|
Creato da as_scacciapensieri il 19/09/2008
Il calcio dal nostro punto di vista
|
Area personale
Tag
Menu
Videoteca del "Mister"
"Invictus"
"Miracle"
"Coolrunnings" o "4 sotto zero"
"Goal" I e II
"L'attimo fuggente"
"Patch Adams"
"Il club degli imperatori"
"Karate kid"
"Che aria tira lassù"
"Angels"
"Hardball"
"Ogni maledetta domenica"
"Quella sporca ultima meta"
"L'altra sporca ultima meta"
"Honey Boy"
"Alì"
"Un allenatore in palla"
"Glory road"
"Colpo vincente"
"Sfida per la vittoria"
"Il sapore della vittoria"
"Terza base"
"La sfida di Jace"
"Un lavoro da grande"
"La leggenda di Bagger Vance"
"Il più bel gioco della mia vita"
"Bobby Jones"
"Iron Will"
"Rochy Balboa"
"La ricerca della felicità"
"Una bracciata per la vittoria"
"In due per la vittoria"
"Ice princess"
"Stoffa da campioni"
"Piccoli grandi eroi"
"Ducks una squadra a tutto ghiaccio"
"Derby in famiglia"
"Il migliore"
"L'ultimo samurai"
"Un sogno una vittoria"
"Buffalo Dreams"
"Mi chiamano Radio"
"Tutti all'attacco"
"Billy Eliott"
Maradona: ritmo e sincronia
Slalom di Ibra
Magia di Van Basten
Great Footwork
The Best
The Best 2
Goal incredibile
Magie di Zidane e Maradona
Cucchiaio di Totti
L'Allenatore
Credere nei propri sogni...
Spesso basta fare la domanda giusta...
Il calcio è emozione!
Cerca in questo Blog
Ultimi commenti
Chi può scrivere sul blog
Biblioteca
"La Formazione tattica in fase di possesso palla. Il calcio dalla parte dei giovani" di E. Cecchini e E. Battisti (www.calciolibri.com)
"Scoiattoli e tacchini" di Gianpaolo Montali
"Le 48 leggi del potere"
"Mourinho. Questione di metodo"
"Mi piace il calcio ma non quello di oggi" di J. Cruyff
"I 36 stratagemmi"
"L'arte del comando" di F. Alberoni
"Le strategie dei Samurai"
"Dice lo zen"
"Creatività e pensiero laterale" di E. De Bono
"Passi di sport" di M. Davi e M. Risaliti
"L'eccezzionale tecnica degli schemi mentali" E. De la Parra Paz
"Basket e zen" di P. Jackson
"Più di un gioco" di P. Jackson
"Racconti per il coaching" di M. Parkin
"Uno nessuno centomila" di L. Pirandello
"Game intelligence in soccer" di H. Wein (www.reedswainsoccer.com)
"Uno per tutti, tutti per uno" K. Blanchard
"La partita perfetta" di Comisso
"Magico calcio" di Comisso
"L'altro mago"
"L'ultimo baluardo"
"Il sogno di fubolandia" di J. Valdano
"Cuentos de fùtbol" I e II di AAVV
"Le città invisibili" di I. Calvino
"Febbre a 90" di N. Hornby
"Nel fango del Dio pallone" di C. Petrini
"Il gioco nel calcio" di G. Peccati e D. Tacchini
PERLE DI SAGGEZZA
Come spesso accade, le immagini hanno molta più importanza delle parole e di qualsiasi commento, per cui vi auguro buona visione!!
Cambiare punto di vista
L'allenamento
L'allenamento: lavoro duro!
Il calcio nel mondo
Sicuramente
S.A.G.E.
