Il nostro calcio

Italia fuori subito! Fallimento annunciato...


L'Italia fuori subito non può essere una sorpresa! Non siamo fuori per le scelte del C.T., non siamo fuori per i gol annullati o per i giocatori assenti. Si dice che abbiamo poca qualità, e forse è anche vero, ma la colpa non è certo dei tanti stranieri che giocano in Italia e tolgono spazio agli italiani (non basta questo per giustificare la figura barbina rimediata con i molti dilettanti della Nuova Zelanda...). La realtà è che nessuno in Italia programma l'attività, ne in prima squadra, ne purtroppo nel settore giovanile. Da noi allena l'amico, il conoscente dello sponsor, il macellaio che ha tempo libero, l'ex giocatore importante che smette ed inizia dal settore giovanile (??!!??) senza avere idea di cosa si deve fare in quelle fasce d'età. Da noi conta vincere, più di ciò che si impara, anche nei pulcini (che tristezza gli articoli sul giornale, in cui vengono osannate le squadre vincitrici i tornei di pulcini ed esordienti....). Siamo una delle pochissime Federazioni che non hanno un serio programma di sviluppo del settore giovanile (al contrario di Germania, Scozia, Svizzera, Spagna, solo per citarne alcune...). Competizione è diverso da formazione, quest'ultima necessita di pianificazione, competenza e pazienza, parole sconosciute a tutti o quasi. Nella filosofia della formazione la sconfitta è un momento di crescita importante, in quella della competizione una tragedia. Per me questa eliminazione può e deve essere benedetta! Se ci si interroga, se si riflette sui motivi del flop, se ci si rimbocca le maniche e si da spazio a chi ha idee e competenze... altrimenti non c'è futuro e a quanto pare nemmeno presente!