il nostro NOI

La Bellezza


è (lo dico senza alcuna perplessità) tra l'immondizia. E' solo questione di paziente attesa. Di voler frugare tra cibo marcio e altri detriti, liberi dal timori di ferirsi o sporcarsi le mani. O di rimanere impregnati del puzzo denso e vomitevole. Scavi. E, infine, trovi. O, magari, neanche sei lì per scavare. Ti svegli al mattino e decidi di fare del joggin' alternativo. E vai nella più vicina discarica. Appena giunto, osservi quello spettacolo orrido che stride col cielo terso e luminoso condito di uccellini cinguettanti. Ti chiedi se è il caso. Indugi. Poi, cacci un urlo da rugbista maori e ti lanci, temerario, nella collina di variegati rifiuti, fendendo il lezzo. Più ti sporchi, più godi del piacere di aver "fanculizzato" tutti i timori che avevi. E calpesti merda che, di norma, col tuo solito abbigliamento chic, avresti evitato (alla faccia della proverbiale fortuna che le si associa). Ormai sei lurido. Pregno di ogni nefanda materia. Ma è come se indossassi la tunichetta bianca e candida della prima comunione. Nella tua corsa imperterrita scorgi un corvo che becca una carcassa (Errore fatale!). Inciampi inevitabilmente. La faccia immersa nel nonsoche. Ti rialzi fiero e impettito. Scosti con le mani la materia gelatinosa  dagli occhi e dall'apparato respiratorio. Inspiri profondamente. Sorridi (come forse non hai mai fatto prima). Chini al capo. Sguardo fisso e progressivamente stupito. Spalanchi la bocca. "sticazzi!" (pensi). Genuflesso, lo carezzi e lo annusi. Incurante e prospero. Tenace e raro. La Bellezza fatta fiore...