Impariamo
Tattica, comunicazione e malintesi
Post n°200 pubblicato il 14 Marzo 2010 da as_scacciapensieri
|
Post n°199 pubblicato il 07 Marzo 2010 da as_scacciapensieri
|
Post n°198 pubblicato il 07 Marzo 2010 da as_scacciapensieri
|
Post n°197 pubblicato il 07 Marzo 2010 da as_scacciapensieri
|
Post n°196 pubblicato il 07 Marzo 2010 da as_scacciapensieri
|
Post n°195 pubblicato il 07 Marzo 2010 da as_scacciapensieri
|
Post n°194 pubblicato il 02 Marzo 2010 da as_scacciapensieri
|
Post n°193 pubblicato il 14 Febbraio 2010 da as_scacciapensieri
|
Post n°192 pubblicato il 06 Febbraio 2010 da as_scacciapensieri
Quanto è importante la percezione nel gioco del calcio? Direi fondamentale, ma la alleniamo abbastanza? Spesso passiamo tanto tempo "a fare tattica" (intesa nel senso classico), ma non diamo troppa importanza alla percezione. Il giocatore, durante una partita, prende informazioni attraverso i suoi analizzatori, nel calcio il più importante è quello ottico. In base alle informazioni ricevute ed elaborate, il giocatore decide quale gesto, movimento o strategia mettere in atto. Come può farlo correttamente se non è abituato a vedere, vedere di più, vedere meglio, vedere prima, vedere più lontano? La percezione si allena e si migliora tantissimo. E' un prerequisito indispensabile. Facciamo un semplice test....
|
Post n°191 pubblicato il 31 Gennaio 2010 da as_scacciapensieri
|
Post n°190 pubblicato il 31 Gennaio 2010 da as_scacciapensieri
L'incanto di un giorno palindromo L’01/02/2010 si legge anche al contrario di GIULIO GIORELLO «Nella mia fine il mio principio» è il titolo di un romanzo di Agatha Christie che bene illustra il fascino delle scritture palindrome (quelle che restano invarianti se si inverte l’ordine di lettura). Pensiamo a parole come ala, radar… o al nome di un celebre intellettuale come Asor Rosa. Per non dire del mondo dei numeri. Pensiamo alla data del prossimo primo febbraio : 01.02.2010. Eppure, quello che è palindromo per noi non lo è necessariamente per altri che magari usano lingue, notazioni e calendari differenti (noi scriviamo 19, e non ci vediamo nulla di palindromo; ma provate a scriverlo come facevano gli antichi romani: XIX). Si tratta, dunque, di coincidenze; ma come ci insegna un memorabile carteggio tra il grandissimo fisico Wolfgang Pauli e uno dei padri della psicanalisi, Carl Gustav Jung, le coincidenze possono essere estremamente rivelatrici, informandoci non tanto come degli oggetti del mondo, ma delle modalità simboliche con cui noi ci riferiamo a essi. La malia delle scritture palindrome (presente in moltissime civiltà e divenuta oggetto di studio di logici, psicologi e matematici: basti per tutti il caso di Douglas Hofstadter, l’autore del fortunato Gödel, Escher, Bach) è un caso particolare dell’incanto delle simmetrie, che sembrano mettere ordine in un Universo caotico. Eppure, come già intuiva il filosofo Francesco Bacone, per capire la bellezza e la vita stessa occorre sempre che qualche simmetria venga infranta. Se fossimo rimasti schiavi della palindromia non avremmo, da bambini, imparato a leggere e a scrivere, a distinguere la destra dalla sinistra o magari il passato dal futuro. A meno che non ci fossimo dati alla politica, dove qualche tipo «palindromo » fa carriera, passando disinvoltamente da Sinistra a Destra o viceversa. Con un’immagine tratta dal bestiario, costoro si chiamano appunto «voltagabbana». |
Post n°189 pubblicato il 31 Gennaio 2010 da as_scacciapensieri
"Nel calcio non si inventa niente!" Forse, non è come dicono molti "grandi" allenatori! Forse, c'è ancora margine per essere creativi e lasciare libero spazio alla fantasia. Forse si può ancora inventare qualcosa. E probabilmente, gli unici che possono ancora farlo sono i giocatori.... Troppi allenatori sono schiavi di ciò che sanno e che hanno visto! Troppo pochi riescono a vedere quello che non c'è! Per questo motivo i giocatori possono aiutarci, quelli bravi liberano il loro talento e giocano come viene, senza pensare a ciò che sarebbe logico (forse....).
