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Post N° 392


Guttuso e Apollinaire
Fantasticheria sul tuo arrivoMio Lou mio Cuore mia AdorataDarei dieci anni e piùPer i tuoi capelli d'oroPer i tuoi sguardi vaghiPer il tuo caro vello ambratoPiù prezioso di quanto lo fosseQuello di cui conosceva la stradaSulla strada maestra del CathaiChe Alessandro percorse interamenteCirce che il suo Giasone frustavaLa frustava con ramiD'alloro o d'olivoQuella lurida agitava le ancheNon avendo più altra maliaPuntava tutto sulle sue chiappe biancheQuel che fece Giasone alla ReginaPer i suoi raggiri di stregoneriaPer la sua magia ed il suo velenoIo lo farò a tè tesoro mioQuando saremo soli in cameraLo farò anche di piùL'amore la verga ecceteraUn culo sarà nero come un MoroQuando la mia amante arriveràArriva oh Lou che adoroNella camera di voluttàOve ti farò visita a NìmesMentre prenderemo il theIn quelle poche ore d'intimitàCome m'abbellirà la tua bellezzaFaremo centomila porcherieMalgrado la guerra e tutti i suoi maliAvremo belle sorpreseGli alberi in fiore le PalmePasqua le prime ciliegieLeggeremo sullo stesso lettoNel libro del tuo stesso corpo- È un libro che si legge a letto -Leggeremo la poesia meravigliosaDelle grazie del tuo splendido corpoPasseremo dolci domenichePiù dolci di quanto lo sia il cioccolatoGiocando tutti e due al gioco delle ancheA sera sarò a pezziTu sarai pallida con le labbra biancheUn mese dopo tu partiraiScenderà la notte sulla terraInvano tenderò verso di tè le bracciaMaga di misteroMia Circe spariraiDove te ne andrai tesoro mioA Parigi in Svizzera oppureSull'orlo della mia malinconiaQuesto mediterraneo flussoChe mai mai si dimenticaSuoneranno allora suonerannoLe trombe dell'artiglieriaNoi partiremo avanti marchE patapum tesoro mioVerso quello che si chiama il FronteChissà farò delle prodezzeCome fanno gli altri soldatiIn onore delle tue belle chiappeDei tuoi dolci occhi vaghiE delle tue divine carezzeMa nel frattempo aspettoAspetto i tuoi occhi il tuo collo il tuo gran culoChe non debba aspettare a lungoLa bella truppa delle tue bellezzeAmica mia dai bei seni palpitantiE vieni dunque perché t'amoE lo canto in tutti i toniCielo nuvoloso la notte è tenebrosaLa luna procede a tastoniUn'ape sopra la crema.Guillaume Apollinaire