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Post N° 327


Dalì e ThomasCosì diversi ma così ugualmenti tormentati.
Svegliandosi sola in una moltitudine d'amori quando la luce del mattinoSorprese nell'aprirsi dei suoi occhi lunghi tutta la notteIl suo dorato ieri addormentato sull'irideE il sole d'oggi balzò al cielo fuori dalle suo cosce,Fu la miracolosa verginità antica come i pani e i pesci,Benché l'istante d'un miracolo sia un lampo senza fineE i cantieri delle orme di Galilea nascondano una flotta di Colombi.Mai più le vibrazioni del sole bramerannoSul mare profondo del guanciale dove un tempo si sposava solitaria,Il suo cuore tutt'occhi e orecchi, le labbra catturanti la valangaDel fantasma dorato che accerchiò coi suoi fiumi il suo osso di mercurioE tra le imposte delle sue finestre sollevò un aureo bagaglio,Perché un uomo dorme dove il fuoco discese ed ella apprende dal braccio di luiQuell'altro sole, il correre geloso del sangue senza rivali. Dylan Marlais Thomas