|
Post n°188 pubblicato il 27 Gennaio 2010 da as_scacciapensieri
Mercoledì, 27 Gennaio 2010 Brutti voti? Vai in panchina ROBERTA MARTINI PER LA STAMPA Non hai studiato storia? Allora non tiri il rigore. Il 4 in condotta? Per questa domenica resti in panchina. Certo l’ultima parola spetterà alla società e alla sensibilità dell’allenatore. Nessuno vuole che l’accordo, il primo in Italia, nato tra Comune, Provveditorato agli studi, Figc e società sportive vercellesi, suoni come un diktat. Piuttosto come un incentivo a far meglio sui banchi per tutti i seicento ragazzini, dai 6 ai 18 anni, tesserati dalle società di calcio cittadine. Un impegno per crescere in responsabilità e in conoscenza, ripristinando i valori dell’antico ginnasio greco che addestrava il corpo e la mente. L’iniziativa è ancora in embrione, ma i presidenti di Pro Vercelli, Piemonte Sport, Pro Belvedere, Virtus Vercelli, Scuole Cristiane e Canadà hanno accolto l’invito del Comune per ritrovarsi attorno a un tavolo e discutere. I parametri di giudizio, per i ragazzi, saranno diversi: la buona educazione interpersonale, che riunisce la buona condotta scolastica e l’educazione civica e che in campo può corrispondere al fair play e al rispetto dell’avversario; il rendimento scolastico in generale, non soltanto il voto numerico ma anche l’impegno e la volontà nell’imparare. «Un buon calciatore - sottolinea il provveditore Antonio Catania - deve rendere bene anche a scuola, per crescere come uomo e come campione, prima sui banchi e poi sul campo. La partita non può essere un alibi per un compito non fatto». E ancora la conoscenza della storia e dell’arte della città. «Una scommessa - dice l’assessore alla Cultura Piergiorgio Fossale -. ci siamo resi conto di quanto i giovani conoscano poco Vercelli». I punti di riferimento sono diventati i negozi e non i monumenti. Pochi sanno chi fu Guala Bicchieri, se un cardinale o un marchio di posateria. Così Comune e Provveditorato sono pronti a partire, in via sperimentale solo dalle medie, con un’ora di lezione al mese, inclusa tra le attività extracurriculari, sulle bellezze artistiche e le rilevanze storiche di Vercelli. Dal prossimo anno, calcistico e scolastico, l’ora di lezione riguarderà tutti, dalle elementari alle superiori, e non soltanto gli aspiranti campioni. «Molto meglio di yoga e uncinetto», chiosa un presidente dalle retrovie. Come funzionerà il controllo? La sezione vercellese della Figc, la Federazione calcio, ha chiesto alle società l’elenco degli iscritti che poi girerà al Provveditorato. Da qui i nomi arriveranno alle scuole dei ragazzi. E quando i campioncini saranno «identificati», sarà la scuola a segnalare alle società sportive la loro situazione, con miglioramenti ed eventuali cali di rendimento. Con gli strumenti che riterrà più opportuni ma senza prevaricare il ruolo della dirigenza sportiva. «Chi non studia l’arte non sarà condannato alla panchina - sorride il sindaco Andrea Corsaro - ma di questa iniziativa società e allenatore dovranno tenere conto». «E’ una buona idea - commenta Maurizia Brusa, l’unica donna presidente, ai vertici di Scuole Cristiane - da madri e padri di famiglia la scuola è un valore a cui guardiamo da sempre». Di sicuro non accadrà più, come è capitato a Walter Cedone, da cinquant’anni alla guida del Gruppo sportivo Canadà, che il piccolo calciatore a cui chiedeva come fosse la pagella rispondesse: «Vuoi sapere i miei voti? Ah, non te li dico per la privacy». Silvio Piola, bomber della Nazionale e della Pro Vercelli dei tempi d’oro, campione di vita e di fair play, non avrebbe reagito così. Anzi, gli sarebbe piaciuto il nome scelto per l’iniziativa: «Sport, Scuola e Cultura per un uomo migliore». |
Post n°187 pubblicato il 25 Gennaio 2010 da as_scacciapensieri
|
Post n°186 pubblicato il 25 Gennaio 2010 da as_scacciapensieri
Padre, Pensieri e passioni (da Il Mattino di Napoli), Psiche e società April 22, Il senso della sconfitta Claudio Risé, da “Il Mattino di Napoli” del lunedì, 21 aprile 2008 Che fare della sconfitta? Per ognuno di noi, si tratta di un’esperienza non evitabile. Anche la persona di maggior successo, ogni tanto subisce il gusto amaro della sconfitta. Churchill, uno dei vincitori del secolo scorso, fu sconfitto più volte. Anche i vincenti di oggi, politici, sportivi, scienziati, a volte vengono clamorosamente battuti nelle loro prove. A ben guardare, anzi, si scopre che ciò che fa di qualcuno un vincitore è proprio la sua capacità di perdere, e di rialzarsi.
