Creato da galatea72 il 08/10/2006
diario ironico dal mitico nordest
 

 

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L'importanza di Marzellago

Post n°16 pubblicato il 18 Ottobre 2006 da galatea72
 

La stazione di Marzellago è un bell’esempio di come in Italia funzionano le ferrovie.

Posta sulla linea che nei piani regionali dovrebbe un giorno costituire  la nuova tratta metropolitana per Castelfranco, sarà proiettata verso il futuro, ma nel presente hai l’impressione che possa cadere ogni volta che ci transita per sbaglio un vagone .

Consiste in una minuscola casetta, a due piani; ma c’è da dire che, al secondo piano, una mano gentile si è adoperata per far crescere sul poggioletto dei gerani rampicanti. Forse non si tratta di decorazione fine a sé stessa: se li togli, c’è il rischio che collassi la struttura. La sala d’aspetto c’è, ma è chiusa, perché sennò la notte ci andrebbero gli extracomunitari, e nel Nordest si segue la linea Gentilini, cioè se le panchine le occupano gli stranieri, si tolgono le panchine e tanti saluti.

Noi passeggeri abituali ci conosciamo tutti di vista, al punto che, se uno manca per più di due settimane, telefoniamo a casa per sapere se è successo qualcosa.

La vita a Marzellago scorre lenta come i treni, anzi, quasi sempre, come i treni, è in ritardo. Difatti circolano dei vagoni che sembrano le littorine del Far West. Spesso, quando si fermano sbuffando, hai persino paura che se non ci sali in fretta rischi un attacco degli indiani. L’unica innovazione tecnologica presente è l’orario affisso in bacheca. Ma per non tirarsela troppo, non è aggiornato.

Però una novità negli ultimi tempi c’è stata. Ogni tot minuti, adesso, la voce registrata di una signorina interrompe le nebbie mattutine del sonno e dell’autunno ed annuncia suadente a noi pendolari che “Qualsiasi bagaglio lasciato incustodito sarà sottoposto al controllo immediato della polizia.”

È la stessa voce che si sente a Roma Termini, a Firenze, Venezia e Milano, figlia delle direttive antiterrorismo e della paura di Al Qaida. Le Ferrovie l’hanno evidentemente fornita come stock a qualsiasi stazione sul territorio nazionale. Ma gli esiti a Marzellago sono esilaranti.

Già l’affermazione che ci saranno “immediati controlli”, infatti, è una folgorante battuta di spirito. A Marzellago, durante tutto il giorno, a controllare la stazione non c’è nessuno, neppure il capostazione. Persino il passaggio a livello alle volte ha la tentazione di scappare. La telecamera di controllo immagino trasmetta – sempre che trasmetta – delle immagini degne di un film di Sergio Leone: campi lunghi e binari desolati. Si potrebbe lasciare incustodito sul marciapiede non una valigia, ma un intero guardaroba quattro stagioni, e nessuno se ne accorgerebbe. E anche ammesso che qualcuno, alla centrale operativa posta non so dove, vedesse un bagaglio sospetto, che fa? La stazione di Carabinieri più vicina dista qualche chilometro, e si trova lungo una provinciale normalmente oberata di traffico. Ben che vada, ora che arrivano in stazione la borsa esplosiva avrebbe fatto in tempo a ridurre l’intera popolazione di Marzellago ad un pittoresco ricordo.

Ciò che mi rassicura, ogni volta che sento quell’annuncio, non è l’affermazione del tempestivo intervento di soccorsi in caso di sospetto attentato. È che, sinceramente, non me li vedo proprio Bin Laden ed Al Zarqawi, chiusi in un bunker afgano, che srotolano una cartina geografica d’Europa e, per decidere dove fare il prossimo attentato, scartano le metropolitane di Parigi e Berlino, si danno una pacca sulla fronte e dicono :”Per Allah, bombardiamo Marzellago!”

Vabbè che gli operosi paesini del Nordest sono il centro del mondo. Ma non montiamoci la testa.

 

 
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Chi sono

Galatea era una bella ninfa siciliana che mise su famiglia con il ciclope Poliremo, nonostante di lei fosse innamorato il giovane e un po’ vanesio pastore Aci. A riprova che le donne, quando vogliono, sanno andare oltre le apparenze.

Nella vita reale, invece di sedurre pastori e ciclopi, ho 34 anni, vivo in un paese del Nordest, faccio l’insegnante in una scuola media e la cronista per un giornale locale. Questo blog racconta le mie avventure ed i miei incontri. Buona lettura.

 
 
 

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