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Come si motiva una squadra?


Ho ricevuto una email da un amico che mi sottolineava uno strano, quanto poco ortodosso, modo di motivare una squadra... Il tecnico dello Zeiss Jena, club tedesco di Terza divisione, al termine delle partitelle in famiglia obbliga i perdenti a schierarsi sulla linea di porta e a fare da bersaglio ai compagni vincitori Il tecnico Van Eck dopo il fischio finale della partitina, sistema gli sconfitti, rannicchiati e di spalle, sulla linea di porta. Poi obbliga gli altri, i vincenti, a colpirli nel sedere con raffiche di pallonate. Della serie "Così impari".
.... Sempre meglio dei calci, qualcuno potrebbe dire. Il dolore, però, è identico, se non superiore. Cosa ne pensa René di tutto questo? "I ragazzi sanno la punizione che li attende alla fine delle partitelle. Così si impegnano di più in campo, cresce l'intensità e nessuno vuole perdere". Capitan Niels Hansen è sulla stessa lunghezza d'onda del suo tecnico. Forse perché vince sempre? Alessandro RutaQuando si parla di motivare una squadra di calcio o di qualsiasi altro sport, onestamente mi viene un pò da ridere. Se una persona non è motivata per giocare 2 ore al giorno a calcio (o qualsiasi altro sport che ha scelto...) cosa dovrebbe dire un operaio, un netturbino, un centralinista o chiunque altro lavori per necessità e non per divertimento? Come si dovrebbero motivare queste persone? La motivazione può essere interna o esterna, ma se un giocatore ha bisogno di una motivazione esterna per giocare o allenarsi, come si comporterebbe se dovesse lavorare?