Da Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà. Citazioni sulla sconfitta.
|
Post n°185 pubblicato il 23 Gennaio 2010 da as_scacciapensieri
Come Utilizzare le Immagini a scopo didattico. •Utilizzare le immagini tratte da partite del campionato di serie A o dalla Champions League, permette al giocatore di “FARSI UN’IDEA DI COSA DOVRA’ IMPARARE” • FAR VEDERE LE IMMAGINI PRIMA DELL’ALLENAMENTO Discutere con i giocatori su ciò che si è visto, tramite domande (stimolare la partecipazione): 1.Cosa è successo? Cosa ha fatto con le gambe/tronco/braccia? Poteva fare altro? Il gesto tecnico è giusto? 2.Quale delle giocate è giusta e quale sbagliata? (inserire sempre qualche immagine che non è corretta; serve a “VISUALIZZARE” e quindi “DISTINGUERE” ciò che è corretto da ciò che non lo è). COME PROSEGUIRE? •Allenatore: “Bene! Cosa abbiamo visto?” •Giocatori: “Del Piero/Montella/Totti che dribbla un avversario, tira in porta e FA GOL” •Allenatore: “Ok, giusto! Chi sa come si chiama quella finta/azione ecc?” •Giocatori: “Forbice, Richiamo a V, ecc” • IN CAMPO • Partire dal GLOBALE. Esempio: “Vediamo chi riesce a fare come Del Piero/Montella/Totti!” •Poi via via semplificare, spezzettando il gesto in tanti step per far si che tutti possano apprendere. • FEED BACK • Riprendere le proprie partite e far vedere spezzoni in cui i ragazzi risolvono le situazioni che si presentano come si era visto fare dai grandi campioni. •Aumenta la fiducia nei propri mezzi e l’autostima, oltre che la voglia di apprendere altre cose… •Si innesca il meccanismo che nulla è impossibile… e tutto si può imparare con l’allenamento! • Far vedere solo pochi minuti (max 5’) di immagini che abbiano come comun denominatore lo stesso gesto tecnico (finta, ricezione, tiro ecc) o la stessa giocata (esempio triangolazione, sovrapposizione, taglio ecc.) •Osservazione: ciò crea un elevatissimo interesse, proprio perché si memorizzano gesti eseguiti da grandi campioni. (si crea “un’ANCORA”) |
Post n°184 pubblicato il 18 Gennaio 2010 da as_scacciapensieri
|
Post n°183 pubblicato il 16 Gennaio 2010 da as_scacciapensieri
|
Post n°182 pubblicato il 16 Gennaio 2010 da as_scacciapensieri
|
Post n°181 pubblicato il 16 Gennaio 2010 da as_scacciapensieri
|
Inviato da: cjeannine0000
il 25/07/2014 alle 11:51
Inviato da: piersm
il 03/04/2010 alle 12:32
Inviato da: joanber
il 25/03/2010 alle 23:40
Inviato da: alis_2000
il 07/02/2010 alle 20:29
Inviato da: alis_2000
il 31/01/2010 alle 20:16