NEL MIO MONDO

Post N° 66


Sto tornando in Italia da un viaggio all’estero. Non so bene da quale paese.
Una mia amica mi ha regalato l’edizione italiana di un giornale che da quel giorno verrà stampato in varie lingue e in varie nazioni. In prima pagina campeggia una fotografia di Bob Dylan, il menestrello della musica internazionale, ma la mia attenzione è catturata immediatamente dalle prime due parole del titolo “Un’epilogo” ….brividi…  un giornale, che vorrebbe avere diffusione mondiale, non può permettersi subito un tale errore ortografico.
  Mi presento immediatamente da chi ha la responsabilità dell’edizione italiana. Le faccio notare lo sbaglio. Lei mi guarda con aria di superiorità, come se avessi detto una grande stupidata. Io con calma le spiego la regola grammaticale italiana, che, ammetto, molte persone ormai non seguono. Poi me ne vado. Ma sono così pedante anche nei sogni adesso?!?!?
Cambio di ambientazione. Sono con la mia collega rompiscatole ed una mia grande amica, non riesco a capire esattamente chi sia, ma so che ha un ruolo importante nella mia vita. Mi squilla il cellulare. Al posto di apparirmi il nome o il numero di chi mi sta chiamando, si visualizza la bandiera del Lussemburgo, o almeno quella che io ritengo sia la bandiera del Lussemburgo. Non voglio rispondere, perché non ho l’abitudine di rispondere a telefonate anonime, data la mia timidezza al telefono. La mia collega mi dice “ora che ti sei imbarcata in questa nuova avventura internazionale (il giornale) devi rispondere a chiunque”. Si facesse qualche volta gli affari suoi
….comunque rispondo. La voce mi è nota. Al momento non capisco chi sia, ma quando mi dice che ha voglia di rivedermi, senza la presenza di sua moglie, mi è chiaro. Mi sveglio, altrimenti forse gli avrei risposto male anche in sogno. Era da un po’ di tempo che non ricordavo i miei sogni. Di solito erano apocalittici o fantascientifici… quello di stanotte è stato solo strano. Sono riuscita a creare una quasi-storia, unendo piccolissimi episodi diversi e inserendo elementi senza alcun senso.  La mia fantasia non ha proprio limiti.