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Articolo di giornale


6 maggio 2011Il nuovo re del calcio modernoBarcellona e Manchester United sono le squadre che si giocheranno la Champions 2010-11. Sono state le più convincenti. Forse il Real Madrid di Florentino Perez e Mourinho avrebbe potuto arrivare in finale se non si fosse scontrato con il fenomenale Barcellona. I Blaugrana ed i Red Devils hanno confermato che a livello internazionale si vince più con il collettivo che con i solisti. Inoltre hanno evidenziato l' importanza di essere guidate da una grande idea più politica. Il gioco è il vero motore che permette di trasformare un gruppo in una squadra. Le conoscenze collettive più moderne fanno parte ormai del dna delle due contendenti: zona, pressing, raddoppi, fuorigioco, diagonali, possesso palla, velocità, smarcamenti collettivi, transizione, ripartente ed individualità al servizio della squadra. Il Barcellona del maestro Guardiola ne è l' esempio più brillante, ma pure gli uomini di Ferguson non scherzano. Tutte e due cercano di imporre il proprio gioco: il Barça con più convinzione e personalità. Entrambe hanno uomini ben collegati e posizionati: le squadre sono corte, strette e i giocatori sempre connessi. I riferimenti in fase difensiva sono il pallone e il compagno più che l' avversario. I due team attuano un pressing notevole, ancora una volta il Barça si fa preferire per continuità, organizzazione e intensità. Il possesso palla è un altro elemento imprescindibile del calcio moderno e prevede la collaborazione di tutti in continuo movimento, come dimostrano Xavi, Iniesta, Busquets, Dani Alves ecc. I Red Devil sono superiori a livello agonistico e fisico e forse hanno una maggiore esperienza (Ferdinand, Vidic, Giggs, Carrick, Van Der Sar, Scholes). A livello individuale le due squadre si equivalgono. Messi da una parte e Rooney dall' altra sono le star: la loro performance potrebbe essere decisiva ma solo se avranno la collaborazione della propria squadra, non è un caso che Messi sia meno fenomeno quando gioca nella propria nazionale. Sarà una grande partita solamente se Ferguson se la vorrà giocare da grande squadra e senza tatticismi negativi. Peccato che non ci siano squadre italiane, ma l' amarezza maggiore consiste nel comprendere quanto siamo distanti dal calcio che conta.Sacchi Arrigo