Il nostro calcio

Liam Brady


Brady era un centrocampista, uno che sapeva passare.......Potrà sorprendere quanti hanno una conoscenza rudimentale delle regole del gioco, apprendere che una squadra di Prima Divisione può giocare anche senza un calciatore che sappia passare la palla, ma ormai non sorprende più noialtri: l'arte del passaggio andò fuori moda poco dopo i foulard di seta e poco prima delle banane gonfiabili. Gli allenatori, i preparatori atletici e quindi i giocatori, adesso, preferiscono metodi alternativi per spostare la palla da una parte del campo all'altra, tra cui il principale è una specie di muro di muscoli innalzato lungo la linea di metà campo onde deviare il pallone nella generica direzione degli attaccanti. ......la tecnica del passaggio ci piaceva.......  Era bella da guardare, era l'optional più bello del football ( un bravo giocatore poteva passare a un compagno di squadra che noi non avevamo visto, o trovare un angolino a cui non avremmo mai pensato, così da creare una bella geometria), ma sembra che gli allenatori ci vedessero un sacco di problemi, e quindi smisero di preoccuparsi di sfornare calciatori che sapessero passare. ........I giocatori degli anni Settanta non erano così veloci o così in forma, e probabilmente la maggior parte di loro non era neanche così abile; ma ogni squadra aveva qualcuno che sapeva passare. .......Era intelligente (Brady....). Quest'intelligenza si manifestava principalmente nei suoi passaggi, che erano incisivi e fantasiosi e sempre sorprendenti. ........Guardate gli aggettivi usati per descrivere un playmaker: elegante, consapevole, ingegnoso, sofisticato, astuto, visionario.... sono parole che potrebbero descrivere altrettanto bene un poeta, un regista o un pittore. E' come se il giocatore di calcio veramente dotato fosse troppo bravo per il suo ambiente, e dovesse venir collocato su un altro piano, più alto.(da "Febbre a 90" di N. Hornby)