Parla con me. Queste tre semplici parole riecheggiano spesso nella mia mente. Le canticchio e penso che, nel corso di questi ultimi anni, tramite chat e blog, sono venuta a contatto con molte realtà diverse. Ho imparato a conoscere svariate storie, desideri, mondi. Ora, però, soprattutto in questo ultimo periodo, ho l´impressione, che alcune persone si stiano allontanando, non solo dal virtuale, ma anche dai rapporti instaurati qui …e da me. Non so cosa stia realmente succedendo. Forse solo un po’ di stanchezza, ma mi accorgo che ad un semplice “ciao, come stai” le risposte risultano spesso laconiche, se non inesistenti. In questo mondo è facilissimo entrare in confidenza con qualcuno, raccontare di sé, sfogarsi, trovare delle corrispondenze con l’altro/a, ed è altrettanto semplice passare oltre. Questa filosofia dell’usa e getta non fa molto parte del mio essere. Anche se una persona è stata una meteora, che non ha inciso nella mia vita, ma ha condiviso con me un breve istante, mi ha ugualmente donato qualcosa, quindi non voglio farla cadere nell’indifferenza. Il mio "come stai" è semplicemente un modo per dire “ti ricordo. Non voglio invadere la tua privacy, ma vorrei essere rassicurata sul fatto che tu stia bene.” Sta a te volermi tranquillizzare. Oppure no.
Post N° 153
Parla con me. Queste tre semplici parole riecheggiano spesso nella mia mente. Le canticchio e penso che, nel corso di questi ultimi anni, tramite chat e blog, sono venuta a contatto con molte realtà diverse. Ho imparato a conoscere svariate storie, desideri, mondi. Ora, però, soprattutto in questo ultimo periodo, ho l´impressione, che alcune persone si stiano allontanando, non solo dal virtuale, ma anche dai rapporti instaurati qui …e da me. Non so cosa stia realmente succedendo. Forse solo un po’ di stanchezza, ma mi accorgo che ad un semplice “ciao, come stai” le risposte risultano spesso laconiche, se non inesistenti. In questo mondo è facilissimo entrare in confidenza con qualcuno, raccontare di sé, sfogarsi, trovare delle corrispondenze con l’altro/a, ed è altrettanto semplice passare oltre. Questa filosofia dell’usa e getta non fa molto parte del mio essere. Anche se una persona è stata una meteora, che non ha inciso nella mia vita, ma ha condiviso con me un breve istante, mi ha ugualmente donato qualcosa, quindi non voglio farla cadere nell’indifferenza. Il mio "come stai" è semplicemente un modo per dire “ti ricordo. Non voglio invadere la tua privacy, ma vorrei essere rassicurata sul fatto che tu stia bene.” Sta a te volermi tranquillizzare. Oppure no.