tenuto alto il mio valore. Mi guardi con un'espressione di chi è 10 gradini sopra di me e pensa di potersi permettere qualsiasi appunto. dici cose alle quali non dai neanche un peso, senza fermarti a riflettere su quello che le tue parole possano far pensare o a quanto possano far rimanere male. hai sempre qualcosa da ridirire, un appunto da fare ma mai un complimento o un apprezzamento positivo. in tutto questo tempo, poche volte sono riuscita a sentirmi veramente "importate" o comunque ADEGUATA. quella sensazione di sicurezza che mi accompagna sempre, quando cammino di fianco a te mi abbandona perchè mi metti in difficoltà coplendo i miei punti deboli, sottolineando i miei difetti e facendomi notare dove potrei migliorare. non dico che questo non sia giusto, dico solo che farlo di continuo mi distrugge. non ti voglio accanto così. non voglio sentirti e vederti per poi sentirmi una merda. anzi ti dirò.. non sei in grado di farmi stare bene, di farmi sentire apprezzata. mi fai sempre e solo sentire uno schifo. sbagliata, con un vestito troppo lungo o troppo corto. con un viso che non è mai quello vorresti. io non posso farmi abbassare l'autostima da te in questo modo. voglio trattarti una merda. voglio riuscire a snobarti  e a farti sentire che vali meno di zero. perchè rispetto a me VALI MENO DI ZERO. una persona che non ama e che pensa solo a se stessa per me non vale niente. voglio trattarti male e fare la stronza con te. di modo che tu capisca che è brutto essere trattati a merda e finalmente mi prendo la rivincita che merito. com'è comodo dalla tua posizione fare lo stronzo eh? quant'è facile? quant'è divertende? fottersene di tutto e tutti.. tenere tra le mani 3 4 5 situazioni contemporaneamente.. sentirsi venerato e adorato.. quanto è facile e bello per te? e in tutto questo la gente soffre e sta male. ma non me la prendo con te, perchè ognuno si guarda le proprie spalle, non devi di certo pensare alle mie. ma tutta questa convinzione che hai prima o poi te la devo levare perchè non ti sopporto più. perchè l'umiltà è alla base dell'intelligenza, perchè essere determinati non vuol dire eccedere di presunzione. vorrei capire chi cazzo sei e chi cazzo ti credi di essere, evidentemente c'è stata troppa gente come me che ti ha cagato eccessivamente e che ti ha fatto sentire piu di quanto sei. non voglio accanto una persona che mi mette perennemente in difficoltà. voglio accanto una persona con la quale poter essere sempre me stessa, nel bene o nel male, che non mi chieda di cambiare neanche un solo respiro di me perchè così vado bene.

Post N° 14

Ci sono giornate come questa in cui ti si riaccende il cervello e ti inizi a domandare dove diavolo sei e cosa cazzo stai facendo della tua unica vita. perchè a volte dimentichiamo che è una soltanto e la sprechiamo dietro persone, cose, sofferenze totalmente inutile. lo scorrere del tempo dovrebbe assillarci e farci una paura bestiale, perchè mentre siamo qui a riflettere su cosa è giusto o cosa è sbagliato, su cosa si opportuno fare o invece no, a quando farlo, al come, al perchè.. nel frattempo la vita passa e gli attimi se ne vanno senza poter essere mai più recuperati. cosa è cambiato in un anno? cosa mi ha reso cosi schiava di persone  e abitudini? io che da queste cose sono sempre scappata più veloce della luce.. io che ho sempre avuto voglia di libertà, di indipendenza.. adesso vorrei essere guidata passo passo. sento che però mi sto già stancando. sento e avverto che sono infelice e insoddisfatta. me la prendo per una domenica che lui si secca uscire, quando io ho sempre avuto cosi tanti interessi nella mia vita che neanche me ne sarei accorta. sto sbagliando tutto? o forse sto soltando cercando disperatamente ciòc he non riesco ad ottenere? E il punto è sempre lo stesso.. perchè mentre mi domando, il tempo vola..

