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Post n°139 pubblicato il 19 Giugno 2009 da as_scacciapensieri

dal sito della Federazione Ticinese Gioco Calcio

Formazione delle speranze

Giochiamo dinamici
Nel calcio competitivo è possibile affermarsi solo se si possiede una volontà assoluta di dare il meglio e di vincere e se ciò viene trasformato nella pratica in un gioco dinamico e totale impegno in difesa e in attacco. Il «semplice» divertimento non è più sufficiente. Viene rafforzato dalla volontà di dare il massimo e di ottenere la vittoria. L’aggressività, sempre nel rispetto delle regole del gioco, distingue il giocatore di punta e la personalità del giocatore. Forza mentale e perseveranza è ciò che chiediamo ai talenti. Impegno, «lavoro di gambe», vincere i contrasti a due in difesa e in attacco, incitarsi e fornirsi indicazioni a vicenda, capacità d’imporsi e di osare, tutto ciò rende attrattivo il calcio di punta e consente ai giocatori d’élite di affermarsi.

Giochiamo all’attacco
Nel calcio di punta conta spesso più il risultato della qualità del gioco. Buoni risultati si possono ottenere anche con un atteggiamento difensivo e ciò non facilita sempre la decisione dell’allenatore. Per restare coerenti con la nostra filosofia, dobbiamo attribuire molta importanza al gioco di squadra fluido anche nella formazione delle speranze. Un passaggio lungo e la conseguente lotta per impossessarsi della palla fanno parte del repertorio di buoni giocatori e buone squadre. Rappresentano tuttavia un’alternativa e non dovrebbero costituire la regola. La regola è un gioco di squadra che si costruisce a partire dalla retroguardia. Le esigenze in termini di qualità dei passaggi (precisione e potenza), di gioco diretto o di controllo di palla mirato sono elevate. Oltre a ciò, è necessario molto lavoro di gambe (in profondità!), per ottenere sempre nuove opportunità di smarcarsi e costruire il gioco. Nelle vicinanze dell’area, sono richieste capacità di cannoniere e disponibilità a rischiare. Il calcio ai massimi livelli è quindi strettamente legato al massimo impegno in prossimità della porta e con la volontà di concludere. Tutte le forme dell’ultimo passaggio (passaggio in verticale, cross, doppio passaggio) e la conclusione a rete (un tiro con il piede o di testa nelle vicinanze della porta) vanno costantemente incoraggiate. Che ciò sia strettamente legato ad un’elevata fiducia in sé stessi e forza mentale delle giocatrici e dei giocatori è evidente.

Giochiamo a zona
Le nostre squadre delle speranze giocano di regola un flessibile 4-4-
2. In attacco si verifica spesso il 3-4-3 con un difensore esterno e un centrocampista (sulle fasce) che si portano avanti. In manovra difensiva con il rientro degli attaccanti e dei centrocampisti a dipendenza della situazione in 4-5-1 o 5-4-1. Le nostre squadre devono, inoltre, padroneggiare il gioco con tre linee e saper reagire a dipendenza della situazione. Si tratta di creare un equilibrio tra sforzi offensivi e difensivi.

Per ciò che riguarda i principi tattici, ci impegniamo ad approfondire e sviluppare ulteriormente quelli della preformazione. Quando si conquista il pallone e si passa all’attacco, bisogna decidere rapidamente se effettuare un rapido passaggio in avanti o mantenere il possesso di palla. Gli spazi devono essere aperti e occupati in modo ancor più dinamico, i passaggi vanno giocati con maggior decisione. Ogni decimo di secondo, che il pallone guadagna grazie alla velocità più elevata e alla precisione, schiude al compagno ulteriori possibilità di gioco fluido e offensivo. Le punte d’attacco determinano molto spesso con i loro sprint lo svolgimento delle azioni offensive. Il passaggio lungo (seconda palla) e il rapido contropiede con pochi scambi vengono sviluppati quali alternative mirate. Si richiedono iniziativa e coraggio (dribbling, doppio passaggio, scatto in profondità). Di grande importanza nel calcio di punta è il comportamento davanti alla porta. Solo chi segna può vincere. Il tentativo costante di entrare nell’area avversaria e l’elevata risolutezza contraddistinguono le nostre squadre. Senza abilità tecniche ben formate, buona forma fisica e mentale non è tuttavia possibile alcun gioco offensivo, i principi tattici non possono essere realizzati. 

Le nostre squadre sono compatte. Tutti i giocatori partecipano costantemente al gioco difensivo. Tra le linee e i singoli giocatori ci sono solo pochi metri di distanza. Chiudendo gli spazi di manovra agli avversari e con il pressing (a centro campo) provochiamo l’errore nell’avversario. A che altezza si deve situare la difesa, lo stabiliscono i leader in campo e l’allenatore conformemente alla situazione di gioco e al suo svolgimento. Il comportamento nei contrasti a due è aggressivo, ma paziente. I falli vengono evitati. Ognuno sostiene l’altro con parole e fatti. In una squadra forte in difesa, un giocatore non va praticamente mai da solo in un «duello», siccome ogni giocatore è protetto dal gioco a zona. Il portiere è strettamente coinvolto nel gioco di squadra e provvede quindi a dirigere ad alta voce, affinché egli debba intervenire il meno possibile.

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