NEL MIO MONDO

Post N° 35


Ogni tanto la tua disperazione esplode.  
Tu sei madre e moglie, ma non puoi pensare di dover vivere le sue delusioni, né di doverti preoccupare della sua rabbia. È triste sentirti dire che l’unico scopo che ti tiene ancora qui è tua figlia, perché ha ancora bisogno di te. Lei avrà sempre bisogno di te, ma non è più una bambina e deve riuscire a superare le sue difficoltà -con un aiuto da parte tua- ma non pretendendo di riversare completamente su di te tutti i suoi problemi, che non sono insormontabili. Lui, invece, deve assumersi le eventuali conseguenze dei suoi scatti di ira. Hai una tua vita. Non devi vivere di riflesso a loro. Sei una donna. Tira fuori le unghie e combatti contro quella strisciante voglia di non esistere che ti attanaglia. Io non so che fare, come comportarmi. Cerco di starti vicino, di ascoltare i tuoi sfoghi e di farti reagire. Ma è da te che deve partire quella reazione forte che può ridarti la voglia di vivere. L’altra sera mi hai mandato via, promettendomi che avresti cercato di dormire…ma, la mattina, il tono della tua voce era inequivocabile. Oggi è un altro giorno. Spero che tu ti sia un pochino tranquillizzata. Mi auguro di riuscire a sentirti più tardi e di non sentire lacrime.