Post N° 13

Si respira un'aria Natalizia che dovrebbe renderci felici, buoni e tremendamente sentimentalisti. tuttavia questo è il periodo dell'anno in cui sono più triste perchè non ho un amore con cui condividere questa gioia. In realtà non vorrei un amore qualsiasi.. vorrei il suo. ti ho rivisto ed eri come sempre. l'imbarazzo quello non potevo mascherarlo, in compenso sono riuscita a mascherare tutta la valanga di sentimenti che avrei voluto far esplodere verso di te. così siamo tornati al rapporto di prima, dopo varie resistenze da parte mia ci sei riuscito di nuovo, e adesso sono in una situazione di merda. vedo i tuoi cambiamenti, percepisco il tuo affetto, ti sento vicino a me e poi d'improvviso così lontano. sei amorevole, affettuoso, attento ma così maledettamente incostante. dicono di mandarti a fanculo ma io senza te non so stare. dicono che è tempo di prendere una decisione ma io questo natale voglio condividerlo con te. e so cristo che è tutto così sbagliato, tutto così inutile.. che cazzo sto facendo? ti sto consentendo lussi che non dovresti avere.. devo riuscire a fare a meno di te, devo riuscire a mandarti a fanculo. sarebbe tutto così semplice se tu capissi e se tu mi dicessi BASTA METTIAMOCI INSIEME. so che la situazione attuale non porterà mai a niente, so che mi sto accontentando soffrendo come una cane per questo tuo esserci e non esserci. so che sono arrivata ad un punto dove non riesco piu a farmi bastare un paio di serate o un paio di abbracci. non voglio dirtelo nuovamente con la paura che poi ci ricasco. dovresi semplicemente allontanarmi da te. ma come si fa? come si fa ad allontarsi da chi vorresti vicino ogni istante della tua giornata?

21 ottobre 2007

riflettevo sul fatto che non riuscirò, forse, mai ad aessere totalmente felice. ho deciso di essere una persona che nella vita sceglie.. come sempre accade, però, a qualcosa devi rinunciare. studiando fuori ho scelto di spingere verso il mio futuro, vero le mie realizzazioni, i miei sogni e le mie ambizioni. scegliendo questo ho rinunciato ad un casa sempre pulita, ad un pasto pronto tutti i giorni, a lenzuola calde nella quali avvolgermi quando ci sono quelle giornate no, ai miei amici al mio fianco, ad una storia da costruire a piccoli passi, a vivere nella pienezza e nella quotidianità/continuità ciò che voglio, ho rinunciato a poter fare programmi a lungo termine, perchè c'è sempre una vligia pronta e un aereo da prendere. se invece avessi voluto tutto questo avrei rinunciato alle mie aspirazioni lavorative, ai miei obiettivi futuri, ai sogni che facevo sin da quando ero bambina. a conti fatti, qualsiasi sia la strada che si decida di prendere, c'è sempre qualcosa a cui dovremmo rinunciare. fosse facile fare sempre le cose giuste, fosse facile poter rimandare, fosse facile potere non scegliere ed avere tutto lì a portata di mano.

tre giorni, tre giorni che sembrano interminabili, tre giorni nei quali riflettere, ultimi attimi prima di rivederti. un mese e mezzo, sembra niente, a volte è una vita. tantissime cose sono cambiate, tranne il mio sentimento per te, tranne la voglia di vederti. quale sarà la cosa giusta da dire? l'attegiamento giusto da avere? il comportamento piu adatto?.. perchè la spontaneità non può esistere. non posso.. non posso lasciarmi andare a tutto quello che vorrei perchè distruggerei sforzi e lacrime delle ultime settimane. e se poi non cambiasse niente? se questo stare senza fiato in attesa di vederti e tirare un sospiro di sollievo, non cambiasse proprio nulla? la cosa che mi spaventa di più è trovare la tua indifferenza. per una volta ho la paura di guardare la realtà dritta negli occhi così per come è..

Post N° 11

Anche io starei secoli a parlare con te, ma non posso.. così non resta che abituarmi alla tua assenza, a queste giornate che senza te sembrano così vuote e tristi. la voglia di studiare è pochissima e il tuo pensiero mi assilla continuamente. ti rivedrò e come sarà tutto? tu sarai bello come sempre ma dovrò trattenermi dal fare qualsiasi gesto che possa farti capire ciò che sto provando. così la mente va indietro e ripenso a tutto quello che è successo da quando ti conosco, a tutti i momenti che abbiamo passato insieme, belli e brutti, tra lacrime e sorrisi ma sempre noi, insieme dentro il nostro rapporto super complicato che tutti giudicano ma che nessuno potrà mai capire. sto facendo una forzatura su me stessa cercando di allontanarmi da te e tenendoti a distanza da me. è tutto così sbagliato.. perchè vorrei solo ricoprirti di amore eppure non posso farlo, non posso continuare ad intaccare la mia dignità come se non esistesse. sto andando contro me stessa per non farmi troppo male. quanto vorrei che mi aprissi il tuo cuore. che ti lasciassi andare cn me e verso di me. ascolto bella stronza e mi ricordo di quei chilometri fatti quest'estate prima o dopo le serate con te, prima o dopo i pomeriggi con te. mi manchi. è l'unica cosa che riesco a dire tra milioni che ne ho in testa, perchè vorrei riuscire a racchiudere in queste due parole quello che provo ma è sempre troppo poco. le parole non bastano mai. così mi passano davanti immagini, frazioni di secondo, sguardi.. dio mio.. come soffro dentro. assomiglia alla sensazione di morire dentro. mi sono innamorata non riesco ad accettarlo ma è così. è successo di nuovo. preferirei che mi dicessi che non provi niente per me, che per te non valgo nulla piuttosto che tenermi cosi legata a te. quando vorrei averti qui. vorrei dirti che ti amo, ma che senso avrebbe? eppure ce l'ho dentro da un sacco ma non te l'ho mai detto. amo te, le tue espressioni, il tuo viso, il tuo sorriso, il tuo modo di muoverti, le tue mani quando mi abbracci, il tuo profilo, il tuo modo di ascoltare, il tuo modo di farmi capire disperatamente quanto tieni a me. che paura maledetta che ho di rivederti. una paura forte quanto la voglia di riabbracciarti sento il bisogno fisico di stringerti a me. ricordo quel pomeriggio quando è stato stranissimo continuare le frasi a vicenda e poi la sera quando ci siamo visti l'istinto era uguale per entrambi. è un continuo crescere di sensazioni cn te, più mi allontano da te e più ti amo.

Post N° 10

Milano a volte sembra darti la sensazione che da un momento all'altro ci possa essere il giudizio universale, questo buio mette inquietudine. rileggevo ciò che ho scritto finora, notavo come da marzo (prima volta in cui ho scritto) e giugno (ultima) ci siano stati sostanziali cambiamenti in un senso, e assolutamente nessuno in un altro. Così come desideravo l'estate è arrivata, ed è già finita. ciò che occupava la mia testa a giugno è quello che occupa la mia testa anche adesso, solo che in modo totalmente diverso. sono successe tante cose in questi mesi estivi.. ci siamo legati parecchio, forse troppo. io ho perso la lucidità che mi ha sempre contraddistinto, quell'essere così categorica e glaciale nel prendere decisioni e portarle a termine, mi sento cambiata. stavolta è proprio successo qualcosa che non riesco ad identificare e a spiegare a parole. per la prima volta dopo anni io sento che una persona è diventanta per me INDISPENSABILE. ho sofferto tanto, ma alla fine sono sempre stata per il principio tutti sono utili nessuno è indispensabile, invece cazzo per la seconda volta in vita mia ci sono ricascata. sono tornata ad essere come le ragazzine di 15 che se non sentono la persona alla quale si sentono legati impazziscono. sono sempre stata in grado di controllora queste emozioni, STAVOLTA NO. fortunatamente anche lui si è legato di più a me, ed anche lui avverte questo senso di simbioticità che aleggia nell'aria.. tuttavia in termini concreti non vuole impegnarsi. quindi il nostro rapporto è un continuo stare insieme come se fossimo fidanzati, poi per qualche scazzo litigare e decidere che la cosa migliore e non sentirsi più, e poi senza neanche un margine di tempo chissà quanto ampio, far pace di nuovo perchè tanto stiamo troppo male a stare divisi. ecco.. adesso qualcuno vorrebbe gentilmente spiegare a questa persona che quindi non stare insieme non ha senso?? dopo l'ennesima litigata, lunedì gli ho parlato chiaramente dicendo che così non aveva più senso e che non volevo chiudere litigando (altrimenti avremmo fatto pace) ma che volevo che ci allontanassimo, non volevo piu quel rapporto stretto che tanto poi avrebbe portato a litigare. che quando e se lui avesse cambiato idea sul fatto di stare insieme ci saremmo riavvicinati.. altrimenti fuori dalla mia vita. ovviamente o per un motivo o per un altro alla fine ci siamo sentiti anche se io sono molto distaccata. voglio riuscire ad evitarlo tutte le volte che posso, voglio sparire senza lasciare tracce, voglio volutamente evitarmi di ritrovare a parlare con lui con qualsiasi mezzo.. che sia esso virtuale o telematico. tutto questo perchè? perchè se è vero che lui sta riflettendo, sarebbe solo controproducente farlo ricullare nella situazione di prima; e siccome come detto sopra io non riesco a trattenermi con lui perchè mi viene spontaneo il bisogno di sentirlo e di parlarci, allora mi autoimpongo da sola metodologie anche piuttosto barbine, ma che cmq possano produrre un risultato. Sembrerà pazzesco, e le mie amiche mi odieranno per questo, ma a volte ci credo quasi che lui un giorno possa dirmi che ha cambiato idea.. ci sono delle volte che lo sento talmente vicina da avere la sensazione che provi qualcosa di più forte del semplice bene. poi ci sono altre volte in cui assolutamente mi sembra tutto il contrario. sarà questo spiazzamento che mi tiene ancorata a lui. io non voglio ammetterlo.. non gliel'ho mai detto e forse non glielo dirò mai.. ma credo di essermi innamorata. e scrivendo questa cosa mi è salito un brivido lungo la schiena.. cosa vorrà dire?.. meglio che stacco.

7 Giugno 2007

Non scrivo da tantissimo. La domanda del giorno è: come si capisce se si è innamorati o no? in altri momenti della mia vita avrei detto che il dubbio è di per se una risposta, ma in questo caso non saprei cosa dire. tutto inizia nel momento in cui parlo sempre di lui senza rendermene conto, lo penso più del dovuto, condiziona i miei umori e le mie giornate.. ma siccome in vita mia ho sofferto sempre TROPPO ho detto: no questa volta io me ne frego, si mi interessa sapere che fa ma in realtò non me ne frega nulla (in realtà sa anche un pò di discorso psicopatico ma per me ha un senso). poi le mie amiche mi hanno guardato in faccia un giorno e mi hanno detto: "tu ti stai innamorando.." ed io sono saltata su come se avessero insultato mia madre dicendo che non era vero, che non era POSSIBILE ed ho negato tutto. però da quel momento ho iniziato a riflettere sul fatto che forse avrebbero anche potuto avere ragione. e poi, sempre per cercare di non ammettere nulla, ho anche dato una spiegazione logica al mio comportamento: ovvero annoiata.. nel senso che se magari ci sono momenti in cui, sentimentalmente parlando, non hai nulla di stimolante magari ti capita di concentrarti in modo più assiduo su una persona che altrimenti non avresti calcolato.. mi sbaglio? non voglio innamorarmi di lui.. perchè so che non sarebbe ricambiato. per lui sono un'amica. un'amica con cui ogni tanto va a letto.. ma un'amica. ed io pure ho detto a lui che per me è un amico con il quale ci può scappare del sesso ogni tanto.. ma un AMICO. cazzo.. sono incatenta e adesso non so più come uscirne.